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L'atmosfera è una
miscela di gas (alcuni inquinanti) e vapore acqueo; gli inquinanti sono sostanze
che immesse direttamente o indirettamente nell’aria e nell’ambiente, possono
avere effetti nocivi sulla salute umana o sull’ambiente nel suo complesso. Molte
di queste sostanze possono essere già presenti in natura a basse concentrazioni
con origine da processi naturali, altre possono essere di sola origine
antropica. Alcuni gas inquinanti sono:
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Biossido di Zolfo(SO2): è un gas incolore con un odore
soffocante, si scioglie facilmente nell’acqua. È
Immagine di un'isola industriale. |
stato uno dei primi
inquinanti a colpire l’uomo in modo evidente: fu responsabile di alcuni
fenomeni di intossicazione acuta a Londra già negli anni ’50. Viene liberato
direttamente nell’aria quando si utilizza un combustibile fossile contente
zolfo: per esempio carbone, petrolio grezzo e i suoi derivati. A partire dal
1980 le emissioni provocate direttamente dall’uomo sono notevolmente
diminuite grazie all’utilizzo sempre crescente del metano e alla diminuzione
del quantità di zolfo contenuta nel gasolio e in altri combustibili liquidi
e solidi. Rimangono più preoccupanti le emissioni dovute alla presenza di
centrali termoelettriche anche se si registra una tendenza alla diminuzione
nel corso degli anni.
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Biossido di Azoto(NO2): è un composto che si forma
in aria per reazione chimica a partire da altri composti. Il traffico
automobilistico è il principale responsabile della produzione di questo
inquinante perché viene generato, per la maggior parte, durante la
combustione nei motori a scoppio. Le quantità di NO2 in atmosfera sono
elevate soprattutto in corrispondenza dei centri urbani, delle zone
densamente industrializzate e lungo le vie ad ampio scorrimento di traffico.
I danni causati all’ambiente sono le piogge acide, il buco nell'ozono e la
diminuzione della visibilità; i danni all'uomo invece sono alle vie
respiratorie, l'irritazione degli occhi e la diminuzione delle difese
immunitarie.
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Monossido di Carbonio(CO): è un gas invisibile e
inodore. Si forma nei processi di combustione che avvengono in carenza di
ossigeno. In Italia più del 90% della produzione di CO
è da attribuire alla combustione dei motori a scoppio, soprattutto di quelli
alimentati a gasolio e benzina; viene prodotta una maggiore quantità di CO
quando il motore “gira al minimo”, per esempio durante le soste ai semafori
o in presenza di ingorghi. Il monossido di carbonio è dannoso soprattutto
per l’uomo. La tossicità è dovuta alla capacità del CO di legarsi
all’emoglobina, impedendo a questa di trasportare ossigeno. L’organismo
colpito si trova così in carenza di ossigeno.
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Ozono(O3): è un gas
invisibile dall’odore acre composto da 3 atomi di ossigeno; l’ozono è
presente a due diversi livelli nell’atmosfera: un sottile strato di ozono
circonda il nostro pianeta a livello della stratosfera. Questa fascia di
ozono è preziosa e serve a proteggere la vita sulla terra. Negli ultimi anni
l’ozono è presente anche a livello del suolo, cioè nella bassa troposfera;
qui se inalato direttamente è pericoloso per tutti gli esseri viventi.
Per questo la questione dell'ozono è una medaglia con due facce molto
diverse tra loro(una buone e una cattiva).
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Benzene(C6H6): è un liquido incolore con un
caratteristico odore aromatico pungente. È una sostanza volatile, cioè “vola
via” facilmente, passando dallo stato liquido a quello gassoso.
Il benzene deriva da processi di combustione incompleta o imperfetta. Il
benzene presente nell’aria viene facilmente assorbito dall’organismo umano
ed è possibile distinguere due tipi di danno:i danni a lungo periodo
(cronici) e i danni immediati (acuti). Le misure di prevenzione finora
adottate hanno riguardato l’introduzione delle marmitte catalitiche che
favoriscono la combustione completa del carburante limitando notevolmente
l’emissione di benzene.
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Polveri Sottili(PM10): la famigerata sigla PM 10
sta per Particulate Matter, ossia: Materia Particolata
immagine di emissione di
polveri sottili. |
(in piccole
particelle), il 10 significa che le particelle hanno un diametro inferiore
ai 10 micron (10 millesimi di mm). Si tratta di particelle microscopiche non
visibili a occhio nudo. Sono minuscoli frammenti di sostanze organiche e inorganiche. Le particelle sono diffuse nell’aria, per questo si parla di
particolato ;atmosferico o aerodisperso. Il PM 10 è particolarmente insidioso perché entra nei nostri polmoni a ogni
respiro ed è tanto piccolo da raggiungere senza difficoltà gli alveoli
polmonari. Qui gli elementi estranei vengono inghiottiti da cellule del
nostro sistema di difesa, dette ‘macrofagi’, che tentano di distruggere
l’intruso digerendolo; se non ci riescono lo tengono nascosto dentro di sé.
Questa situazione comporta due tipi di rischi: -1° La continua entrata di elementi estranei negli alveoli può danneggiare lo
strato di cellule responsabili degli scambi gassosi e provocare problemi
alla respirazione.
-2° Se le sostanze che i macrofagi non riescono a digerire si accumulano
nell’organismo; essendo tossiche o cancerogene possono provocare nel tempo
l’insorgenza di malattie gravi.
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