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 COME SI FORMA  RICERCA  PERFORAZIONE  I GIACIMENTI  PRODUZIONE  RAFFINAZIONE  TRATTAMENTO  TRASPORTO 

 RISERVE  TIPOLOGIA DI GREGGIO   

ANDAMENTO DEL PREZZO DEL PETROLIO
E' di questi giorni la notizia dell'aumento del prezzo del greggio.
Su tutti i quotidiani, economici e non, è comparsa la notizia della vertiginosa crescita dei prezzi dell'oro nero, che soltanto dal Gennaio scorso, sono aumentati del 33%.
A che cosa è dovuto questo fenomeno? La Microeconomia ci può aiutare a dare una risposta a questo quesito.

Questo grafico riassume le oscillazioni del prezzo del petrolio nel corso degli ultimi dieci anni. Il greggio è stato scambiato ad un massimo di 40 $ a barile nell'autunno del '90, quando è iniziata la Guerra del Golfo, ad un minimo di 10 $ a barile ad inizio '99. In queste ultime settimane il prezzo del petrolio è attorno ai 40 $ a barile e sta di nuovo raggiungendo i suoi massimi.

QUALI SONO LE CAUSE
La spezzata presenta molti picchi, che sono stati associati ai particolari eventi che li hanno causati.
In particolare si può notare che ogni volta che la è stata aumentata la produzione il prezzo del greggio è sceso.
Mentre i punti di prezzo massimo della spezzata si hanno in corrispondenza delle tensioni politiche tra paesi produttori e paesi consumatori, che hanno generato un taglio della produzione di greggio.

LEGAME TRA QUANTITA' E PREZZO
Ma perché la quantità offerta ha un effetto così evidente sul prezzo a cui viene venduta?
In ogni mercato di beni o servizi la quantità ed il prezzo di scambio sono il risultato di un equilibrio raggiunto tra la domanda e l'offerta di quel bene e questo equilibrio sarà dato dall'intersezione tra la curva di domanda e la curva di offerta.

LA CURVA DI DOMANDA
La curva di domanda di mercato di un bene indica qual è la quantità domandata (q), che i consumatori sono disposti ad acquistare, in corrispondenza dei diversi livelli di prezzo (p); si ottiene sommando le quantità che tutti i consumatori di quel mercato vorrebbero acquistare dato un un determinato prezzo.
E' ragionevole pensare che i consumatori siano disposti a diminuire la quantità del bene, se il suo prezzo cresce. Esiste quindi una relazione inversa tra prezzo e quantità per i consumatori: se p aumenta, allora q diminuisce.
La curva di domanda è perciò decrescente.

LA CURVA DI OFFERTA
La curva di offerta di mercato indica la come varia la quantità offerta dai produttori, al variare del prezzo a cui sarà venduta ogni unità di output; analogamente alla curva di domanda, si ottiene sommando orizzontalmente, per ogni livello di prezzo, la quantità che le singole imprese sono disposte a produrre.
Al contrario dei consumatori, le imprese saranno disposte ad offrire una quantità maggiore, all'aumentare del prezzo. Per cui c'è una relazione di proporzionalità diretta tra quantità e prezzo: se il p aumenta, anche q aumenta.
La curva di offerta è quindi crescente.

SE L'OFFERTA DIMINUISCE
Nel caso in cui le imprese decidano di diminuire la quantità offerta, la curva di offerta traslerà verso sinistra, parallelamente a se stessa, infatti le imprese saranno disposte ad offrire allo stesso prezzo una quantità inferiore.
Cosa succederà allora alla quantità di equilibrio? Una diminuzione della quantità offerta (che scende ad O') provoca in equilibrio: un aumento del prezzo (p'>p*) e una diminuzione della quantità scambiata (q'<q*).

 

 CHI CI PERDE E CHI CI GUADAGNA?
La risposta si può avere tramite l'analisi del surplus, ovvero del beneficio che produttori e consumatori ricavano dalle due situazioni; quest'analisi normativa viene rimandata ad altra sede, ora cercheremo di dare una risposta intuitiva: sicuramente i consumatori ci perderanno (acquistano una quantità inferiore ad un prezzo più alto), mentre i produttori? I produttori guadagneranno per la vendita di q' unità ad un prezzo maggiore rispetto al caso precedente, mentre perderanno parte dei profitti, perché la nuova quantità ottima q' è inferiore a quella precedente q*, nel complesso i produttori guadagneranno.
Dall'analisi del surplus si ricava che nel complesso la collettività starà peggio, in seguito ad una diminuzione dell'offerta (perché la perdita di benessere dei consumatori è superiore all'aumento di benessere dei produttori).
Ai produttori converrebbe quindi accordarsi per mantenere al di sotto della quantità ottima la quantità offerta, in modo da far salire il prezzo ed aumentare i propri profitti, impossessandosi di parte del surplus dei consumatori; un accordo di questo tipo prende il nome di cartello. L'
OPEC ne è un esempio.

 


A BREVE STORIA DEL PETROLIO