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Nell'Ottocento, alla fine degli anni Settanta nella rivalità delle grandi potenze per il possesso dei territori africani entrò anche il piccolo Belgio e più esattamente il suo re Leopoldo II (vedi immagine a sinistra), uno dei più grandi avventurieri e speculatori apparsi sulle scene della storia mondiale. Aiutato dal suo agente Stanley (vedi immagine a destra), che lavorò per lui per cinque anni, in poco tempo il re belga occupò un immenso territorio nel cuore del continente africano, il bacino del Congo. Come sovrano di questo immenso territorio, che separava la costa occidentale da quella orientale e le regioni meridionali da quelle settentrionali, Leopoldo poteva impedire a ciascuna delle grandi potenze di riunire i suoi possedimenti. L’astuto re si rese ben conto di ciò e ne approfittò per creare il suo “Statoâ€