Geografia
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Superficie:
185.227 Km²
Abitanti: 16.729.000 (stime 2001) Densità: 90 ab/Km² Forma di governo: Repubblica presidenziale Capitale: Damasco (2.035.000 ab.) Altre città: Aleppo 1.840.000 ab., Hims 300.000 ab. Gruppi etnici: Arabi 88%, Curdi 5%, Armeni 3% Paesi confinanti: Turchia a NORD, Libano e Israele a OVEST, Giordania a SUD, Iraq ad EST Monti principali: Hermon 2814 m Fiumi principali: Eufrate 675 Km (tratto siriano, totale 2760 Km) Laghi principali: Buhayrat al Asad 600 Km² Isole principali: - Clima: Continentale - mediterraneo
Lingua:
Arabo
Religione: Musulmana sunnita 74%, Musulmana (altro tipo) 16%, Cristiana 10
Moneta:
Sterlina siriana
Geografia e territorioLa Siria confina a nord con la Turchia, a est e sud-est con l'Iraq, a sud con la Giordania, a sud-ovest con il Libano ed Israele e a ovest con il Mar Mediterraneo. Il territorio siriano si può dividere in 4 zone distinte: la fascia costiera, la catena montuosa, la Mezzaluna fertile e il deserto. La costa uniforme che per circa 150 km si affaccia sul Mar Mediterraneo è separata dal resto del Paese dai monti Ansariyya (a ovest) e dal monte Zawiya (a est). Sorsero sulla fascia costiera i più importanti centri marittimi e commerciali del Mediterraneo. Al centro del Paese si stende la valle del Ghab attraversata dal fiume Oronte (Al-'Asi in arabo). La Mezzaluna fertile è chiamata in questo modo perché ha una forma semicircolare che parte da nord-est seguendo il fiume Eufrate, continua verso sud-ovest nella regione del Ghab, prosegue verso Homs seguendo il corso del fiume Oronte e inglobando le regioni montuose dell'Antilibano per arrivare fino alle alture del Golan. La valle dell'Eufrate, il più grande fiume che attraversa il Paese, è ricca di oasi e zone coltivate; il Tigri segna per un breve tratto il confine con la Turchia mentre il Khabur è l'unico fiume interamente siriano. Popolazione
Il 90% della popolazione è araba, comprese alcune minoranze beduine (circa 100.000 persone). Il restante 10% è formato da minoranze turche, circasse, curde e armene. I curdi presenti sperano di poter formare uno stato indipendente, speranza vana poiché sono stati accusati di atti di terrorismo e sono perseguitati anche in Turchia, Iraq e Iran. 300.000 sono i palestinesi che in Siria hanno trovato rifugio. ClimaLa Siria si può dividere in 4 zone caratterizzate da climi differenti: la fascia costiera le cui temperature medie diurne vanno dai 10°C in inverno ai 29°C in estate e le precipitazioni annuali raggiungono i 760 mm; le montagne dove in inverno non sono rare le nevicate; la zona coltivata attraversata dai fiumi Oronte ed Eufrate, con temperature che si aggirano intorno ai 35° C d'estate e ai 12°C d'inverno mentre le precipitazioni variano da 215 a 500 mm l'anno; il deserto, asciutto e caldo, che presenta punte massime estive di 46°C mentre in inverno è necessario coprirsi.. LinguaLa lingua ufficiale è l'arabo ma sono parlati anche l'aramaico, l'armeno, il circasso e il curdo. Imparare qualche breve frase di arabo richiede poco, ma per approfondire questa complicata lingua e scrittura sono necessari anni di studio. Nelle zone turistiche sono diffusi l'inglese e il francese Religione
La quasi totalitàdella popolazione (86%) è di fede musulmana sunnita. I musulmani sono chiamati alla preghiera 5 volte al giorno e durante il mese del Ramadan sono tenuti al completo digiuno. I cristiani rappresentano il 10% della popolazione mentre ebrei, alauiti, drusi e ismaeliti coprono il restante 4% e sono concentrati in regioni periferiche o in specifici quartieri urbani. StoriaSebbene non vi siano tracce di insediamenti umani pare che la prima presenza dell'uomo nell'area della valle dell'Oronte risalga ad 1 milione di anni fa; per trovare le prime testimonianze bisogna fare un salto di 500 mila anni. Tra il 10.800 e l'8.500 a.C. circa l'uomo passò da una vita nomade alla sedentarizzazione dovuta alla nascita dell'agricoltura. Proprio a seguito di questi cambiamenti culturali e sociali nacquero le prime civiltàurbane. Nel tempo le comunitàdivennero sempre più stabili e allo sviluppo e organizzazione dei primi centri seguì una progressiva crescita economica e commerciale che favorì la nascita degli scambi. Verso il 3000 a.C. la Siria fu popolata dagli Amorriti e dai Cananei che si stabilirono sulla costa. I loro insediamenti e commerci attirarono l'attenzione degli egizi. Circa nello stesso periodo sorse nella zona di Mari, sull'Eufrate, una ricca civiltàche scomparve a causa dell'emergere di una nuova potenza: Ebla. Quest'ultima fondava la propria ricchezza sul commercio della lana. Gli Accadi distrussero questa cittànel 2300-2250 a.C. Il 2200 a.C. fu segnato dall'arrivo degli Amorriti e dei Babilonesi il cui sovrano Hammurabi fu autore del famoso codice che da lui ha preso il nome. Con la morte di Hammurabi e a causa dell'arrivo degli Ittiti l'impero si disgregò. Gli Ittiti vennero poi minacciati dagli Assiri che avanzarono lungo l'Eufrate e si stabilirono a Mari; dovettero interrompere l'avanzata quando sul loro cammino incontrarono gli Arami, popolo nomade che proveniva dalle zone della steppa e che, spinto dalla necessitàdi trovare insediamenti, si stabilì nelle pianure della Mezzaluna Fertile. Con la conquista di Alessandro Magno nel 332 a.C. la Siria si trovava al centro di un impero che andava dall'Asia Minore alla Persia all'Afghanistan. Approffittando dello sfacelo della potenza ellenistica i romani si affacciarono in queste contrade e la Siria divenne provincia romana con capitale Antiochia. In Siria cominciò a diffondersi il cristianesimo quando Costantino si convertì e Costantinopoli diventò capitale dell'Impero romano. I secoli caratterizzati dalla dominazione bizantina furono importanti perché permisero alla Siria di vivere un lungo periodo di pace e prosperitàche l'aiutarono a crescere. Proliferarono, in seguito, numerose correnti religiose che, aiutate dalla caduta dell'Impero Romano d'Oriente e dall'avanzata dei Sasanidi contribuirono ad indebolire questa zona e la resero incline all'Islam. La Siria cadde così definitivamente sotto il controllo degli arabi ed entrò a far parte dell'impero islamico. Nel 660 salì al potere la dinastia Omayyade la cui capitale era Damasco. La salita al potere di Mu'Awiya, che si contrappose ad Alì nella successione al califfato, segnò lo scisma tra mussulmani sunniti e sciiti, seguaci di Alì. Alla fine del XI secolo giunsero in Siria i crociati dopo aver conquistato Gerusalemme. Due sovrani musulmani si distinsero in quest'epoca in Siria: Noreddino e Saladino che combatterono gli eserciti cristiani che si erano installati sulla costa. In seguito alla riunificazione religiosa della Siria con l'Egitto vi fu la definitiva scomparsa dei crociati nel 1260 sotto la dinastia dei Mamelucchi. Essi regnarono fino al 1516 quando la Siria divenne parte dell'Impero Ottomano che dominò il Paese per 4 secoli, fino alla II guerra mondiale. CostituzioneSecondo la Costituzione del 1973 la Siria è una repubblica presidenziale. Il presidente, eletto ogni 7 anni a suffragio universale diretto, detiene il potere esecutivo che esercita in collaborazione con il governo. Il potere legislativo spetta invece al Consiglio del Popolo costituito da 250 deputati. Amministrativamente la Siria è divisa in 14 distretti. Situazione politicaDopo una serie di colpi di Stato militari che si succedettero nell'arco di un ventennio e un progressivo intransigente orientamento antiisraeliano, nel 1970 fu eletto Presidente Hafez el-Assad che aveva destituito il Presidente in carica Al-Atasi. Il nuovo presidente rinsaldò i legami con l'URSS e aderì all'alleanza Egitto-Libia-Sudan mentre i rapporti con la Giordania peggiorarono sensibilmente. Piegatosi al compromesso con l'opposizione religiosa che considerava poco islamica la Costituzione ed emendatala con l'imposizione di professare l'Islam da parte del Presidente, Assad andò ad assumere all'interno del mondo arabo un ruolo sempre più di primo piano (offensiva sul Golan, intervento in Libano, rottura con Arafat e sostegno ai drusi di Jumblatt e agli sciiti filoiraniani). Riconfermato Presidente nel 1985, nel 1990 in occasione dell'invasione del Kuwait da parte dell'Iraq Assad si schierò contro l'Iraq facendo così cadere le accuse di proteggere il terrorismo internazionale e conseguendo un netto miglioramento dei rapporti con Gran Bretagna e Stati Uniti d'America. Riconfermato Presidente per la quinta volta nel 1999, il "leone di Damasco" riprese le trattative con Israele sospese nel 1996. La morte di Assad avvenuta nel giugno 2000 ha però precipitato la Siria nell'incertezza quanto a volontàdi riforme interne e modernizzazione del Paese. Al figlio Bechar, che ha sostituito Assad alla presidenza, l'arduo compito di mantenere la Siria in una posizione di costante progresso economico e di equilibrio politico nell'intrico mediorientale. Economia
L'economia si basa su un sistema socialista e si sostiene attraverso: l'intervento pubblico con la nazionalizzazione delle industrie, la cooperazione ovvero la congiunzione tra il lavoro nel settore pubblico e in quello privato (settori della ricerca e dello sviluppo turistico), l'investimento privato che trova spazio nell'industria, nell'agricoltura e soprattutto nel commercio. L'agricoltura rappresenta tuttora una componente essenziale dell'economia siriana ed ha avuto un notevole sviluppo in seguito alla riforma agraria (limitazione della proprietàterriera) e alla realizzazione di imponenti opere idrauliche. Al consumo interno è destinata la produzione di frumento, orzo, miglio, riso, legumi, patate mentre cotone e tabacco vengono esportati. Vite, ulivo e agrumi vengono coltivati con successo lungo la fascia costiera. Dal sottosuolo si estraggono petrolio, gas naturale e fosfati. Le principali industrie sono quelle legate alla trasformazione dei prodotti agricoli e minerari. Il debito estero è schiacciante e caratterizza il bilancio statale. Tra i Paesi creditori anche l'Italia che è anche il principale partner commerciale della Siria da cui acquista soprattutto petrolio.
CuriositÃÂNei souk delle cittadine mediorientali si possono trovare begli oggetti di artigianato e gioielli che riprendono le forme tradizionali. I tappeti diventano sempre più elaborati man mano che si va verso Oriente, ma per fortuna non più cari. Orari: i negozi dei souk in genere sono aperti dalle 9 alle 13 e dalle 16 alle 20; chiusi il venerdì. Cibi: Spezie da favola, di tutti i colori e i sapori: cumino, cardamomo, noce moscata, chiodi di garofano, zenzero. Ad Aleppo i pistacchi invadono ogni bottega alimentare.
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Immagini Varie
Damasco anni '70
(Damasco oggi)
(Aleppo)
(Daiba)
(monte hermon)