IL SAHEL
Il Sabel è la parte dell’Africa occidentale compresa tra il deserto del Sahara a nord e l’area boschiva a sud e consiste di una vasta fascia orizzontale che si estende dalla costa atlantica fin oltre i confini del Ciad e del Sudan. Di solito viene definito zona ‘semidesertica’, ma comprende diversi tipi di ambiente: a nord, vicino al deserto, è arido e la vegetazione è molto rada; a sud, nei pressi delle foreste, il clima è più piovoso e ci sono alcune aree occupate da boscaglia. li tipo di vegetazione presente nel Sahel è determinato anche da fattori quali la presenza di montagne o di fiumi. Altre definizioni usate per questa zona sono savana semidesertica, savana guineiana, savana sudanese, savana arida e savana arida alberata.
Fra i paesi dell’Africa occidentale, quelli occupati in parte o completamente dal Sahel sono Senegal, Gambia, Guinea, Mali, Burkina Faso, Niger e Nigeria, I confini però sono piuttosto labili e mentre gran parte del Mali e del Niger è costituita da deserto vero e proprio, la Nigeria meridionale e la Guinea sud-orientale si trovano nella zona delle foreste (va ricordato che l’espressione zona delle foreste viene utilizzata per le aree in cui la vegetazione naturale è costituita da foreste, a prescindere dal fatto che in molte regioni siano state abbattute per ricavare terreno per il pascolo e l’agricoltura). Allo stesso modo, le parti settentrionali della Costa d’Avorio, del Ghana, del Togo, del Benin e del Camerun sono relativamente aride e il loro clima e vegetazione vengono spesso definiti come tipici del Sahel.Il termine ‘Sahel’ viene utilizzato anche per descrivere alcuni aspetti caratteristici della regione:l’espressione ‘architettura del Sahel’, per esempio, fa riferimento alle tipiche costruzioni in mattoni di fango ricoperte da uno strato di ntonaco, come le meravigliose moschee del Mali e del Niger. Vi capiterà anche di sentire parlare di ‘musica del Sahel’ o ‘cucina del Sahel’.
HARMATTAN
L’harmattan (da una parola hausa che significa ‘vento da settentrione’) è un vento fresco e secco che nasce nel Sahara e soffia su gran parte del territorio dell’Africa occidentale durante la stagione secca da novembre a marzo. A partire dalla metà di dicembre il vento si fa più forte e porta con sé la sabbia del Sahara; dopo che è cessato, l’aria rimane fosca fino alle prime piogge di maggio. Non ci sono problemi a viaggiare in questo periodo, anzi: in molti paesi della regione i mesi da novembre a gennaio sono considerati i più adatti per mettersi in viaggio. Tuttavia, nei giorni peggiori, la visibilità scende anche a i km, il che può comportare ritardi nei voli, mentre le fotografie risulteranno piuttosto ‘sfocate’.