Le scuole buddhiste presenti oggi in Cína sono numerose e ogni monaco segue orari, ritmi di vita e regole diverse a seconda della dottrina di appartenenza così come del monastero cui fa riferimento. Per quanto riguarda l'insegnamento, oggi ci sono veri e propri istituti divisi in tre livelli che gli allievi seguono dai 18 ai 25 anni. Gli studi avvengono in genere all'interno di monasteri e sono gratuiti. Passata questa età l'allievo può cercare individualmente un maestro che gli trasmetta la dottrina religiosa. Solo in Tibet è previsto l'insegnamento ai bambini, così come accade anche in alcuni paesi del Sudest asiatico. Moltissime sono le regole della vita religiosa: i monaci ne devono seguire 250, mentre le monache ne hanno ben 380. Per tutti le regole base sono cinque: 1) non uccidere esseri viventi con circolazione sanguigna; 2) non prendere oggetti senza il consenso di chi li possiede; 3) non avere relazioni sessuali; 4) non mentire; 5) non bere alcolici. I monaci vivono fondamentalmente delle offerte dei fedeli, soprattutto di quelle ricevute in occasione di rituali di buon auspicio a degli introiti derivati dalla vendita di biglietti di ingresso al tempio cui appartengono. In passato andavano per le strade a chiedere sottoscrizioni e offerte al fine di raccogliere fondi. AI giorno d'oggi queste figure vanno sempre più scomparendo e difficilmente si vedono ancora all'interno delle città. Per quanto riguarda la giornata-tipo di un monaco, comincia molto presto con la sveglia alle 4 e mezza del mattino. Dopo le preghiere, la pulizia degli alloggi e la colazione, dalle 7 e mezza si susseguono la lettura e lo studio, l'apertura del tempio al pubblico e l'accoglienza dei fedeli, i pasti principali, le recitazioni sacre, fino alle pratiche individuali della sera.

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