Kyushu costituiva l’obiettivo principale; l’attacco fu fissato per il novembre 1945, anche se una facile vittoria sembrava improbabile. Lo sbarco a Kyushu non avvenne mai: il governo americano adottò una nuova strategia che si basava sull’uso delle armi nucleari. La prima esplosione atomica, per così dire “di prova”, fu eseguita ad Alamogordo, nel New Mexico, il 16 luglio 1945.

Altre due bombe erano state costruite e si decise di usarle per costringere il Giappone alla resa. Il presidente americano Truman, succeduto a Roosevelt, ordinò i bombardamenti atomici su Hiroshima e Nagasaki, effettuati il 6 e il 9 agosto. Intanto, l’8 agosto, l’Unione Sovietica aveva dichiarato guerra al Giappone; il giorno dopo invase la Manciuria.

l 14 agosto l’imperatore Hirohito fece trasmettere via radio un comunicato che annunciava la resa incondizionata del Giappone. Il 2 settembre, a bordo della corazzata Missouri, nella baia di Tokyo, i rappresentanti del governo nipponico firmarono davanti al generale Mc Arthur il documento di capitolazione.

La prima bomba atomica fu sganciata sulla città giapponese di Hiroshima il 6 agosto 1945, durante la seconda guerra mondiale. L'esplosione rase letteralmente al suolo un'area di oltre 10 km² e uccise almeno 100.000 persone.

 

Hiroshima

Hiroshima Città del Giappone, affacciata sulla baia di Hiroshima, nella parte sudoccidentale dell'isola di Honshu e capoluogo della prefettura omonima (con una superficie di 8.478 km² e una popolazione di 2.869.555 abitanti nel 2004). Le industrie principali sono quelle tessili, alimentari e meccaniche, i cantieri navali e le distillerie di sakè. L'area circostante, sebbene montuosa, ha fertili vallate dove si coltivano gelsi, riso e grano.

La città fu fondata nel 1594 su sei isole nel delta del fiume Ota. Si sviluppò rapidamente come centro di commerci e dopo il 1868 divenne una base militare. Il 6 agosto 1945, durante la seconda guerra mondiale, Hiroshima fu l'obiettivo della prima bomba atomica. L'esplosione rase al suolo circa il 60% della città (oltre 10 km²). Secondo i dati del Comando supremo interalleato l'ordigno causò 129.558 tra morti, feriti e dispersi, e 176.987 senzatetto (nel 1940 a Hiroshima risiedevano 343.698 persone). Dopo la guerra, la città fu ricostruita quasi completamente e le attività commerciali ripresero gradualmente. A partire dal 1947, il 6 agosto di tutti gli anni, migliaia di persone prendono parte a funzioni religiose multiconfessionali nel parco del Centro della pace, costruito nel punto dove cadde la bomba. Nel 1949 i giapponesi dichiararono Hiroshima santuario internazionale della pace.

 

Nagasaki

Nagasaki Città del Giappone, sull'isola di Kyushu, situata all'estremità della baia di Nagasaki; è uno dei porti naturali più belli del paese e capoluogo della prefettura omonima (con una superficie di 4.094 km² e una popolazione di 1.511.064 abitanti nel 2004). Oltre a impianti per l'estrazione del carbone e per la produzione di apparecchiature elettriche, sono presenti anche cantieri navali e stabilimenti metallurgici; importante è anche la pesca.

Verso la fine della seconda guerra mondiale, il 9 agosto 1945, tre giorni dopo la distruzione di Hiroshima, un aeroplano dell'aviazione statunitense sganciò una bomba atomica sulla città, distruggendo un terzo dell'abitato e provocando circa 66.000 vittime tra morti e feriti.

La bomba atomica (o bomba A) appartiene al novero delle armi nucleari ed è un ordigno esplosivo basato sulla reazione di fissione nucleare, cioè la scissione, spontanea o indotta, di un nucleo atomico in due o più frammenti più leggeri. La somma delle masse dei frammenti è inferiore alla massa del nucleo di partenza, la parte di massa mancante risulta trasformata in energia secondo la nota equazione di Einstein: E=mc2 .

Nella seconda parte di questa reazione è indicato solo il decadimento più probabile; in realtà si formano anche frammenti aventi pesi diversi, la maggior parte dei quali instabili a loro volta, alcuni di loro estremamente pericolosi per l'ambiente e la salute umana (cesio-137, stronzio-90 e iodio-131 in primis) data la facilità con cui possono accumularsi nei tessuti degli esseri viventi. La reazione sopra scritta libera circa 215 MeV di energia principalmente sotto forma di raggi gamma e mediamente circa due neutroni che possono andare a collidere con un nucleo vicino innescando quindi una reazione a catena. Quando l'energia si propaga in una massa supercritica di sostanza fissile pura - uranio 235 o plutonio 239 - compressa in un volume, detto appunto "critico", tale che i neutroni emessi impattino i nuclei vicini, la reazione a catena procede incontrollata e produce una violenta esplosione. La reazione causata da 1 kg di uranio genera un'energia pari a 20.000 tonnellate di tritolo (20 chilotoni). Tenere tale reazione a catena sotto controllo attraverso sostanze capaci di assorbire i neutroni è il principio della pila atomica.
Il materiale fissile comunemente usato nelle bombe atomiche è il cosiddetto uranio arricchito. L'uranio presente in natura è una miscela del 99,3% circa di isotopo a peso atomico 238 e dello 0,7% circa di isotopo a peso atomico 235; dei due, solo l'ultimo è fissile. Per poterne accumulare una quantità sufficiente occorre quindi "arricchire" l'uranio del proprio isotopo 235. Tale "arricchimento" (di fatto, una separazione dell'isotopo 235 dall'isotopo 238) avviene convertendo l'uranio in esafluoruro di uranio (UF6), gassoso, e sfruttando successivamente la diversa velocità di diffusione che contraddistingue
235UF6 da 238UF6 per separare i due isotopi.
Il sottoprodotto di questo processo è il cosiddetto uranio impoverito, un metallo pesante usato per farne proiettili per sistemi d'arma convenzionali. La tossicità dell'uranio impoverito, sia essa di origine chimica, sia essa legata alla residua radioattività, è ancora oggetto di controversia, ma è stata accertata nel caso esso venga inalato o ingerito.
Il materiale fissile della bomba atomica viene comunemente diviso in due o più masse sottocritiche e l'innesco è costituito da una carica di esplosivo convenzionale che spara le masse a collidere una con l'altra in modo che si formi istantaneamente la massa supercritica. In questo modo le bombe A risultano inoffensive durante la fase di trasporto e stoccaggio. In alternativa, vengono piazzate delle cariche di esplosivo attorno ad una sfera di materiale fissile di massa sottocritica; la detonazione dell'esplosivo concentra la massa che diventa così supercritica innescando la reazione detta più propriamente nucleare.