Il Giappone possiede due grandi religioni nazionali: il buddhismo e lo shintoismo, di cui la maggior parte dei Giapponesi si considera contemporaneamente seguace. Il buddhismo, con una dozzina di sette, con i suoi 72.000 templi, è praticato dal 73,9% della popolazione. La sua importanza per lo sviluppo della cultura giapponese fu immensa e si può paragonare a quella avuta dal cristianesimo in Occidente. Il shintoismo invece è seguito dal 93,1% della popolazione, si rifà alle credenze del Giappone primitivo: si tratta di una religione priva di elementi dogmatici, tanto che per lungo tempo fu inglobata nel buddhismo. I buddhisti consideravano in effetti le divinità shintoiste, Amaterasu, Izanagi e Izanami, Susanoo, Ninigi no Mikoto, ecc. come bodhisattva e li veneravano come tali. Anche oggi, del resto, il buddhismo e lo shintoismo possono essere praticati contemporaneamente da una stessa persona, il che limita di molto il valore dei dati statistici sul numero dei fedeli delle religioni giapponesi.