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Superficie: 88.968 Km²
Abitanti: 5.153.000 (stime 2001)
Densità: 58 ab/Km²

Forma di governo: Monarchia costituzionale
Capitale: Amman (483.000 ab.)
Altre città: Az Zarqa 400.000 ab., Irbid 300.000 ab.
Gruppi etnici: Arabi 98%
Paesi confinanti: Siria a NORD, Israele e Palestina (Cisgiordania) a OVEST, Arabia Saudita a SUD-EST, Iraq ad EST

Monti principali: Jabal Ramm 1754 m
Fiumi principali: Giordano 360 Km (totale, compresi tratti libanese e israeliano)
Laghi principali: Mar Morto 755 Km² (parte giordana, totale 1020 Km²)
Isole principali: -
Clima: Arido

Lingua: Arabo (ufficiale), Inglese
Religione: Musulmana sunnita 92%, Cristiana 8%
Moneta: Dinar giordano
 

Fino all'inizio del XX secolo la Giordania faceva parte della Palestina, parte della quale costituisce oggi lo stato di Israele. Questa zona è la patria di una delle più antiche civiltà del mondo: reperti archeologici provenienti dalla sponda occidentale del fiume Giordano risalgono all'incirca al 9000 a.C. A partire dal 3000 a.C. la zona fu abitata dai cananei e dagli amorriti, e dopo di loro dagli eserciti di Sargon, re della Mesopotamia. Intorno al 1800 a.C. Abramo condusse un gruppo di nomadi dalla Mesopotamia e si stabilì nelle montagne di Canaan (che pressappoco corrispondono all'attuale Israele). Intorno al 1020 a.C. Saul assunse la guida del regno di Israele, seguito da Davide, che conquistò Gerusalemme e ne fece la capitale. L'indomabile impero romano conquistò Israele nel 63 a.C. e lo pose sotto il controllo di una serie di consoli, tra cui Erode e Ponzio Pilato. Questo è il periodo in cui si pensa che sia vissuto Gesù e abbia predicato in Israele. La crescente follia dell'impero ai tempi del governo di Caligola scatenò una serie di rivolte da parte degli ebrei che durarono anni, ma alla fine furono domate quando Gerusalemme fu completamente distrutta e decretata la provincia di Palestina. Questa sconfitta segnò la fine dello stato israelitico e l'inizio della 'diaspora', la dispersione del popolo ebraico.
Nel 331 d.C. l'imperatore Costantino si convertì al cristianesimo e diede la propria approvazione ufficiale alla religione, la cui professione precedentemente era stata illegale. La Terra Santa divenne luogo di pellegrinaggi e si assistette a una fioritura di edifici, tra cui le chiese del Santo Sepolcro e della Natività, sorti per segnalare i luoghi di importanza religiosa. Ma il controllo dei cristiani sul territorio non era destinato a durare a lungo: nel 638 d.C. Gerusalemme cadde nelle mani del califfo Omar e fu dichiarata Città Santa dell'Islam con la motivazione che il profeta Maometto era asceso al paradiso dalla cima del Monte del Tempio. I cristiani di tutto il mondo reagirono a questa profanazione, e nel 1099 riuscirono a mettere insieme un esercito irregolare e a occupare Gerusalemme, uccidendo chiunque passasse per le loro mani e dando avvio a quasi un secolo di dominazione cristiana. Ma nel 1187 i musulmani ebbero di nuovo la meglio: dopo decenni di controversie tra cristiani e musulmani, i mamelucchi islamici si aggiudicarono l'ultima roccaforte dei crociati nel 1291.
I successivi 500 anni furono tra i più tranquilli che Israele abbia mai vissuto. Gli imperi nacquero e caddero, e il controllo del paese passò di mano con monotona regolarità fino ad arrivare a una certa pace sotto l'impero ottomano. Buona parte del deserto giordano rimase al di fuori di tutti questi cambiamenti e restò una roccaforte beduina. Quando l'impero ottomano si disgregò dopo la prima guerra mondiale, la Gran Bretagna prese il controllo della Palestina e creò lo stato della Transgiordania, sotto il comando del re Abdullah.
Nel 1948 gli arabi e gli ebrei si dichiararono guerra l'un l'altro: mentre erano tutti distratti, la Transgiordania si assicurò l'intera Cisgiordania e una parte di Gerusalemme, e cambiò il proprio nome in Giordania.