Repubblica araba d'Egitto
al-Jumhuriya Misr al-'Arabiya


Superficie: 998.002 Km²
Abitanti: 69.537.000 (stime 2001)
Densità: 70 ab/Km²

Forma di governo: Repubblica presidenziale
Capitale: Il Cairo (6.500.000 ab., 13.000.000 aggl. urbano)
Altre città: Alessandria 3.5mappa85.000 ab., Giza 2.200.000 ab., Shubra el-Khema 710.000 ab., Porto Said 400.000 ab.
Gruppi etnici: Arabi 85%, Beduini, Nubiani, Berberi e altri 15%
Paesi confinanti: Libia a OVEST, Sudan a SUD, Israele e Palestina ad EST

Monti principali: Jabal Katrina 2637 m
Fiumi principali: Nilo 1550 Km (tratto egiziano, totale 6671 Km)
Laghi principali: Nasser 5500 Km² (artificiale)
Isole principali: Jazirat Shadwan
Clima: Mediterraneo - arido

Lingua: Arabo (ufficiale), dialetto arabo-egiziano, Inglese, Francese
Religione: Musulmana sunnita 90%, Cristiani copti 7%
Moneta: Sterlina egiziana

 

 

 

 

 

Situato nell'angolo nord est dell'Africa, l'Egitto si affaccia sul bacino orientale del MEDITERRANEO e sul MAR ROSSO, in posizione privilegiata per la comunicazione con l'Asia. Una macchia verde in una distesa gialla: questo è l'aspetto del Paese che gli atlanti ci mostrano .Dieci volte circa più lungo che largo, l'Egitto è un'oasi circondata dal DESERTO ARABICO e da quello LIBICO. Alla terra rossa della zona climatica arida e torrida si alterna quella nera  fertile e umida, della VALLE DEL NILO.

 

Uno strato di gneiss granitico ricoperto di strati di arenarie e calcari incalza la terra alluvionale di cui è riempito il fondovalle. Le terre coltivabili hanno un'estensione considerevole solo nella zona del DELTA, altrove la loro larghezza non raggiunge che qualche chilometro

                                                                                                                                           

L’agricoltura e la popolazione, oggi come in passato, si concentrano lungo la valle del Nilo, dalle cateratte di WADI HALFA a quelle di ASSUAN, nella regione della NUBIA, nell'ALTO EGITTO, cioè nella vallata a nord delle cateratte di Assuan e presso il DELTA del fiume.

L’ambiente naturale è tra i più lussureggianti al mondo, piante commestibili di vario tipo crescono rigogliose lungo le sponde del Nilo e altrettanto numerose sono le specie animali.                                                                                                                 La generosa terra egizia è ideale per la coltivazione dei cereali, del lino, dell'aglio, del sesamo e dà abbondanti raccolti di meloni
,melograni, datteri.

La flora dell’Egitto è ricchissima. Il papiro, la ninfea loto, la canna e l’acacia crescono abbondanti nella vallata interna e nelle oasi; accanto ad esse prosperano poi il frumento sorgo, l’orzo, il lino, parecchi ortaggi e la vite, ed, ancora, la palma dum (Hyphaene thebaica) a foglie palmate e la palma da datteri (Phoenix dactilifera) a foglie pennate, il carrubo, il fico, il tamarisco e il fico sicomoro. Mancano invece alberi d’alto fusto, adatti a fornire buon legname, e manca l’olivo, cui sopperisce tuttavia la pianta del ricino dalla quale si estrae olio.

Quanto alla fauna, è presente a Sud l’elefante e sull’intero territorio l’ippopotamo, il ghepardo, il leone, piccole scimmie delle famiglie cercopitechi e cinocefali, il coccodrillo, una specie arcaica di pecora, capre, antilopi, gazzelle, bovidi e asini, e ancora sciacalli, gatti selvatici, lepri e iene, uccelli e pesci in gran numero e varietà, e serpenti di piccola taglia (cobra e viperidi). Già intorno al 2600 a.C. parecchi di questi animali erano diffusi in varietà domestiche e selezionate (bue, asino, pecora, insieme all’oca, all’anatra e al piccione); altri, come la gallina e il cavallo, vennero importati verso il 1500 a.C. dall’Oriente. Allevate largamente in ogni epoca furono poi le api, quali fornitrici di miele e di cera.

Il clima è quello tipico delle regioni desertiche: le piogge sono scarsissime, il cielo è sereno per la maggior parte dell'anno. La sola costa mediterranea beneficia, per la vicinanza del mare, di un clima più mite.

Le temperature sono elevate e notevole è l'escursione termica tra il giorno e la notte. Particolarmente temuto è il vento secco che spira da sud a sud- ovest in primavera per un periodo di circa due mesi. Porta con sé siccità, improvviso rialzo della temperatura e, nella zona desertica, rovinose tempeste di sabbia.

La vita di un'oasi dipende, come si sa, dalla disponibilità d'acqua nell'antico Egitto il problema è risolto dalla presenza del Nilo e dalle piene periodiche che ne caratterizzano la portata stagionale. A determinarle sono essenzialmente le piogge primaverili ed estive dell'ETIOPIA: è quindi il Nilo Azzurro a contribuirvi in massima parte. Nei pressi di Assuan, oggi sede dell'omonima colossale diga che convoglia le acque del fiume e ne consente una distribuzione controllata, la piena incomincia a manifestarsi a giugno, nel BASSO EGITTO il fenomeno si verifica a par­tire da luglio.

Tra settembre e ottobre, il Nilo raggiunge la portata massima, poi le acque tornano a defluire lentamente nella loro sede naturale. Alla periodicità e regolarità dell'evento oltre che alla capacità dell'uomo di controllarne le conseguenze si deve la vita di un paese che, a ragione, lo storico greco Erodoto ha definito dono del Nilo. Si tratta, d'altra parte, di una vera e propria anomalia per un paese sahariano: qui il suolo è ricoperto d'acqua proprio nella stagione in cui il sole minaccerebbe altrimenti di essiccare ogni cosa, mentre d'inverno le acque basse del fiume regolare sono sufficienti ad alimentare le colture con la sola irrigazione.

Ma il Nilo non porta con sé soltanto il dono dell'acqua, infatti la piena trasporta in abbondanza sali minerali sottratti alle rocce di origine vulcanica dell'alta Abissinia.
Il limo è il terriccio che, unito all'humus vegetale, rende a tal punto fertile il suolo egiziano da consentire due, tre raccolti l'anno. Perché la piena del Nilo sia vantaggiosa è necessario che si compia nei tempi imposti dal ciclo stagionale e che sia ben distribuita. Bisogna che non sia nè troppo scarsa nè troppo abbondante, che l'acqua non ristagni eccessivamente sul suolo così da renderlo fangoso nè che defluisca troppo rapidamente onde evitare che il terreno si essicchi eccessivamente.   

Un intricato sistema di canali che è necessario tenere puliti dai detriti, argini solidi e ben mantenuti, sono il risultato di un'attività vigile e controllata che si concentra soprattutto nella stagione Akhet  quando il lavoro febbrile del contadino deve consentire all'acqua di raggiungere tutti i terreni coltivabili.

Gli abitanti della valle del Nilo condividono, fin dai tempi più remoti, paesaggi, esigenze, problemi. Centrale è nella loro vita la presenza del fiume che intervalla due ristrette fasce di terra fertile affiancate da altrettante zone desertiche e che impone attività comuni.

                                                                              

 

nelle immagini: scene del paesaggio egiziano

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