Oltre la finestra

di Greta Vigliaturo

Forse guardare tutto con un occhio solo non è poi così male.
Ogni mattina, quando mi sveglio, guardo fuori dalla finestra della mia camera: come sembra piccolo il mondo da lì. Ci sono sempre le stesse persone che fanno sempre le stesse cose, con minime variazioni.

Mario Giacomelli, Spazio poetico 4, anni

C’è sempre il signore del piano di sotto che porta fuori i cani, che carini… Poi c’è la signora rosa, che io chiamo così perché è sempre e solo vestita di rosa, che con il suo ombrellino rosaevidenziatore mi fa sempre sorridere: potrei dire che mi basta così. Perché spingermi oltre e guardare al di là del mio naso? Io, Polifemo, perché dovrei farmi tante paranoie e pensare; non sono curioso di vedere il resto, non mi interessa. A volte mi si sconvolge il mondo, a volte individui come Odisseo arrivano, mi accecano, e mandano in tilt il mio sistema perché nulla  non combacia più con quello che mi aspetto.
Quando ragioni con uno schema fisso, con una tua idea fissa, in un certo ordine, ti è tutto più facile e ti è anche più difficile sbagliare.

 

Penso che Polifemo ragionasse più o meno così: se catalogo secondo un ordine ben preciso ogni cosa è solo perché mi conviene: osare, andare controcorrente, uscire dagli schemi, non è facile, ma soprattutto è impegnativo: ci vuole tanto coraggio e volontà, e a me chi lo fa fare?
Solo che, sinceramente, non riesco a stare dalla sua parte, provo a guardare tutti i lati positivi di un solo occhio ma, avendo provato l'ebrezza di averne due, non riesco proprio a trovare almeno una valida motivazione per dire: “Non ha tutti i torti”.
Per me, ora, pensare di vedere con un occhio solo sarebbe come vedere un film in bianco e nero, o un film muto. Magari potrei dire: “ Ah, ma questa scena senza colori rende meglio” oppure “ In questa scena le parole avrebbero potuto rovinare tutto”, ma sono sicura che alla fine il film non mi piacerebbe perché ormai, avendo provato i vantaggi del suono e del colore, non mi piacerebbe di certo tornare indietro.
Il mondo è bello perché ha tante facce, belle e brutte, come posso osservarle tutte con un occhio solo?
Forse è per questo che sono molto disordinata: non ho nessun tipo di ordine precostituito nella mia testa, mi rifiuto di catalogare le cose secondo un ordine fisso. Io adoro vivere sfidando gli imprevisti, senza mai aspettarmi niente per evitare di rimanere delusa. Molte volte mi dico: “… preferirei non aver visto…”; però se non avessi vissuto situazioni o visto fatti spiacevoli non sarei quello che sono.


Io Polifemo, invece, credo di voler vedere con un occhio solo perché, essendo in mezzo alla fronte, posso vedere comunque tutto benissimo, senza l'ostacolo del naso in mezzo.


Ma forse ho capito…! Polifemo, prima di incontrare Odisseo, probabilmente non aveva mai visto niente e nessuno tradire le sue aspettative: credo che mai nessuna capra  gli abbia rifiutato il latte mentre era munta.


Mario Giacomelli, Spazio poetico 2

Quindi, quando “ vede “ succedere qualcosa che non si aspetta, o meglio che secondo il suo schema fisso avrebbe dovuto andare diversamente, egli si rende conto di essere primitivo; sì, perché è una questione di primitività, non di conoscenza, perché se solo egli si fosse mai trovato in una situazione più evoluta, cioè diversa dalle sue aspettative, avrebbe imparato la lezione e ora non sarebbe cieco.


Io Odisseo, invece ho vissuto molte situazioni, ho fatto tante esperienze e oramai non ho più schemi fissi, non posso averli, la mia sete di conoscenza, la mia curiosità mi porta a dover abbandonare ogni aspettativa.

Questo modo di pensare è più vicino a me.


Guardando il mondo come Polifemo cosa vedresti?

La signora rosa e quello del piano disotto con i suoi cani; aprendo un po’ più la finestra e uscendo sul balcone vedresti ancora di più: il resto del condominio, e una volta uscito di casa: il mondo, la vita. Quando sai che ti aspetta una vita, come puoi rimanere affacciato alla finestra?
Vivere di schemi fissi come Polifemo è il non conoscere cosa c’è oltre la finestra.
Perché penso che il sapere cosa c’è oltre ti porti a cercare sempre di più, a rischiare per questo di più e ad affrontare senza paura sempre più imprevisti; e tutto ciò, con un occhio solo, è impossibile.