di Federica Vigo.
Domenica 2 Maggio il Milan ha vinto lo scudetto, il suo diciassettesimo scudetto. Ho trascorso tutto il pomeriggio alla televisione a seguire i festeggiamenti dei tifosi rossoneri e pensavo con un po’ di malinconia che in quindici anni di vita non ho mai visto l’Inter vincere. Per questo motivo credo che noi interisti siamo come il ciclope Polifemo, infatti vediamo il mondo con un occhio solo e abbiamo quindi un’ unica prospettiva: nel nostro caso l’umiliazione e il masochismo perenne. I milanisti invece sono come Odisseo: anche loro hanno conosciuto naufragi e retrocessioni, che però hanno superato con tante meritate vittorie.
C’è un pregiudizio comune che porta a stimare maggiormente chi, come Odisseo, è volto al nuovo, rispetto a Polifemo che è volto al vecchio.
Maria Pia Campagna, Porta, 1998 |
I milanisti infatti pensano sempre al futuro, mentre a noi interisti rimane solo la consolazione di vecchie glorie passate. Ebbene, io non sono d’accordo perché per me essere nerazzurra (e quindi “perdente” come il ciclope) è un piacere: un po’ sconcertante come piacere, ma non per questo meno intenso.
L’Inter è una forma di allenamento alla vita, è un esercizio di gestione dell’ansia e un corso di dolcissima malinconia. E’ un preliminare lungo anni, oltre che sinonimo di autoflagellazione: i tifosi lo sanno bene! Il popolo nerazzurro si divide in gruppi: io faccio parte del MM, cioè Masochisti Milanesi; poi c’è ATM, Avanti, Torturateci Meglio; AMSA, Adoriamo Molto Soffrire Atleticamente e tanti altri. Non è vero che amiamo perdere: preferiamo vincere, che diamine. Ma sappiamo perdere e abbiamo il senso estetico dell’ironia. Il dolore sportivo è un sentimento nobile e ce l’abbiamo solo noi. Sappiamo di aver scelto un amore difficile: ma questo è il bello.
Gli interisti sono come i gatti e Londra, i milanisti come i cani e Parigi. Noi siamo idealisti, loro positivisti. I cugini rossoneri, solidi e rassicuranti come un Labrador, certamente vinceranno ancora. Noi invece, matti come i gatti probabilmente vinceremo ancora. La differenza è negli avverbi. Come dire: il Milan è un investimento, l’Inter una forma di gioco d’azzardo.
Comunque sono convinta che prima o poi un altro scudetto lo vinceremo anche noi: non possiamo perderli tutti, o forse si, se ci mettiamo d’impegno. Ma non accadrà, non siamo così prevedibili, nemmeno nel masochismo. Verrà il nostro momento, e sarà magnifico. Quindi, forza INTER, perché anche se non vince quasi più, può vantarsi di avere dei tifosi come noi.
“ L’attesa attenua le passioni mediocri e aumenta le grandi”, da un Bacio Perugina di qualche giorno fa.