L'energia nucleare è una fonte energetica da valutare attentamente sia negli aspetti positivi che negativi. In primo luogo è necessario comprendere il suo funzionamento. Nelle centrali nucleari si seguono due diversi procedimenti per ottenere energia: la FISSIONE e la FUSIONE. La prima prevede l'utilizzo di un atomo di Uranio 235, che viene bombardato da un neutrone; l'atomo si scinde in due particelle, la cui somma del peso atomico è inferiore rispetto al peso atomico dell'atomo originario. Ciò significa che una parte della massa si è trasformata in energia. La fusione, invece, avviene tra un atomo di Deuterio e uno di Trizio che, unendosi, danno origine a una molecola di Elio; il peso di quest'ultima è inferiore rispetto alla somma dei pesi atomici del Deuterio e del Trizio. Di conseguenza, ne deduciamo che anche questo procedimento ha portato alla conversione di una parte della massa in energia.
Durante tali procedimenti viene emessa radioattività ad alta intensità. Gli oggetti e i metalli esposti alle radiazioni diventano essi stessi radioattivi, ossia scorie radioattive. Le scorie dovranno essere stoccate per migliaia di anni fin quando non decade il livello di radioattività. Il grado di radioattività non consente all'uomo di avvicinarsi alle scorie e, al momento, la scienza non è in grado di distruggere le scorie radioattive o di accelerare i periodi di decadimento della radioattività. L'uranio è la materia prima delle centrali nucleari a fissione. Una minima quantità di uranio consente di produrre un'elevata quantità di energia, e a differenza del carbone o del petrolio, senza emissioni di anidride carbonica (principale causa dell'effetto serra).

Immagine di una centrale nucleare in Francia.

Su altri aspetti il nucleare non trova ancora valide risposte:

  1. Il principale svantaggio del nucleare sono le drammatiche conseguenze in caso di incidente. L'epilogo di Chernobyl ha causato conseguenze globali e, ancora oggi, non si conosce il reale impatto sulla salute. Se da un lato le nuove centrali di ultima generazione garantiscono un livello di sicurezza elevato, dall'altro non si può fare a meno di pensare che anche la centrale di Chernobyl era stata considerata sicura a suo tempo.
  2. Le scorie radioattive devono essere stoccate per migliaia di anni. Nessun paese al mondo è giunto a una soluzione definitiva di stoccaggio. In Italia, nel 2003 si fermò in protesta un'intera regione italiana per impedire la realizzazione di un deposito geologico di scorie.
  3. La produzione di armi nucleari resta l'ultimo grande handicap. Non si può negare un legame tecnologico tra la produzione civile di energia nucleare e l'industria bellica. Nel 2004 gli USA e altri paesi occidentali fecero grande pressione sull'Iran per impedire la costruzione di una centrale nucleare civile proprio per il timore che questi impianti fossero utilizzati anche per finalità belliche. Pertanto il legame tra le due attività esiste.
  4. Il costo reale del nucleare. Da circa 15 anni nessun paese occidentale, salvo la Finlandia, ha messo in cantiere nuove centrali nucleari. Il nucleare comporta costi elevati fin dalla realizzazione degli impianti. Vanno poi ad aggiungersi i costi militari per garantire la sicurezza dagli attentati terroristici e i costi per smantellare la centrale nucleare al termine della sua attività. Tutti questi costi non sono sostenibili da un'industria privata.
  5. La localizzazione degli impianti nucleari. Le comunità locali sono restie ad accettare un deposito di scorie o una centrale nucleare vicino casa.

Abbiamo considerato sia i pro sia i contro dell'energia nucleare. Volendo sintetizzare il nucleare a fissione realizzato con reattori di ultima generazione è relativamente sicuro. Resta però il problema dei costi sociali e quello della localizzazione delle centrali e del deposito di scorie. Finora nessuna soluzione sembra essere stata condivisa con i cittadini del luogo destinato ad ospitare un deposito di scorie.

RISCHI SANITARI DEL NUCLEARE:

Molto pesanti sono gli effetti sanitari che l'uomo incontra se intraprende la strada del nucleare. Contraddittoria è la posizione dei sostenitori del nucleare e gli studiosi che evidenziano un notevole aumento di patologie tra gli abitanti nelle vicinanze degli impianti. Di un certo rilievo è stata notata quindi la presenza di sostanze radioattive che è inevitabile che contaminino tutto l'ambiente. dagli stessi camini fuoriesce trizio e C14 e nell'ambiente esterno sono presenti Cesio, stronzio, iodio 131, cobalto, radio e gas nobili come kripton, argon, Xeno che è purtroppo ormai noto a tutti quali gravi danni arrechino. E' naturale, purtroppo, che gravando sul nucleare interessi economici rilevanti si tenda a sottovalutare il problema della salute. Non tutti dicono con chiarezza ma alcuni dati attendibili ci fanno capire che l'incidenza negativa sulla salute è proporzionale alla distanza dai centri nucleari. I rischi, naturalmente, aumentano quando i reattori sono vecchi perché disperdono maggior radioattività e superiori sono i rischi di danni peggiori.

Nel testo che segue illustriamo i pareri, le idee degli ambientalisti di Legambiente.

I cambiamenti climatici sono causati dall'aumento della concentrazione di gas serra. Con il Protocollo di Kyoto l'Italia dovrebbe ridurre del 6,5%  l'emissione del CO2. il 20-20-20  l'Unione Europea ha stabilito di ridurre del 20% le emissioni di CO2, sviluppare del 20% le energie rinnovabili e migliorare del 20% l'efficienza energetica. Il governo sostiene che senza il nucleare gli obbiettivi sono irraggiungibili.
Se la decisione vertesse sul mercato rinuncerebbe necessariamente a ridurre in tempi brevi le emissioni di CO2 non rispettando di conseguenza gli obbiettivi europei. Germania e Spagna impegnate in strategie innovative e dando grande sviluppo alle fonti rinnovabili useranno presto del nucleare. necessitiamo di:

E' necessario investire per rendere più efficiente e sostenibile:

Per la costruzione e il funzionamento di centrali nucleari ci vorranno 10-15 anni non rispetterebbe scadenze ed incorrerebbe in sanzioni. Quindi non collaborerà per cambiamenti climatici. L' elettricità nel suo complesso non sarebbe più costosa di tutte le altre fonti lo affermano enti autorevoli. Non ridurrà neppure le importazioni poiché il nucleare produce solo elettricità non calore non carburante in più le centrali necessitano di uranio che bisognerà importare come gli altri combustibili fossili.
Lo smaltimento dei rifiuti radioattivi non hanno trovato una risoluzione e sono in attesa di una sistemazione. Anche durante normale funzionamento rilascia radioattività.  Obbiettivo appetibile per il terrorismo e le scorie utili per l'estrazione di plutonio utile per armi e testata nucleare. Le riserve di uranio sono sufficienti per qualche decennio. La costruzione di nuovi reattori procede con grandi ritardi e il 50% dei costi in più. L' Italia sta avviandosi verso tecnologie inquinanti, insicure, costose e vecchie.
Non esiste tecnologia sicura che possa escludere rischi anche meno gravi. Chernobyl 26 Aprile '86 con progetto Rugiada per l'accoglienza di bambini da aree contaminate.
Legambiente ha promosso diverse campagne contro il nucleare: