• 1564  Nasce il 15 febbraio a Pisa, da Vincenzio Michelangelo Galilei (1520ca-1591), celeberrimo musicologo costretto a guadagnarsi da vivere col commercio della lana e da Giulia Ammannati (1538-1620) di Pescia.
  • 1574  Si trasferisce con la famiglia a Firenze.
  • 1581/1585  Segue gli studi di medicina tra gli "gli scolari artisti" dello Studio di Pisa, secondo la volontà paterna, ma si dedica con più passione agli studi di MATEMATICA, sotto la guida di Ostilio Ricci, discepolo dell'algebrista Nicolò Tartaglia.
  • 1585  Scrive "Teoremi sul centro di gravità dei solidi".
  • 1586  Scrive "La bilancetta", breve scritto dedicato alla bilancia idrostatica, una sorta di debutto nell' EDITORIA di carattere scientifico.
  • 1588  Tiene lezioni di carattere umanistico all'Accademia fiorentina.
  • 1589/1592  Ottiene un insegnamento di matematica presso l'università di
    Pisa.
  • 1590  Scrive le "Considerazioni al Tasso" e il "De motu".
  • 1591  Muore il padre e Galileo deve farsi carico di mantenere la famiglia.
  • 1592/1610  Viene chiamato a ricoprire la cattedra presso l'università di Padova, dove rimarrà per 18 anni. Frequenta gli ambienti culturali padovani e veneziani, stringendo amicizia con alcuni suoi  CONTEMPORANEI, fra gli altri Giovanfrancesco Sagredo, Paolo Sarpi e Fulgenzio Micanzio. Il clima è culturalmente stimolante grazie alla POLITICA della Repubblica di Venezia.
  • 1597 Scrive il "Trattato della sfera ovvero cosmografia", in cui descrive il sistema tolemaico. Contemporaneamente in alcune LETTERE a suoi contamporanei dichiara la sua adesione alla teoria copernicana.
  • 1599  Inizia una relazione con la veneziana Marina Gamba, da cui avrà 3 figli: Virginia, Livia e Vincenzo.
  • 1604  Formula la legge sulla caduta dei gravi.
  • 1606  Pubblica "Le operazioni del compasso geometrico e militare".
  • 1609  Costruisce il CANNOCCHIALE e lo offre alla Repubblica di Venezia in cambio di una duplicazione dello stipendio.
  • 1610  Pubblica il "Sidereus nuncius", in cui annuncia la scoperta di 4 satelliti attorno a Giove, ai quali impone il nome di Astri Medicei, in onore di Cosimo II De medici, a cui l'opera è dedicata. Viene richiamato a Firenze con l'incarico di "primario matematico e filosofico granducale".
  • 1611  Compie un viaggio a Roma dove viene ben accolto dai gesuiti e accettato nell'accademia dei Lincei.
  • 1612  Pubblica il "Discorso intorno alle cose che stanno in su l'acqua o che in quella si muovono".
  • 1613/1615  Scrive le famose 4 LETTERE copernicane sui rapporti tra scienza e fede, i destinatari sono: il suo discepolo Benedetto Castelli, Monsignor Piero Dini e la Granduchessa di Toscana Madama Cristina di Lorena. Iniziano i primi dissidi con la CHIESA.
  • 1615  E' denunciato all'inquisizione da parte di un domenicano, Niccolò Lorini, e scrive per difendersi altre 3 lettere copernicane. In dicembre parte per Roma per impedire un provvedimento contro di lui.
  • 1616  Riceve un'ammonizione ufficiale da parte della Chiesa e del Cardinal Bellarmino che gli intima di rinunciare a professare la teoria copernicana.
  • 1623  Pubblica il "Saggiatore", in seguito a una polemica col gesuita Orazio Grassi.
  • 1624  Si reca a Roma per rendere omaggio al nuovo PAPA URBANO VIII, di cui spera di ottenere l'appoggio grazie alla sua larghezza di vedute.
  • 1630  Torna a Roma per ottenere l'autorizzazione a pubblicare  il "DIALOGO SOPRA I DUE MASSIMI SISTEMI DEL MONDO TOLEMAICO E  COPERNICANO".
  • 1632  L'opera viene pubblicata ma dopo poche settimane viene sequestrata. Galileo viene convocato a Roma davanti al tribunale dell'INQUISIZIONE.
  • 1633  Si svolge il processo e Galileo viene condannato.Attraverso l'ABIURA, professata nella chiesa di S.Maria, ottiene la scarcerazione e, dopo un periodo passato a Siena, di stabilirsi nella villa di Arcetri, presso Firenze.
  • 1637  Si ammala gravemente e perde la vista.
  • 1638  Compare in Olanda il suo ultimo grande trattato:"Discorsi e dimostrazioni matematiche attorno a due nuove scienze attinenti alla meccanica ed i muovimenti locali".
  • 1642  Muore ad Arcetri l'8 gennaio.
  • 1992 Il 31 Ottobre, 3 secoli e mezzo dopo la sua morte, la Chiesa, nella persona di papa GIOVANNI PAOLO II, riconosce l'errore del Sant' Uffizio e revoca la sentenza comminata a Galileo dall'Inquisizione.
  • 1993  La Chiesa cattolica riconosce ufficialmente l'opera scientifica dell'iniziatore della fisica moderna.