La
geografia del Libano |
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breve storia del Libano |
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IL
LIBANO |
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Clima |
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Il clima è mediterraneo, con precipitazioni abbondanti in
inverno, scarse nelle mezze stagioni e assenti in estate, comprese tra 500 e
800 mm/anno sul versante est del Libano, nella valle della Bekaa e
sull'Antilibano, superiori agli 800 mm/anno, e spesso ai 1000, sulla costa e
sul versante marittimo della catena del Libano. Naturalmente nella valle
della Bekaa il clima accenna a continentalizzarsi e se resta mediterraneo il
regime pluviometrico, aumentano le escursioni sia stagionale che giornaliera.
Così pure oltre i 1700-1800 metri il clima assume le caratteristiche di clima
di montagna, con, oltre all'ovvia diminuzione della temperatura, maggiore
ventilazione e sbalzi termici più repentini in occasione dei cambi di
circolazione. |
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In estate tutto il paese ha clima caldo e asciutto, con
l'ingannevole bassa pressione al suolo (siamo alla periferia della vasta
bassa pressione termica che caratterizza buona parte dell'Asia
centro-occidentale in estate) cui fa riscontro un'atmosfera stabile, con una
cupola di aria calda e secca, che inibisce la convezione e quindi le piogge.
Le temperature sono mitigate sulla costa dalle brezze, mentre fa caldo
nell'interno, con isoterme al livello del mare che oscillano quindi dai
25°-26° delle zone costiere a 28°-29° nell'interno. Tuttavia nell'interno il
caldo è torrido, mentre c'è spesso un disagio da caldo afoso nelle zone più
marittime. |
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Dopo metà ottobre il Libano comincia sporadicamente ad essere
interessato dal transito di perturbazioni delle medie latitudini, ma è
verso a fine del mese e l'inizio di novembre che il flusso perturbato si
abbassa più decisamente e le piogge cominciano a farsi abbastanza
frequenti. Gennaio è in genere il mese più piovoso, con apporti tra 100 e
200 mm ovunque, ma localmente oltre 200 nelle zone più esposte, ovvero
quelle dove il rilievo si alza più bruscamente dietro la costa. In novembre
e dicembre sono piuttosto frequenti i temporali, la cui genesi è facilitata
dalla discesa di aria fredda sulle acque ancora calde del Mediterraneo
orientale. |
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Flora del Libano |
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A fine febbraio e marzo si assiste a una generale lieve
riduzione delle precipitazioni, con le depressioni che cominciano a ridurre
le visite a queste latitudini, ma se si riduce la frequenza delle piogge non
è così per l'intensità, anche perché sono proprio questi i mesi in cui è più
probabile che le depressioni che giungono sull'area mediorientale siano
alimentate da aria fredda proveniente dalla Russia, con conseguente
intensificazione dei fenomeni per il maggior contrasto termico. Meno raro di
quanto non si pensi è, oltre i 6-700 metri, vedere cadere la neve. Si tratta
comunque di episodi di breve durata, mentre le temperature medie non sono
basse nei mesi invernali, visto che in gennaio, a livello del mare, si va dai
12°-12,5° della costa agli 11° circa della Bekaa. Abbondanti e frequenti
invece le nevicate oltre i 1700-1800 metri, tanto che nel paese si trovano
anche alcune stazioni di sport invernali. |
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Aprile
vede il passaggio degli ultimi fronti perturbati, quindi in maggio
l'atmosfera si stabilizza definitivamente e le temperature già s'impennano a
valori vicini a quelli estivi. |
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Beirut
(33,8°N), la capitale, ha queste temperature medie: gennaio 13,0°, aprile
17,9°, agosto 26,0°, ottobre 22,9°, anno 19,7°. Escursioni giornaliere sui 6°
in inverno, 7° in autunno, 8° in primavera ed estate. Cadono 873 mm/anno di
pioggia, di cui 730 da novembre a marzo (tutti oltre i 95 mm, gennaio 187),
51 in aprile e 48 in ottobre. Scarsissime le piogge da maggio a settembre,
anzi del tutto assenti in luglio e agosto, cui la statistica assegna 0,3 mm. |
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Situazione simile nella poco più settentrionale Tripoli
(34,4°N), con 886 mm/anno, oltre 100 mm/mese da novembre a marzo (gennaio
184), 55 mm in aprile e ottobre, poche gocce in maggio (17 mm), piogge
rarissime in giugno e settembre e praticamente assenti in luglio e agosto (0
e 0,4 mm). Vicini anche i dati termici: gennaio 12,3°, aprile 17,0°, agosto
25,7°, ottobre 22,1°, anno 19,0°. |
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Nella Bekaa, la stazione di Rayack (33,9°N, 927 m) riceve 647
mm/anno di precipitazioni, concentrate tra novembre e marzo (tutti oltre i 50
mm; oltre i 100 dicembre, febbraio e il più piovoso gennaio che arriva a 143
mm). Piove poco in aprile e ottobre (45 e 25 mm), pochissimo in maggio (15
mm), quasi nulla negli altri mesi (2 mm nel periodo giugno-settembre). Un
paio di volte a inverno si fa vedere la neve. Le temperature mostrano una
maggiore escursione stagionale che sulla costa: gennaio 5,3°, aprile 12,5°,
agosto 22,8°, ottobre 16,9°, anno 14,1°.Situato all'incrocio tra Europa, Asia
e Africa, il Libano è sicuramente uno dei paesi più interessanti del Medio
Oriente. Le mastodontiche costruzioni architettoniche fanno da sfondo ad un
paesaggio da sogno con fertili pianure contrapposte ad alte montagne, dove in
inverno è anche possibile sciare. |
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Economia |
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Settori
produttivi |
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L’intervento pubblico nell’economia libanese è stato
sempre piuttosto limitato. Fedele a questa tradizione il Governo libanese
incentiva, attraverso i piani di ricostruzione che interessano in particolar
modo le infrastrutture, la ricostituzione di un forte settore economico
privato e favorisce l’investimento diretto dall’estero come strategia di
sviluppo dell’economia nazionale. |
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Va
registrato però che, nonostante le intenzioni dei governi libanesi, gli
investimenti e i consumi sono calati nettamente anno dopo anno, mentre
l`agricoltura e l`attività industriale hanno mostrato segni di declino, tale
da indurre in particolare i produttori agricoli ad orientarsi spesso verso le
illecite, ma lucrose, produzioni di droga per fronteggiare la recessione. Già
durante la guerra civile la valle della Beqaa aveva acquisito una notorietà
internazionale come centro di produzione della canapa indiana e dell`eroina e
come punto di transito della cocaina. |
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Purtroppo
i dati disponibili sul Paese devono essere considerati come indicativi in
quanto il servizio statistico libanese è ridiventato operativo solo nel 1996. |
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Contributo
dei diversi settori alla formazione del PIL (composizione %) |
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Settore |
1995 |
1996 |
1997 |
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Agricoltura |
13 |
12,4 |
14 |
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Industria |
28 |
26,5 |
29,8 |
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di cui manifatturiero |
n.d. |
n.d. |
19,5 |
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Servizi |
59 |
61,1 |
68,8 |
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Fonte: EIU, Economist Intelligence Unit: Country Report;
settembre 2003 |
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Interscambio |
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Il commercio estero dell’Italia verso il Libano è
caratterizzato da un saldo commerciale tradizionalmente a favore dell’Italia.
I valori complessivi dell’interscambio variano in maniera modesta. |
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Con
riferimento alla composizione merceologica dell’interscambio con il Libano,
dal lato delle importazioni la principale voce dell’interscambio con il
Libano è quella relativa ai prodotti chimici di base, seguita dalla voce
relativa al cemento, calce e gesso, e dalla voce dei gioielli e articoli di
oreficeria, mentre sempre presenti nell’import sono anche i prodotti
alimentari. L’Italia invece esporta verso il paese medio-orientale
principalmente prodotti petroliferi raffinati, articoli di abbigliamento,
gioielli, prodotti alimentari. |
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Interscambio commerciale |
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Interscambio Italia - Libano |
2002 valore in € |
2001 valore in € |
2000 valore in € |
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trend 2002-2001-2000 |
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Esportazioni |
682,111,821 |
729,299,005 |
683,940,405 |
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Importazioni |
25,077,633 |
25,049,680 |
18,985,551 |
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Saldo |
657,034,188 |
704,249,325 |
664,954,854 |
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L'
ordinamento costituzionale |
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L'Ordinamento
libanese è fortemente caratterizzato in senso confessionale, più che
politico-partitico, e riflette la sua storia con la multiforme composizione
di un paese in cui convivono almeno 17 gruppi confessionali diversi. |
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L'ordinamento
costituzionale si basa sulla Costituzione emanata nel 1926 dalla Francia,
potenza mandataria, sul "Patto Nazionale" del 1943 fra
cristiani-maroniti e musulmani-sunniti, i gruppi maggioritari dell'epoca e sugli accordi di Taef (Arabia Saudita)
del 1989, che ha posto fine alla guerra civile. |
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Secondo
gli accordi di Taef, il Libano è una Repubblica Democratica Parlamentare (non
più presidenziale), è un paese "arabo d'appartenenza e d'identità",
il sistema politico è basato sulla separazione dei poteri, il sistema
economico è liberale e favorisce l'iniziativa personale e la proprietà
privata. |
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Le
tre maggiori cariche dello Stato sono tradizionalmente riservate a membri dei
tre gruppi confessionali di maggior consistenza. La Presidenza della
Repubblica è destinata ad un cristiano-maronita, la Presidenza del Consiglio
dei Ministri ad un sunnita e la Presidenza del Parlamento ad uno sciita.
Anche per la distribuzione delle altre cariche di Governo ed in buona parte
per le cariche istituzionali dello Stato si fa riferimento alla confessione
di appartenenza. Così è per i Ministri, per la ripartizione dei seggi del
Parlamento e moltissime altre cariche dell'Amministrazione pubblica, che
vengono sapientemente dosate a tutti i livelli tra le varie componenti
confessionali. |
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Il Capo dello Stato ha perduto potere, il che
riflette più di altri aspetti il ridimensionamento politico dei cristiani.
Oggi Il Presidente in Libano non è più titolare del potere esecutivo e
partecipa senza voto al Consiglio dei Ministri. Promulga le leggi del
Parlamento al quale può rinviarle per esame una volta. Promulga i decreti del
governo, e può una sola volta rinviarli per riesame al Consiglio dei
Ministri. Nomina il Presidente del Consiglio dopo consultazioni obbligatorie
con il Presidente della Camera e col Parlamento. Presiede il Consiglio
Supremo di Difesa. |
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Il Presidente del Parlamento e' eletto dalla
Camera per un mandato pari alla durata della Camera stessa (4 anni). Il
Parlamento ha struttura monocamerale: la Camera dei Deputati e' titolare del
potere legislativo ed esercita il controllo sul governo. (E' prevista la
creazione di un Senato che raggruppi "tutte le famiglie spirituali"
e le cui prerogative siano limitate a affari di portata "vitale",
ma questa norma programmatica non ha avuto attuazione). |
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La
Camera deve assicurare l'equilibrio tra cristiani e musulmani, e la
rappresentanza dei diversi gruppi religiosi. Essa viene eletta su
circoscrizioni corrispondenti alla suddivisione amministrativa del paese in
cinque "Mohafazat" (già governatorati ottomani). Tuttavia nelle
elezioni del 1996 una circoscrizione, il Monte Libano, e' stata ulteriormente
suddivisa a livello di "Caza" (o distretti), per assicurare la
rappresentatività elettorale della comunità drusa rispetto a quella cristiana
che vi era maggioritaria. E' all'esame del governo la riforma delle
circoscrizioni elettorali. |
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Il Presidente del Consiglio forma il
gabinetto dopo le consultazioni parlamentari. Dirige la politica del governo.
E' responsabile della sua esecuzione e ne risponde davanti al Parlamento. E'
per importanza la seconda carica dello Stato anche se sul piano protocollare
e' preceduto dal Presidente del Parlamento. |
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Il Parlamento libanese È formato da una sola Camera composta da 128 deputati, in
carica per quattro anni. il Presidente del Parlamento, seconda carica dello
Stato, è Nabih Berry, sciita. Le ultime elezioni si sono svolte in agosto e
settembre 2000; |
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maroniti
drusi |
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sunniti
armeno-ortodossi |
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sciiti
alawiti |
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greco-ortodossi
armeno-cattolici |
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greco-cattolici
protestanti e minoranze |
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Antiche rovine |
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