Non si può definire come operi il Terrorismo islamico, ma il carattere che lo distingue da tutti gli altri tipi di terrorismo è sicuramente il fatto che i terroristi si facciano esplodere e siano loro le bombe utilizzate come arma.

I terroristi islamici considerano un atto di fedeltà al proprio Dio  morire in un attacco terroristico , ossia come una questione religiosa: infatti, il combattente islamico suscita terrore nel popolo attaccato, vedendo questo atto come una strada rapida verso il paradiso. Essi vengono comunemente definiti nel mondo occidentale col nome di "Kamikaze", ma loro si considerano Shaid, ovvero dei martiri, nome proprio di coloro che muoiono per la religione, ma nel significato coranico, la parola "shaid" significa propriamente colui che muore combattendo contro gli infedeli. In tempi recenti, si è iniziato a parlare di "shaid" quando è avvenuta la guerra tra Iran e Iraq. Giovani iraniani, definiti "pasdaran" ossia guardiani della rivoluzione, si cingevano la testa con fasce scritte con versi del corano e andavano sui campi minati a a far esplodere le mine per causare la morte dei soldati che erano in quella zona. Non si trattava però di terrorismo, ma di soldati che si immolavano nell'ambito di una guerra regolare. In seguito, il fenomeno si è trasformato e lo "shaid"è diventato colui che si fa esplodere uccidendo incondizionatamente chiunque gli stia intorno purchè venga considerato nemico.