La tradizione vuole che la prima dinastia cinese ereditaria fosse la dinastia Xia (1994 ca. - 1766 ca. a.C.). Tuttavia, è la dinastia Shang quella di cui si hanno i più antichi reperti storici.  
La dinastia Shang (1766-1027 a.C.) regnò sul territorio delle attuali province centrosettentrionali di Henan, Hubei e Shandong. Dal 1384 a.C. la capitale fu Anyang, vicino al confine settentrionale della provincia dello Henan. La società Shang era di tipo aristocratico, con un'economia prevalentemente agricola. Il re governava, al vertice di una nobiltà militare, ed era coadiuvato da una classe sacerdotale istruita, cui era delegata la responsabilità dell'amministrazione e della divinazione.
Secondo la tradizione, l'ultimo monarca Shang fu spodestato dal re di Chou, uno stato situato nella valle del fiume Wei, ai confini nordoccidentali dei domini Shang. La cultura Chou fu una miscela degli elementi fondamentali della civiltà Shang e di alcune tradizioni marziali caratteristiche dei popoli non appartenenti all'etnia han del Nord e dell'Ovest. 
Sotto la dinastia Chou (1027 ca. - 256 a.C.)  la capitale fu trasferita a Hao, presso la moderna Xi'an e, al culmine del suo potere, i territori da essa dominati si estendevano verso sud fino ad attraversare lo Chang Jiang; verso nord-est fino all'attuale Liaoning; a ovest fino al Gansu e a est fino allo Shandong. Per governare un così vasto territorio fu creata una gerarchia di vassalli che col tempo divennero sempre più autonomi.
I re Chou riuscirono a mantenere il controllo sui loro domini fino al 770 a.C., anno in cui molti stati si ribellarono e, con l'aiuto di popolazioni turco-tanguse, li scacciarono dalla capitale. I Chou si ritirarono a est, stabilendo una nuova capitale a Luoyi.
Il periodo dei Chou orientali diede alla cultura cinese i suoi tratti fondamentali. Le necessità legate al governo imperiale furono all'origine del confucianesimo; le antiche forme religiose furono raccolte nel taoismo. Dal secolo VIII al III a.C., nonostante l'estrema instabilità politica e il quasi ininterrotto stato di guerra, si ebbero una rapida crescita economica e profondi mutamenti sociali: i raccolti, più abbondanti, sostennero un costante aumento demografico; alcuni signori smisero di mantenere schiavi e affittarono le loro terre a contadini tenutari; la maggiore ricchezza favorì il sorgere di un'influente classe mercantile.
I rapporti tra i singoli stati divennero comunque sempre più instabili. Nel VI secolo a.C. sette di essi, molto estesi, erano egemoni e in una situazione di relativo equilibrio rispetto a stati meno importanti posti nelle pianure centrali delle regioni del Nord. Nel 403 - e fino al 221 a.C. - la Cina entrò nel periodo detto dei Regni combattenti, nel corso del quale si svilupparono nuove tecniche belliche, come l'uso di soldati a cavallo (appreso dalle tribù del Nord), dell'arco, dell'assedio.

back