La fine della guerra fredda ha come risvolto africano la caduta del regime dell'apartheid. Con l'inizio della democrazia in Sudafrica inizia un processo di definizione dei rapporti politici ed economici in tutta l'Africa meridionale,ma ciò ha reso ancora più complesso il quadro politico, economico e sociale della regione.

Il ruolo di egemonia del Sudafrica in quanto a capacità militare, influenza politica e peso economico è rimasto inalterato: infatti lo squilibrio economico e militare dei paesi confinanti non è ancora stato superato e i conflitti rendono incerto il futuro della regione.
Negli ultimi anni il quadro economico è migliorato nonostante il Sudafrica sovrasti economicamente l'insieme dei paesi della regione, ma le aspettative che, con la fine dell'apartheid, il Sudafrica avrebbe assunto il ruolo di motore economico della regione, non si sono ancora concretizzate. Il paese non sembra disporre né delle risorse finanziarie né della volontà politica necessaria ad intraprendere una strategia di crescita economica in grado di coinvolgere i paesi confinanti.

Nel contesto internazionale, la repubblica sudafricana importa manufatti dai paesi industrializzati e esporta verso di essi materie prime, e i suoi prodotti industriali (non competitivi sul mercato mondiale) nei paesi della regione, da cui importa prodotti primari e manodopera. I mercati della regione rimangono uno sbocco importante per l'industria sudafricana.

In Sudafrica, la strategia inizialmente adottata che doveva favorire la crescita economica attraverso la distribuzione delle ricchezze, è stata abbandonata. La scelta compiuta dal governo è in linea con le richieste degli imprenditori bianchi e neri.
La mancanza di prospettive lavorative per i neri ha risvolti disastrosi:ci sono alti tassi di criminalità e violenza e il distacco tra la leadership politica e le masse aumenta.

Gli squilibri sociali ed economici dei singoli paesi hanno ripercussioni a livello regionale.
Si assiste alla diffusione di reti di traffici illegali che si ricollegano ad associazioni mondiali. Si sta riproponendo il problema dell'emigrazione verso il Sudafrica; la regione ha costituito negli ultimi cento anni un bacino di reclutamento di manodopera per le miniere e le imprese agricole. La crisi economica attuale spinge un numero sempre più consistente di persone a emigrare verso il polo economico della regione, con conseguenze sia sul tessuto economico e sociale del paese di origine (crisi dei sistemi agricoli), sia su quello del paese di destinazione.

L'ingresso del Sudafrica post apartheid nell'ambito delle relazioni politiche in Africa ha provocato aspettative nei paesi confinanti; infatti grazie al successo della sua transizione politica, il Sudafrica si è presentato come un modello per la democratizzazione e il rilancio economico dei paesi del continente;anche se alla destabilizzazione politica e militare dell'apartheid si è sostituita quella causata dalla debolezza delle istituzioni nazionali e dall'avanzare del processo di globalizzazione.
Con la fine del governo di minoranza bianca in Sudafrica anche le istituzioni di integrazione economica e politico-militare dell'Africa Australe hanno dovuto adattarsi alla nuova realtà politica della regione.

                                                                                                   


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