In tempi recenti è emerso fortemente il problema dei debiti internazionali che i paesi del Terzo Mondo hanno contratto nei confronti dei paesi industrializzati. Questi sono dovuti a vari motivi:

  1. Debiti dovuti all'acquisto di armi fornite da URSS e USA da parte di paesi come l'Afghanistan per fronteggiare la Guerra Fredda o, nel caso del Ruanda, per continuare l'inutile spargimento di sangue delle guerre tribali (ancora in corso).
  2. Debiti dovuti all'acquisto di medicinali contro malattie come la malaria e l' AIDS che in regioni come l'Africa subsahariana imperversano ancora con un livello di contrazione del 60%
  3. Debiti dovuti all'acquisto di derrate alimentari da parte di paesi in cui la produzione dell' economia di sussistenza in atto non basta a sfamare la totalità della popolazione.
  4. Debiti dovuti a prestiti fatti al fine di risolvere problemi interni come la mancanza di vie di comunicazione o la bonifica di zone malsane che favoriscono la diffusione della malaria.
  5. Debiti dovuti all' uso improprio dei prestiti ricevuti dai paesi occidentali usati ad esempio, per arricchire i capi di stato (scandalo Mobutu).

Secondo l'ONU queste somme, se azzerate, contribuirebbero a risollevare l'economia dei paesi debitori in quanto essi potrebbero spendere il denaro che accumulano per pagare la rata mensile che serve ad onorare il debito (che molti paesi non riescono a saldare) in opere pubbliche o in strutture per il terziario che aumenterebbero il PIL del paese e di conseguenza il tenore di vita salirebbe. Se questo accadesse le guerre civili in atto cesserebbero o comunque si ridurrebbero in modo decisivo. Il problema di questo  piano (di per sé molto ottimista) è che i paesi creditori non hanno alcuna intenzione di far cessare queste guerre o di risolvere i problemi causa di queste. Il motivo? Per l'Occidente non è conveniente: se i paesi occidentali lo facessero si chiuderebbero da soli uno dei mercato più proficui mai esistiti: quello delle armi.
 


Schema illustrante i paesi indebitati

I principali venditori sono America, Russia e Gran Bretagna e fra i compratori si trovano i paesi più disparati: dall'Angola al Chad, dalla Colombia all'Etiopia, dall' Iran a Israele, dalla Cina alla Corea del Nord. Queste ultime sono usate per fomentare le guerre civili o, negli anni passati, per fronteggiare invasioni da parte di una delle due superpotenze durante la guerra fredda. Ad esempio quella avvenuta in Afghanistan dal 1979-1989 da parte dell'URSS verso la fine della guerra fredda: durante il conflitto gli USA rifornirono di armi, munizioni, soldi e volontari i mujaheddin che combattevano contro le truppe sovietiche intervenute per salvare il governo socialista in crisi. Artefice di questo intervento a favore dei "partigiani" afgani fu Charlie Wilson: senatore texano che interagì con il governo pakistano (dove venivano addestrati e armati i mujaheddin in campi allestiti e gestiti da agenti CIA tra i quali Osama bin Laden) e che stimolò il finanziamento da parte degli USA in modo alquanto efficace.
 





 

Back