Maresciallo d'Italia,nasce a Filettino,Frosinone,nel
1882 . Prestò dapprima servizio nei reparti coloniali eritrei (1908) e nelle
truppe libiche (1913). Partecipò quindi (prima col grado di capitano, poi di
maggiore) alla prima guerra mondiale. Divenuto, dopo l'armistizio,
colonnello dei reparti coloniali libici, operò alla loro testa nella
riconquista della Tripolitania (1922-1923) e poi della Cirenaica
(1925-1931). Nominato successivamente generale di brigata, vicegovernatore
della Cirenaica, generale di divisione (1930) e generale di corpo d'armata
per meriti eccezionali (1932), nel 1935 fu inviato come governatore generale
in Somalia. Durante la guerra etiopica ebbe il comando del fronte
meridionale e sconfisse gli Abissini a Neghelli e nella battaglia dell'Ogaden;
creato maresciallo d'Italia (1936), marchese di Neghelli e viceré d'Etiopia
(giugno 1936 - novembre 1937), tornò in Italia nel gennaio 1938, dopo un
attentato in cui rimase ferito gravemente. Scoppiato il secondo conflitto
mondiale, ebbe nel giugno 1940 il governo della Libia e il comando delle
truppe dell'Africa settentrionale; dopo aver compiuto una puntata offensiva
su Sidi el- Barrani (settembre 1940), contrattaccato dagli Inglesi dovette
ripiegare fino a El-Agheila, e fu perciò sostituito dal generale Gariboldi
(febbraio 1941). Ritiratosi a vita privata fino all'armistizio, dopo l'8
settembre 1943 aderì alla Repubblica Sociale, e fu ministro della difesa e
capo di SM del governo di Salò. Consegnatosi agli Alleati (1º maggio 1945),
condannato da un tribunale italiano a diciannove anni di reclusione come
colpevole di collaborazionismo (1948), fu liberato nel 1950, e militò nel
movimento sociale italiano (del quale fu presidente onorario), uscendone
però nel 1954. Morì a Roma nel 1955. |