Tra il XVII e il XVIII secolo gli europei stabilirono basi per il commercio di schiavi nell'area del delta del Niger. Gli inglesi, in particolar modo, penetrarono all'interno verso la fine del XVIII secolo, soprattutto a seguito di spedizioni che cercavano di stabilire nuove zone di influenza e aprire nuovi sbocchi commerciali.

    Il primo a fornire significative notizie riguardanti il corso del Niger fu l'esploratore scozzese Mungo Park, che

Mungo Park

 condusse due spedizioni nel 1795-96 e nel 1805. Le altre spedizioni volute dal governo britannico nel 1821 e nel 1825, guidate da Hugh Clapperton, non riuscirono nel tentativo di portare a termine il lavoro intrapreso da Park. Tuttavia Clapperton, che morì nel corso della seconda spedizione, fu in grado di fornire la prima relazione geografica sulla zona della Nigeria settentrionale. Richard Lemon Lander, un assistente di Clapperton, e suo fratello John completarono nel 1830 l'esplorazione iniziata da Park, raggiungendo da Bussa il delta del

Richard Lemon Lander

Niger. Altro grande esploratore delle zone interne della Nigeria fu il tedesco Heinrich Barth, che, dopo aver attraversato il Sahara nel 1850, esplorò per due anni la zona settentrionale del paese, la sezione centrale del Niger, il lago Ciad e il fiume Benue, riuscendo a raggiungerne la sorgente.

Presto agli esploratori si sostituirono i mercanti, che stabilirono sfere d'influenza britannica che prepararono la strada al dominio coloniale. Il formale processo di colonizzazione ebbe inizio intorno al 1860 lungo la costa. Nel 1851 la Gran Bretagna

Heinrich Barth

 prese pieno possesso dell'isola di Lagos, fondando l'omonima colonia. L'autorità britannica venne in seguito estesa lungo la zona costiera sia a est che a ovest della colonia di Lagos. Dopo la conclusione di alcuni trattati con i governatori locali, il protettorato britannico, denominato nel 1893 Protettorato della costa del Niger, venne stabilito nell'area orientale del delta ed esteso poi a nord fino al Benue (1885), in conseguenza di quanto previsto dalla conferenza di Berlino che accelerò la "corsa all'Africa" da parte delle potenze europee, stabilendo che nessun nuovo protettorato o annessione lungo la costa sarebbe stato riconosciuto se non fosse stato accompagnato da una "effettiva occupazione" da parte della potenza colonizzatrice; nel 1890 questa regola venne quindi estesa anche alle regioni interne. Il regno del Benin, nel sud-ovest, fu annesso al Protettorato della costa del Niger nel 1897. Dopo ulteriori espansioni territoriali nel sud-est, l'intera regione, fatta eccezione per la colonia di Lagos, venne quindi ribattezzata Protettorato della Nigeria meridionale nel 1900. Nel 1886 il controllo britannico si estese agli emirati fulani del nord. Nello stesso anno un decreto reale concesse alla Compagnia nazionale africana (NAC) – in seguito ribattezzata Reale Compagnia del Niger (RCN) – il potere di amministrare i territori sotto il controllo britannico. Nel 1900 la corona britannica acquisì il diretto controllo delle attività amministrative e militari. Nel 1914 i territori furono unificati nella Colonia e Protettorato della Nigeria, che a fini amministrativi venne diviso in Colonia di Lagos e Province settentrionali e meridionali. Nel 1922 alla Nigeria venne aggiunta una parte della colonia tedesca del Camerun, governata con un mandato della Società delle Nazioni.

    Dopo la seconda guerra mondiale le richieste nigeriane di autogoverno condussero alla promulgazione di una serie di Costituzioni. Nel 1954 la Nigeria divenne una federazione e a ogni regione venne data la possibilità di autogoverno, seppur dipendente da regole poste a protezione della stessa federazione. Il 1° ottobre 1960 la Nigeria divenne stato indipendente nell'ambito del Commonwealth britannico e il 7 ottobre membro delle Nazioni Unite.

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