Il senso della lettura di un saggio critico come quello che stiamo per presentare, sta anche nel tipo di approccio critico che l'autore (nel nostro caso Bruno Snell) ha verso gli oggetti letterari di cui di volta in volta si occupa. Lo Snell appartiene alla migliore tradizione della Geistesgeschichte tedesca, ovverosia di quella corrente critica che si riproponeva di individuare le fondamentali "tappe" della "storia dello spirito" percorso dalla cultura di un popolo, nella fattispecie da quello greco. Come dice la parola tedesca stessa, si tratta di "storia dello spirito": una categoria, come ciascuno si avvede, squisitamente hegeliana: è noto infatti che le prime fondamenta del sistema del grande filosofo idealista tedesco presero proprio le mosse dalle riflessioni da lui compiute negli anni di Tubinga intorno al mondo greco delle origini.
Pur senza voler tracciare una linea diretta fra Bruno Snell e contenuti specifici della filosofia hegeliana (operazione invero troppo impegnativa sul piano critico), a noi basta osservare che in tutto lo svolgersi del celebre volume "La cultura greca e le origini del pensiero europeo", da Omero fino a Callimaco, l'intento dell'autore è proprio quello di tracciare i lineamenti fondamentali dello sviluppo di quelle categorie di pensiero e di cultura che noi, in quanto moderni, non possiamo fare a meno di ritenere completamente nostre, inquantoché su di esse si fonda ancora il nostro modo di intendere e analizzare la realtà.
Così è, in modo apparentemente sorprendente, per le "categorie" poetiche "scoperte" da Virgilio: ovverosia la nuova funzione "allegorizzante" della poesia, che si associa alla altrettanto nuova funzione del poeta stesso, che ritorna ad essere il tramite fra un mondo superiore, inaccessibile all'uomo comune, e la realtà quotidiana.
Concludiamo questa sintetica anticipazione di quel che il lettore troverà per esteso nel saggio sottolineando come questa "scoperta" fatta da Virgilio costituisca anche nello stesso tempo una scoperta altrettanto importante per noi che ne abbiamo affrontato la lettura in sede didattica. Nulla infatti è più gratificante di un'autentica rivelazione che sarebbe impensabile, a meno che, in uno studio corettamente inteso, si dischiudano alla nostra mente le realtà spirituali cui è possibile accedere solo grazie alla riflessione intorno ai massimi oggetti della cultura letteraria europea.