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LA STORIA DEGLI ABORIGENI
problemi tra gli aborigeni e i colonizzatori
Espropriazione delle terre
Le confische operate dall'impero britannico in Australia furono eseguite sotto l'ala delle leggi britanniche.
Già a quel tempo, il sistema legale inglese aveva sviluppato norme di contrattazioni eque con le popolazioni locali delle nuove colonie.
Queste normative non furono applicate sul suolo australiano. L'invasione ed il palese furto dei coloni furono giustificati dall'incredibile finzione giuridica della "Terra di Nessuno" - l'opinione cioè che l'Australia fosse assolutamente disabitata prima della colonizzazione britannica.
La mancanza negli aborigeni di un sistema di gestione della proprietà (nell'ottica europea di possesso della terra privata) fu utilizzata per dare credibilità all'idea della Terra di Nessuno. L'idea base era che non fosse possibile derubare la popolazione aborigena di qualcosa di cui non fossero proprietari.
Per oltre due secoli, il continente fu progressivamente rubato al popolo aborigeno. I coloni avanzarono e si appropriarono della stragrande maggioranza dell'Australia, sia per usi privati che in nome della Corona Inglese.
Persino dopo che l' Australia fu dichiarata indipendente nel 1901, gli aborigeni furono continuamente emarginati dalla nuova nazione e gli fu impedito di diventare cittadini dalla costituzione australiana stipulata nel 1902. La cittadinanza fu concessa agli aborigeni solo nel 1967, grazie ad un referendum nazionale.
Razzismo legalizzato
Gli atteggiamenti razzisti nei confronti della popolazione degli indigeni australiani si svilupparono attraverso diverse fasi. In alcuni luoghi ed in alcune occasioni, i coloni si comportarono in modo quasi civile. In altre, cominciarono ad attuare veri e propri genocidi. Nel mezzo ci furono anche politiche d’assimilazione e di protettorato. Molte di queste iniziative aggravarono profondamente le condizioni e la cultura del popolo aborigeno.
Nei recenti anni '50 molti bambini (fino ad un decimo) furono strappati dai loro genitori naturali e dati in affido a famiglie di bianchi, nella speranza che ciò portasse benefici per tutti.
Questa recente operazione condotta con la forza ed in grande scala - conosciuta come 'Generazione Rubata' - giunse all'attenzione internazionale solo nei tardi anni '90.
L'attuale governo australiano si è rifiutato di presentare le proprie scuse formali per la 'Generazione Rubata' (in contrasto con le scuse del presidente Clinton per la schiavitù dei neri e le richieste da parte del governo australiano al Giappone per ottenere le scuse per i crimini commessi durante la seconda guerra mondiale).
I PROBLEMI SONO ANCORA PRESENTI TRA LE DUE ETNIE
Il titolo dice tutto, o quasi : omette infatti il fatto che a rimetterci sono quasi esclusivamente i neri. Questo articolo è emblematico. Spiega infatti che la coesistenza tra l'etnia aborigena e quella europea, facendo trasparire anche qualche critica.
"La tranquillità dell'Australia bianca è di nuovo turbata da quelli che un tempo erano i padroni del paese e che ora ci vivono come degli esiliati. Il 15 febbraio decine di giovani aborigeni hanno incendiato una stazione ferroviaria e si sono scontrati con un gruppo di poliziotti antisommossa in un'area degradata nota come The Block, nel quartiere Redfern di Sydney.In un caldo sabato mattina Thomas "TJ" Hickey, 17 anni, è morto infilzato su un'inferriata in circostanze che la polizia, i politici e i giornalisti definiscono "da chiarire". Ma per la gente di The Block c'è ben poco da chiarire. TJ era inseguito dalla polizia, o comunque correva con la sua bici per sfuggire a un'auto della polizia, che lo inseguiva a tutta velocità. Ogni giovane aborigeno della zona, come di ogni città e metropoli australiana, può aspettarsi di essere preso di mira dalla polizia. Nella regione centrosettentrionale del paese gli aborigeni – che costituiscono appena il 2 per cento della popolazione australiana – sono l'89 per cento delle persone messe in carcere ogni giorno. Una volta dentro, molti si suicidano e altri vengono picchiati a morte. Gli australiani bianchi lo sanno. Sanno, o dovrebbero sapere, che la speranza di vita della popolazione aborigena è una delle più basse del pianeta. Una malattia che di solito si può prevenire, il tracoma, sconfitta in molti paesi del terzo mondo, rende ancora ciechi gli australiani neri come conseguenza di cataratte non curate e condizioni di vita spaventose. La causa? Povertà ed espropriazione."