Il conformismo è un fenomeno legato strettamente alla globalizzazione ma soprattutto alla sua conseguenza più importante che è la quasi totale sparizione delle  differenze culturali tra popoli in passato nettamente divisi da un repertorio assai ampio di credenze, costumi e cerimonie più o meno legate alla religione che essi praticavano. Questo ha comportato una sorta di adesione collettivo ad uno stile di vita comunitario dove il singolo individuo segue delle idee, dei comportamenti e dei modi di fare che sono identiche a quelle del gruppo di persone, o,  psicologicamente parlando, del "branco", nel quale l'individuo si identifica. Il conformista quindi è quella persona che, sacrificando o addirittura ignorando la propria libertà di espressione soggettiva, o temendo l' emarginazione dalla società in cui vive, si adegua ad un comportamento collettivo. Le principali cause del conformismo, in aggiunta a quelle precedentemente illustrate, sono:
- l' aumento esponenziale della produzione in scala e del commercio avvenuti progressivamente a partire dalla metà dell' ottavo secolo;
- l'accrescersi del potere del regno dei mass-media;
- lo strapotere della pubblicità sui giovani;
I mass-media sono diventati, nel corso degli ultimi anni, sempre più potenti, ossia hanno avuto un sempre maggior consenso, approvazione e di conseguenza conformazione, soprattutto da parte dei più giovani. I ragazzi sono molto influenzabili da parte della televisione o degli spot pubblicitari in generale e si conformano ad essi con entusiasmo perchè trovano una via facile da seguire per ottenere rispetto e stima dai coetanei.
La pubblicità in particolare si è molto sviluppata (basta pensare alle reclame di una volta) ed è stata molto criticata a causa della sua immoralità e del suo uso di stereotipi e preconcetti: questo avviene perchè il poco tempo a disposizione (uno spot sulla TV, un manifesto per strada, ecc) obbliga i pubblicitari a fare uso di questi poco corretti ma efficaci espedienti per ottenere quello che vogliono. Talvolta gli spot sono scioccanti, per intimorire l' individuo, oppure sono rilassanti così che passino per un buon consiglio: in sintesi gli spot di oggi puntano a stimolare il subconscio del consumatore. Georges Bernanos afferma che i motori di scelta della pubblicità sono semplicemente i sette peccati capitali, perchè è molto più facile appoggiarsi sui vizi dell'uomo che sui suoi bisogni. Altri pubblicitari preferiscono affidarsi alle scariche di adrenalina (che notoriamente rendono la memorizzazione più efficace), ma per farlo necessitano di scene violente che sollevano grandi polveroni e che talvolta finiscono con una condanna penale della pubblicità. A proposito della manipolazione del subconscio il pubblicitario Edward Bernays ammette nel suo libro "Propagande" che: "Coloro che hanno in mano questo meccanismo costituiscono il vero potere esecutivo del paese. Noi siamo dominati, la nostra mente plasmata, i nostri gusti formati, le nostre idee suggerite, da gente di cui non abbiamo mai sentito parlare. Sono loro che manovrano i fili...".
C'è anche chi sporge una querela per assillo (reato riconosciuto e sanzionato) a causa dell' enorme quantità di messaggi pubblicitari che si possono incontrare dovunque.
 

Quadro anonimo che rispecchia il comportamento dei conformisti

Al conformismo si contrappone l' anticonformismo: un movimento che esalta l' individualità e la libertà di esprimere il proprio modo di essere in pubblico senza paura di essere scherniti. Infatti è proprio questo il problema: la maggior parte dei conformisti non crede veramente a quello in cui dice di credere ma cerca di convincere se stesso e gli altri del contrario perchè ha paura di non essere accettato dalla società in cui vive per quello che è in realtà.
 
L'antropologo francese René Girard ha svolto uno studio approfondito sulle dinamiche di imitazione reciproca da parte degli esseri umani, che, a livello sociale, porta appunto al conformismo ed ad altri automatismi di notevole importanza. Nel quadro teorico di Girard, l' imitazione è la caratteristica fondamentale dell'essere umano (teoria mimetica). Girard rivela quindi che dietro ogni pretesa di anticonformismo si nasconde un altro comportamento conformista: l'anticonformista, che non sopporta di ammettere la sua somiglianza con gli altri esseri umani, si appoggia alla massa per sollevarsi al di sopra di essa, ma in questo movimento si lascia ispirare da (imita, si conforma a ...) quegli "anticonformisti" che lo hanno preceduto, nel suo o in altri campi e inoltre dimostra la sua dipendenza da quella massa che disprezza tanto: senza massa da cui distinguersi, non si ha niente da cui distinguersi.

 


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