L'EUROPA E IL MONDO
L'ASIA
Fino al XVII secolo il dominio coloniale esercitato dagli Europei nel continente
asiatico si limitava sostanzialmente alla presenza spagnola nelle isole Filippine; per il
resto gli insediamenti dell'Europa furono soprattutto di carattere commerciale,
identificabili con scali e basi d'appoggio collocati nei punti strategici delle rotte
preferenziali.
Nel bacino indiano il controllo commerciale passò, durante tutto il secolo, nelle mani di
diversi dominatori, per primi i Portoghesi, poi gli Olandesi e infine gli Inglesi, che
rimasero i veri padroni dei traffici orientali, anche se a lungo contrastati dalla
Francia. Il Portogallo, sfruttando gli insediamenti commerciali precedenti, già nel '500
si garantì il primato nel commercio delle spezie e diede vita ad un impero di notevoli
dimensioni: il portoghese fu adottato come lingua franca negli scambi marittimi
orientali.Con l'avvento del nuovo secolo, l'egemonia portoghese venne soppiantata da
quella inglese ed olandese.
La Compagnia Olandese delle Indie orientali rafforzò la sua presenza nel continente
asiatico con l'acquisizione delle Molucche, famose per le spezie, di Sumatra, Giava e
Jakarta, infine della Malacca.
Ben presto gli Olandesi riuscirono a costruire un vero e proprio monopolio delle spezie
(dalla noce moscata ai chiodi di garofano), distruggendo l'economia di alcune delle isole
che non erano da loro controllate.
Anche l'inglese Compagnia delle Indie orientali partecipò alle operazioni commerciali in
Asia, concentrando i propri interessi sulla costa orientale dell'Indonesia, trascurata
dagli Olandesi.
Molto importanti furono i centri installati a Surat e a Madras; l'attività venne estesa
al Bengala e alla costa del Malabar, dove si cercò di riprendere il traffico del pepe.
L'acquisizione di Bombay fu fondamentale come punto di convergenza dei commerci della
costa occidentale indiana.
A contrastare il predominio inglese ormai consolidato intervenne la Francia, la cui
penetrazione nel continente iniziò con l'acquisizione del villaggio di Pondichery, non
lontano da Madras. La creazione della Compagnia Francese delle Indie Orientali e il
tentativo di costituire un vero e proprio impero coloniale a danno degli Inglesi sarà la
causa scatenante che vedrà opposte le Due potenze nel '700 per più di vent'anni
L'AMERICA SPAGNOLA E PORTOGHESE
Gli Spagnoli furono i primi a consolidare il proprio impero coloniale
basandosi su una amministrazione assai efficiente e controllata dalla madrepatria con il
Consiglio delle Indie e con un'unica corporazione mercantile che faceva capo in Spagna, la
Casa della Contratacion.
I territori controllati erano sedi di un'intensa immigrazione dato l'ampio sfruttamento
delle risorse minerarie. Le zone interessate rientravano nell'odierna America centrale,
con il Messico e i Caraibi, il sud degli attuali Stati Uniti, con Florida, California e
America Latina, con Cile, la Plata e Paraguay.
Il modello dell'organizzazione del Brasile portoghese fu quello spagnolo. Nel 1604 fu
costituito il Conselho de India e la medesima suddivisione in vicereami. Durante il '600 e
anche nel secolo successivo, il Brasile dimostrò un notevole dinamismo che si tradusse in
un'espansione territoriale riguardante le Ande: la zona occupata si estendeva per oltre
8,5 milioni di kmq.
Un'esperienza unica della colonizzazione americana fu quella realizzata dai Gesuti nel
Paraguay dove, nel '600, costituirono comunità di indiani, le riduzioni, organizzate su
principi di eguaglianza sociale al fine di dar corpo ad un repubblica cristiana. Il
tentativo terminò a metà del '700 quando le comunità furono chiuse dal Portogallo.
OLANDESI, FRANCESI E INGLESI IN AMERICA
Nel corso del '600, Olandesi, Francesi e Inglesi si stabiliscono in
quest'area trascinati dalle iniziative delle compagnie commerciali.
Troviamo così gli Olandesi a Curucao e in altre isole vicine all'attuale Venezuela, ma la
Compagnia Olandese delle Indie orientali amministrava il commercio della canna da zucchero
nella Guiana già dal 1580.
I possedimenti inglesi erano disseminati in tutto l'arco delle Piccole Antille,
conquistate in maggioranza nella prima metà del '600. Tra il 1625 e il 1629 gli Inglesi
si impadronirono delle Bahamas e nel 1655 della Jamaica.
Nello stesso periodo, per volere di Richelieu, i Francesi occuparono molte isole nelle
Piccole Antille, Guadalupa e Martinica, e s'insediarono nella parte occidentale di Santo
Domingo, che chiamarono Haiti.
Nello stesso secolo gli Inglesi unificarono i possedimenti nell'America del Nord, mentre i
Francesi fondarono le loro prime importanti basi in Canada, Quebec e Montreal.