LE FESTE DELLA BIRMANIA

 Il calendario birmano si basa sulle fasi lunari:  le feste civili, perciò, seguono il calendario gregoriano, mentre quelle religiose il calendario lunare.   

 

Le feste religiose sono mobili: ce ne sono praticamente tutti i mesi, soprattutto nei giorni di luna piena.

Innumerevoli sono le feste delle pagode che iniziano a gennaio e terminano con la fine dell'estate: fra le più note sono la festa della Pagoda di Shwedagon (Yangon), che si tiene a marzo, e la festa della Pagoda Phaung- Eaw-Oo (lago Inle), che si tiene a ottobre.

 

_ Febbraio è il mese delle feste del raccolto che si tengono nei villaggi di campagna.

 

_ Marzo è un mese particolarmente ricco di feste delle pagode: in questo mese i fedeli buddisti costruiscono anche, come atto di devozione, stupa di sabbia in onore di Buddha sulle rive dei fiumi in secca.

Marzo è anche il mese dei pellegrinaggi e delle vacanze scolastiche.

 

_ Aprile: La Festa dell'acqua, che dura tre giorni, cade nel mese lunare di Tagu (generalmente il nostro aprile) e segna l'inizio dell'anno birmano:

pur non essendo una festa religiosa in senso stretto, la gente si reca ai monasteri per rendere omaggio ai monaci.

 

 

In questo periodo i giovani rendono omaggio ai vecchi offrendo acqua e profumi; gli abitanti dei villaggi, con gesto purificatorio, lavano i capelli, cambiano abito e ripuliscono la casa, appendono rami e frasche alle porte.

Per i giovani è come un "carnevale":

si scherza, si gioca gettandosi addosso acqua, al posto dei nostri coriandoli; ci si incontra fra ragazzi e ragazze senza formalità; è questo anche il momento più adatto per andare dai genitori dell'amata per chiederne la mano.




 

 

 

_ Maggio : La luna piena del mese lunare di Kason  segna il giorno del Buddha, il più sacro per i buddisti.

     In questo giorno il Buddha è nato, ha ricevuto l'illuminazione, ha raggiunto il nirvana: è occasione di processioni e offerte ai monaci (far doni ai monaci è ritenuto atto particolarmente meritevole). In questa festa con devozione si bagnano le radici del banyan, il ficus sacro.

_ Luglio: inizia la Quaresima buddista, che coincide con i mesi delle piogge: poco prima i monaci hanno sostenuto i loro esami e ora si ritirano nei monasteri. In questo periodo non si celebrano matrimoni, non si ordinano novizi e monaci, non si tengono feste.

Il giorno di luna piena del mese lunare di Wazo (luglio) è tradizionalmente ricordato come il giorno nel quale il Buddha tenne il suo primo sermone.

_ Con la luna piena del mese lunare di Thidingyut (settembre-ottobre) si celebra la fine del periodo quaresimale.

     Il momento culminante è la Festa delle Luci, che ricorda il ritorno del Buddha dalla casa dei "Deva" (gli dei hindu inglobati nella cosmologia buddista sia pure a livelli inferiori), dove ha predicato la sua filosofia.

Per illuminare la via e dare il benvenuto al Buddha che ritorna, le case e le vie vengono illuminate; l'occasione è anche festeggiata con canti, danze e scambi di auguri.

_ Verso la fine di ottobre, poi, nel giorno del "kahtein", si offrono ai monaci gli otto oggetti necessari alla loro vita quotidiana (tre tonache, una ciotola, un rasoio, un ago, una cintura e un filtro per l'acqua) e anche denaro.


_ A novembre si riprendono e completano le feste di ottobre, favorite dal tempo assai più propizio.

    La notte di luna piena si tengono gare di tessitura fra le ragazze da marito: sono occasioni di grande eccitazione, alle quali nessuna vuole mancare.

    A Yangon scendono in gara squadre di quartiere: la gara dura tutta la notte, sotto gli occhi di una gran folla; al termine, le stoffe saranno offerte ai templi per ornare le statue del Buddha o ai monasteri, con processioni accompagnate da musiche e danze.

    In questo mese si danno i nomi ai bambini, si ordinano novizi e monaci, si celebrano matrimoni, si forano le orecchie: tutte occasioni di festa, soprattutto l'ordinazione dei novizi.

_ Dicembre, infine, è tradizionalmente il mese delle feste dei nat, gli spiriti che sovraintendono nel bene e nel male all'uomo e alla natura: esistono quindi nat benevoli e virtuosi e nat malefici.

    Ogni casa è sorvegliata dal suo nat; esistono nat dei campi, nat delle colline, e così via.

    Ai nat si presentano offerte e presso i loro altari si danza freneticamente.


 

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