1. IL LICEO CLASSICO NELL’AMBITO DELLA SCUOLA ITALIANA 2. LA STORIA DEL LICEO BERCHET 3. IL LICEO BERCHET NEL CONTESTO ATTUALE 4. Il P.O.F. 5. Autonomia didattica del liceo Berchet 6. Autonomia organizzativa del liceo berchet 7. Autonomia di ricerca, innovazione, documentazione 8. Qualità e certificazione 9. AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA 1. IL LICEO CLASSICO NELL’AMBITO DELLA SCUOLA ITALIANA Il Liceo Classico, nonostante il periodo di profondi cambiamenti che la scuola italiana sta attraversando e le continue e rapide trasformazioni della società attuale, resta, mantenendo la sua peculiarità, una scuola di formazione e approfondimento, pur con i dovuti e necessari aggiornamenti didattici e progettuali. Consente così agli studenti di dotarsi di strumenti logici, metodologici e culturali necessari per il prosieguo del proprio percorso di formazione. Il Liceo Classico è e rimarrà un corso di studi articolato in 5 anni, che mira alla formazione globale dei giovani. 2. LA STORIA DEL LICEO BERCHET
La storia del Liceo Berchet
è strettamente legata ad alcune importanti fasi della legislazione scolastica
italiana. Tutto l'apparato scolastico della giovane Nazione Italiana fu
impostato dalla legge Casati, operante fin dal 1859 nel Regno Sabaudo. Con essa
fu istituito anche il Ginnasio-Lìceo ad indirizzo classico che comprendeva 8
classi: 3 di ginnasio inferiore, 2 di ginnasio superiore, 3 di liceo. Il 21
luglio 1911 il Ministro della Pubblica Istruzione, Credaro, firmò la legge n.
860 che istituiva sezioni di Liceo Moderno presso i Licei Classici, a partire
dalla IV ginnasio. Veniva così a cadere la facoltà di opzione tra il greco e la
matematica, caratteristica del precedente ordinamento liceale, che infatti venne
abolita con il successivo Regio Decreto 28 settembre 1911 con cui
contestualmente si approvavano i nuovi programmi per l'insegnamento del greco e
della matematica nei Licei Classici. Sono gli anni del grande sviluppo della
borghesia milanese e, di conseguenza, l'aumentata scolarizzazione superiore
rende insufficienti i tre Licei Classici già esistenti in Milano (il Beccaria,
fondato nel 1810, il Parini, nel 1842, il Manzoni nel 1884). Il Consiglio Comunale, presieduto dal Sindaco Emanuele Greppi, nella seduta del 29 novembre 1911, deliberò di intitolare al nome di Giovanni Berchet il quarto Regio Liceo-Ginnasio di Milano. R.D. 28 gennaio 1912 che intitola al nome di Giovanni Berchet il quarto Regio Liceo Ginnasio di Milano VITTORIO EMANUELE III per grazia di Dio e per volontà della Nazione RE D'ITALIA
Veduto il Nostro Decreto 28 settembre 1911, n. 1274 che istituisce in Milano un quarto R. Liceo-Ginnasio; Veduta la deliberazione 30 novembre 1911 del Consiglio Comunale di Milano, approvata dal Consiglio Provinciale scolastico nella seduta del 30 dicembre 1911, con la quale si fanno voti perché il detto Istituto venga intitolato al nome di Giovanni Berchet: sulla proposta del Nostro Ministro, Segretario di Stato per la Pubblica istruzione; abbiamo decretato e decretiamo:
Articolo unico Il quarto R. Liceo-Ginnasio di Milano è intitolato al nome di Giovanni Berchet Ordiniamo che il presente decreto, munito del sigillo dello Stato, sia inserito nella raccolta ufficiale delle leggi e dei decreti del Regno d'Italia, mandando a chiunque spetti di osservarlo e di farlo osservare.
Dato a Roma, addì 28 gennaio 1912. VITTORIO EMANUELE CREDARO Visto. Il guardasigilli: FINOCCHIARO-APRILE.
L'apertura del nuovo Liceo-Ginnasio ebbe notevole risonanza e il Corriere della Sera del 22 ottobre 1911, nella rubrica Corriere Milanese, intitola "Il grandioso edificio scolastico di via Commenda", un lungo articolo in cui viene fatta una minuziosa descrizione del nuovo stabile. Progettato dal capo divisione dell'Ufficio tecnico municipale, ing. Ferrini, la sua costruzione, iniziata nell'agosto 1910 su un'area di 5000 mq, comprendeva 30 aule "capaci cadauna di almeno 40 alunni", gabinetti di fisica, di chimica, di storia naturale, per la biblioteca, la presidenza, ecc. per una superficie complessiva di 2600 mq. "La bella costruzione costerà in totale oltre 600.000 lire. E' non solo degno della nostra città. ma certo uno dei migliori tra i tanti edifici scolastici che si costruiscono, dai competenti giudicato il più bello e moderno che sia stato impiantato in Italia ". L'ingresso del Ginnasio era al n° civico 22, quello del Liceo al n° 24, mentre al n° 26 fu trasferita la Scuola Normale maschile Gherardini (scuola elementare). Dalla prima pagina del registro dei verbali del Collegio del Docenti - 24 ottobre 1911: 'Questa mattina, 24 ottobre alle ore 9. il Signor Preside (Prof Carlo Camilli) ha convocato nel nuovo locale gl'insegnanti. che. su proposta del collegio dei Presidi già comunicato al Ministero. dovranno costituire il primo nucleo del personale del nuovo Istituto " Erano presenti, per il Ginnasio, i professori: Giuseppe Pattarin, Alberto Olivieri, Giacinto Carbonera, Laura Torretta, docenti di lettere, Ugo Ravazzoni, di matematica, Carlo Ricci, di francese; per il Liceo i professori Domenico Vasconi, docente di latino e greco e Temistocle Calzecchi, di fisica. "Il programma di governo del Sig. Preside si compendia in queste parole molto semplici. molto chiare. molto significative: Eguaglianza di diritti e di lavoro per tutti". Nel primo anno, 1911-12, il Berchet ebbe 10 classi. 4 di ginnasio inferiore, 1 di ginnasio superiore moderno -la quarta - 1 di ginnasio superiore classico - la quinta -, due prime, una seconda e una terza liceo classico. In totale 287 iscritti, dì cui 246 maschi e 41 femmine. Nel 1922-23 al Berchet funzionavano 11 classi di ginnasio inferiore, 8 di ginnasio superiore e liceo di tipo moderno e 8 di ginnasio superiore e liceo classico La riforma Gentile del 1923 che abolì il Liceo Moderno, istituendo il nuovo Liceo Scientifico, portò al distacco dal Berchet delle classi a indirizzo moderno. Esse formarono il primo Liceo Scientifico di Milano, il Vittorio Veneto, che ebbe la sua prima sede in via Commenda 26, al posto della soppressa Scuola Normale maschile Gherardini Infine nel 1940 la legge 10 luglio n 899 soppresse le tre classi del ginnasio inferiore e istituì la "Scuola Media". Il Berchet assunse allora, con il distacco delle sezioni di ginnasio inferiore. il suo attuale assetto. Nei suoi 89 anni di vita il Berchet ha visto passare migliaia di studenti, moltissimi dei quali hanno costituito, nel bene e nel male, il tessuto della storia della nostra città, della sua economia. della sua cultura. Per citare solo i più recenti (e più noti ai giovani che lo frequentano oggi) ricordiamo Luchino Visconti, Don Lorenzo Milani, Andrea De Carlo, Paola Capriolo, Enrico Ruggeri ma non possiamo certo dimenticare maestri di cultura e di vita come il Prof. Poldo Gasparotto, il Prof. Pio Foà, martire nei lager nazisti, e il Prof. Mario Untersteiner.
Oggi al Berchet funzionano 49 classi così distribuite: · 10 quarte ginnasio · 10 quinte ginnasio · 9 prime liceo · 9 seconde liceo · 11 terze liceo 3. IL LICEO BERCHET NEL CONTESTO ATTUALE Oggi il Liceo Berchet è una scuola dell’autonomia con certificazione di qualità, che raccoglie un’utenza proveniente dalla zona circostante, dall’ hinterland sudorientale e, in quanto liceo di antica tradizione, riceve anche l’iscrizione di chi lo sceglie indipendentemente dalla vicinanza. Questo è certamente un incentivo per il corpo docente e la direzione dell’istituto a mantenere alto il livello culturale e organizzativo dell’offerta formativa, all’insegna di una continuità nell’ innovazione.
4. IL P.O.F.
Il Piano dell’offerta formativa si inserisce in una complessa attività di progettazione di quegli aspetti per i quali l’autonomia prevede un trasferimento di poteri dallo stato alle scuole. Il nostro istituto infatti: · definisce il modo di organizzarsi più adeguato per la realizzazione degli obiettivi generali e specifici dell’azione didattica · adatta a questi obiettivi il calendario scolastico · progetta la ricerca e la sperimentazione · attiva accordi di rete con altre scuole ed eventuali scambi di docenti che abbiano uno statuto giuridico omogeneo Proposto dalle varie componenti della scuola, il P.O.F. è elaborato dal punto di vista didattico dal collegio dei docenti, nel rispetto di eventuali diverse opzioni metodologiche, ed è adottato dal consiglio di istituto.
5. AUTONOMIA DIDATTICA DEL LICEO BERCHET
L’autonomia didattica del Liceo Berchet si articola nella definizione dei seguenti aspetti: a. calendario riunioni annuali: articolazione temporale e attività (valutazioni intermedie e finali, incontro/i con i genitori, criteri per riconoscimento crediti…) b. laboratori didattici per predisporre sia azioni di recupero e sostegno (indispensabili per rispondere ai bisogni degli allievi che hanno difficoltà a imparare), sia iniziative aggiuntive di potenziamento (destinate ad arricchire i percorsi di studio degli alunni con particolari abilità e interessi). c. nuove metodologie e strumenti didattici d. insegnamenti che coinvolgono più discipline e. articolazione modulare di gruppi di alcuni studenti provenienti dalla stessa o da diverse classi o da diversi anni di corso f. articolazione modulare del monte ore annuale
6. Autonomia organizzativa del liceo berchet
L’ autonomia organizzativa del Liceo Berchet si esplica, nel rispetto dei diversi ruoli e delle diverse funzioni, in particolare nell’analisi e nella definizione dei seguenti temi: · orario e didattica · flessibilità organizzativa · impiego docenti nelle classi in relazione a scelte contenutistiche e metodologiche
7. Autonomia di ricerca, innovazione, documentazione Affronta le questioni inerenti le seguenti attività:· formazione in servizio del personale docente · orientamento in entrata e in uscita · CIC · documentazione educativa · analisi dei bisogni formativi · insegnamento a distanza
Alcune di queste attività sono condotte anche in rete con altre scuole e d’intesa con altre istituzioni quali ASL, Università, IRRE, ecc …
8. Qualità e certificazione
Il Liceo Berchet, al fine di garantire la qualità dei propri servizi soddisfa i requisiti prescritti dalla normativa UNI EN ISO 9001:2000 esplicitandoli in un sistema di gestione per la qualità. Il sistema di gestione per la qualità descrive in un elenco di procedure i processi (le attività della direzione, della didattica, del supporto del personale ATA) e si incarica di monitorare le esigenze espresse dagli utenti al fine di misurare analizzare, migliorare: · procedure · verifiche · modelli di certificazione · rapporto con i regolamenti
Il Liceo Berchet, così organizzato, propone un insegnamento rigoroso, finalizzato ad interagire in forma dialettica con la realtà, aggiornato nelle metodologie, ha l’obiettivo di sviluppare negli studenti senso critico, rigore metodologico, rispetto di un processo educativo basato sulla propria ed altrui libertà, armonizzato, concordato e progettato nei consigli di classe e in tutti gli organismi d’istituto competenti. Questa scuola individua ed elabora gli strumenti per garantire la continuità educativa tra i diversi gradi dell'istruzione al fine di promuovere un armonico sviluppo della personalità degli alunni e a tal fine garantisce l'elaborazione, l'adozione e pubblicazione dei seguenti documenti. Piano dell'Offerta Formativa Regolamento d'Istituto aggiornato con lo Statuto delle Studentesse e degli Studenti Programmazione educativa e didattica Il Liceo Berchet, pertanto, s'impegna a fornire la più ampia informazione su ogni aspetto dell'attività scolastica Sulla base dell'Intesa Formativa, elaborata nell'ambito ed in coerenza con gli obiettivi formativi definiti ai diversi livelli istituzionali
l'allievo conosce
il docente o esprime la propria offerta formativa o motiva il proprio intervento didattico o esplicita le strategie, gli strumenti di verifica, i criteri di valutazione
il genitore o conosce l'offerta formativa o esprime pareri e proposte o collabora nelle attività
La situazione attuale, per quanto concerne l’insegnamento delle lingue straniere e la sperimentazione di storia dell’arte, è questa: CLASSI QUARTE GINNASIO
CLASSI QUINTE GINNASIO
CLASSI PRIME LICEO
CLASSI SECONDE LICEO
CLASSI TERZE LICEO:
Per quanto riguarda il successo formativo e i promossi negli anni scolastici precedenti e le iscrizioni all’università si consiglia di visitare il sito ufficiale dell’istituto all’indirizzo www.liceoberchet.it Valutazione e criteri di promozione Il Liceo Berchet considera la valutazione come il risultato di un processo dialettico fra l'autonomia e la specificità del Consiglio di Classe e il Collegio, che con l'elaborazione di propri criteri generali deve assolvere al compito di offrire un orientamento chiaro e unitario ai diversi Consigli di Classe C'è da considerare, inoltre, come la valutazione richiami una serie di problematiche didattiche ed educative. in particolare, essa comporta come fondamentale la centralità dello studente in un percorso didattico ed educativo che deve tendere allo sviluppo armonico e completo della sua persona nell'acquisizione delle competenze specifiche del corso di studi intrapreso, che, nel caso del liceo classico. deve essere propedeutico a tutti gli indirizzi universitari. Perciò, si può affermare che l'atto della valutazione non è un evento una tantum, nè tantomeno può coincidere con la sommatoria delle conoscenze disciplinari traducibili nei voti numerici tradizionali. La valutazione deve essere intesa come un atto più articolato. come la risultante della programmazione. della precisazione degli obiettivi collettivi e individuali verificati durante l'intero anno scolastico, il che implica anche una funzione diagnostica e propositiva. Pertanto vengono fissati come parametri fondamentali della valutazione da indicare ai Consigli di classe per la determinazione della promozione degli studenti alla classe successiva, i seguenti criteri:
CRITERI DI PROMOZIONE Rilevamento della misurazione oggettiva del livello di profitto ottenuto nelle singole discipline. Individuazione del tipo e della gravità delle carenze. Valutazione del percorso compiuto dall'alunno e relativa rilevazione e valutazione della differenza tra il livello individuale di partenza e quello finale nell'ambito delle competenze. Per rilevazione e valutazione nell'ambito delle competenze si rimanda a quanto stabilito nelle riunioni per materia del 28/11/00 sui "saperi minimi". Valutazione della capacità di studiare in modo autonomo. Valutazione della capacità di conseguire una preparazione che abbia caratteristiche pluridisciplinari e interdisciplinari da affinare gradualmente. Valutazione delle possibilità di recupero nell'ambito delle carenze individuate. Valutazione del recupero effettuato . Valutazione del curriculum scolastico. Valutazione del comportamento nei confronti dello studio che evidenzi l'impegno, la partecipazione, la disponibilità al dialogo didattico-educativo, la determinazione.
Attribuzione del credito scolastico e formativo
A. Credito scolastico Ad ogni studente saranno assegnati i voti in tutte le materie e verrà stabilito un primo punteggio sulla base della media dei voti stessi. L’aumento fino al massimo della banda di oscillazione del punteggio della media dei voti terrà conto, per quanto riguarda il credito scolastico, di questi elementi : profitto frequenza interesse, impegno e rapporto costruttivo all’interno della comunità scolastica attività complementari e integrative Per il credito scolastico [con riferimento ai punti a), b), c) del punto 2] si terrà conto anche dell’andamento degli anni precedenti. Sono elementi utili per l’attribuzione di 1 o 2 punti per le attività complementari e/o integrative tutte le attività interne organizzate dalla scuola, di cui i docenti abbiano verificato la ricaduta sul piano curriculare. In particolare: partecipazione a conferenze o cicli di conferenze partecipazione motivata e responsabile alle attività extracurriculari organizzate dalla scuola ogni anno nell'ambito del POF conseguimento di borse di studio per titoli e/o concorsi interni conseguimento di premi sportivi.
B. Credito formativo I Consigli di Classe devono decidere caso per caso sulla base del D.M. n.34 del 10/2/1999, art.2, che sottolinea la necessità di una “rilevanza qualitativa” delle esperienze, anche con riguardo alla formazione personale, civile e sociale dei candidati. Queste esperienze non devono essere state occasionali e devono, pertanto, avere avuto anche una significativa durata. Anche per il credito formativo si potrà arrivare ad un aumento che copra l’intera banda di oscillazione. Le esperienze devono: § essere esterne alla scuola § riguardare iniziative culturali (compresa lingua straniera e musica), artistiche, ricreative, legate alla tutela dell’ambiente, di volontariato, di solidarietà, di cooperazione, sportive § essere documentate
9. AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA Il Berchet è impegnato a ricercare, attraverso progetti innovativi che non snaturino la sua identità, una costante apertura formativa aderente alle nuove realtà e richieste; pertanto in coerenza con l’autonomia accoglie e presenta, secondo i criteri votati nel collegio docenti, l’ampliamento dell’offerta formativa.
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