In questa pagina potrete trovare l'Introduzione e il Modello Organizzativo del Piano dell'Offerta Formativa del liceo
G. Berchet, per l'a.s. 2004/2005, così come è stato approvato dal Collegio dei Docenti.

 

  1. Introduzione al Piano dell'Offerta Formativa
    1. Il Liceo classico nell'ambito della scuola italiana
    2. Storia del Liceo Berchet
    3. Il Liceo Berchet: connotati e richieste dell'utenza
    4. Il Liceo Berchet nel contesto attuale
  2. MODELLO ORGANIZZATIVO

 

 

1. INTRODUZIONE AL P.O.F.

         Le finalità della scuola discendono dal diritto primario di ogni soggetto all'istruzione e all'educazione ai principi di libertà, eguaglianza, solidarietà e giustizia.

Il P.O.F. indica in forma chiara ed essenziale i criteri cui attenersi ed esplicita le regole di un corretto rapporto mirato a sollecitare una effettiva partecipazione alle attività specifiche e proprie di tutti i soggetti in esse coinvolti.

Il Liceo Berchet, con l'apporto delle competenze professionali del personale e con la collaborazione ed il concorso delle famiglie, delle istituzioni e della società civile, è responsabile della qualità delle attività educative e si impegna a garantirne l'adeguatezza alle esigenze culturali e formative degli alunni, nel rispetto di obiettivi educativi validi per il raggiungimento delle finalità istituzionali.

Questa scuola individua ed elabora gli strumenti per garantire la continuità educativa tra i diversi gradi dell'istruzione al fine di promuovere un armonico sviluppo della personalità degli alunni e a tal fine garantisce l'elaborazione, l'adozione e pubblicazione dei seguenti documenti.

 

  1. Piano dell'Offerta Formativa

  2. Regolamento d'Istituto aggiornato con lo Statuto delle Studentesse e degli Studenti

  3. Programmazione educativa e didattica

 

      Il Liceo Berchet, pertanto, s'impegna a fornire la più ampia informazione su ogni aspetto dell'attività scolastica

Sulla base dell'Intesa Formativa, elaborata nell'ambito ed in coerenza con gli obiettivi formativi definiti ai diversi livelli istituzionali

 

l'allievo deve conoscere:

  1. gli obiettivi didattici ed educativi del suo curricolo

  2. il percorso per raggiungerli

  3. le fasi del suo curricolo

 

il docente deve:

  1. esprimere la propria offerta formativa

  2. motivare il proprio intervento didattico

  3. esplicitare le strategie, gli strumenti di verifica, i criteri di valutazione

 

il genitore deve:

  1. conoscere l'offerta formativa

  2. esprimere pareri e proposte

  3. collaborare nelle attività


1.1 IL LICEO CLASSICO NELL’AMBITO DELLA SCUOLA ITALIANA

            Il periodo di profondi cambiamenti che la scuola pubblica italiana sta attraversando e le continue e rapide trasformazioni della società attuale impongono, da una parte, di potenziare il Liceo Classico come luogo e tempo di approfondimento e di formazione, e dall’altra, pur mantenendo la sua peculiarità, di adeguarsi a questi cambiamenti e di adottare quegli itinerari e progetti didattici che consentano agli studenti di dotarsi di strumenti logici, metodologici e culturali necessari per il prosieguo del proprio percorso di formazione

            Il Liceo Classico, pur con le trasformazioni che lo investiranno, è e rimarrà un corso di studi, articolato in 5 anni, che mira alla formazione globale della persona, non ad avviare gli studenti verso una particolare professione.

            Tutte le discipline previste dall’ordinamento scolastico concorrono, ciascuna con la sua specificità, allo sviluppo della personalità e del sapere.

            Il sapere trasmesso, pur aperto a percorsi didattici più aderenti agli interessi e alle esigenze degli studenti e della realtà che vivono, si caratterizza per l’aspetto prevalentemente “classico”.

            A conclusione del ciclo di studi classici, gli studenti dovranno uscirne culturalmente preparati, aperti alla innovazione, ma consapevoli del percorso umano, in grado di cogliere i multiformi aspetti e la complessità dell’attuale società, consci delle loro possibilità, rispettosi del libero convivere civile.


1.2 LA STORIA DEL LICEO BERCHET

La storia del Liceo Berchet è strettamente legata ad alcune importanti fasi della legislazione scolastica italiana

Tutto l'apparato scolastico della giovane Nazione Italiana fu impostato dalla legge Casati, operante fin dal 1859 nel Regno Sabaudo. Con essa fu istituito anche il Ginnasio-Lìceo ad indirizzo classico che comprendeva 8 classi: 3 di ginnasio inferiore, 2 di ginnasio superiore, 3 di liceo

Il 21 luglio 1911 il Ministro della Pubblica Istruzione, Credaro, firmò la legge n. 860 che istituiva sezioni di Liceo Moderno presso i Licei Classici, a partire dalla IV ginnasio.

Veniva così a cadere la facoltà di opzione tra il greco e la matematica, caratteristica del precedente ordinamento liceale, che infatti venne abolita con il successivo Regio Decreto 28 settembre 1911 con cui contestualmente si approvavano i nuovi programmi per l'insegnamento del greco e della matematica nei Licei Classici

Sono gli anni del grande sviluppo della borghesia milanese e, di conseguenza, l'aumentata scolarizzazione superiore rende insufficienti i tre Licei Classici già esistenti in Milano (il Beccaria, fondato nel 1810, il Parini, nel 1842, il Manzoni nel 1884).

Pertanto, con il Regio Decreto 28 settembre 1911, n. 1274, "su proposta del Ministro dell'Istruzione Pubblica, viene istituito in Milano un quarto Regio Liceo-Ginnasio mediante I'erezione in istituto autonomo di un corso completo delle classi parallele del Regio Liceo-Ginnasio Beccaria '.

Il Consiglio Comunale, presieduto dal Sindaco Emanuele Greppi, nella seduta del 29 novembre 1911, deliberò di intitolare al nome di Giovanni Berchet il quarto Regio Liceo-Ginnasio di Milano.

 

R.D. 28 gennaio 1912 che intitola al nome di Giovanni Berchet

il quarto Regio Liceo Ginnasio di Milano

VITTORIO EMANUELE III

per grazia di Dio e per volontà della Nazione

RE D'ITALIA

 

Veduto il Nostro Decreto 28 settembre 1911, n. 1274 che istituisce in Milano un quarto R. Liceo-Ginnasio,

Veduta la deliberazione 30 novembre 1911 del Consiglio Comunale di Milano, approvata dal Consiglio Provinciale scolastico nella seduta del 30 dicembre 1911, con la quale si fanno voti perché il detto Istituto venga intitolato al nome di Giovanni Berchet:

Sulla proposta del Nostro Ministro, Segretario di Stato per la Pubblica istruzione;

Abbiamo decretato e decretiamo

Articolo unico

Il quarto R. Liceo-Ginnasio di Milano è intitolato al nome di Giovanni Berchet

Ordiniamo che il presente decreto. munito del sigillo dello Stato, sia inserito nella raccolta ufficiale delle leggi e dei decreti del Regno d'Italia, mandando a chiunque spetti di osservarlo e di farlo osservare

 Dato a Roma, addì 28 gennaio 1912.

VITTORIO EMANUELE

CREDARO

Visto. Il guardasigilli: FINOCCHIARO-APRILE.

L'apertura del nuovo Liceo-Ginnasio ebbe notevole risonanza e il Corriere della Sera del 22 ottobre 1911, nella rubrica Corriere Milanese, intitola "Il grandioso edificio scolastico di via Commenda", un lungo articolo in cui viene fatta una minuziosa descrizione del nuovo stabile. Progettato dal capo divisione dell'Ufficio tecnico municipale, ing. Ferrini, la sua costruzione, iniziata nell'agosto 1910 su un'area di 5000 mq, comprendeva 30 aule "capaci cadauna di almeno 40 alunni", gabinetti di fisica, di chimica, di storia naturale, per la biblioteca, la presidenza, ecc. per una superficie complessiva di 2600 mq. "La bella costruzione costerà in totale oltre 600.000 lire. E' non solo degno della nostra città. ma certo uno dei migliori tra i tanti edifici scolastici che si costruiscono, dai competenti giudicato il più bello e moderno che sia stato impiantato in Italia ".

L'ingresso del Ginnasio era al n° civico 22, quello del Liceo al n° 24, mentre al n° 26 fu trasferita la Scuola Normale maschile Gherardini (scuola elementare).

 Dalla prima pagina del registro dei verbali del Collegio del Docenti - 24 ottobre 1911: 'Questa mattina, 24 ottobre alle ore 9. il Signor Preside (Prof Carlo Camilli) ha convocato nel nuovo locale gl'insegnanti. che. su proposta del collegio dei Presidi già comunicato al Ministero. dovranno costituire il primo nucleo del personale del nuovo Istituto "

Erano presenti, per il Ginnasio, i professori: Giuseppe Pattarin, Alberto Olivieri, Giacinto Carbonera, Laura Torretta, docenti di lettere, Ugo Ravazzoni, di matematica, Carlo Ricci, di francese; per il Liceo i professori Domenico Vasconi, docente di latino e greco e Temistocle Calzecchi, di fisica.

"Il programma di governo del Sig. Preside si compendia in queste parole molto semplici. molto chiare. molto significative: Eguaglianza di diritti e di lavoro per tutti".

 Nel primo anno, 1911-12, il Berchet ebbe 10 classi. 4 di ginnasio inferiore, 1 di ginnasio superiore moderno - la quarta -, 1 di ginnasio superiore classico - la quinta -, due prime, una seconda e una terza liceo classico. In totale 287 iscritti, dì cui 246 maschi e 41 femmine.

Nel 1922-23 al Berchet funzionavano 11 classi di ginnasio inferiore, 8 di ginnasio superiore e liceo di tipo moderno e 8 di ginnasio superiore e liceo classico

La riforma Gentile del 1923 che abolì il Liceo Moderno, istituendo il nuovo Liceo Scientifico, portò al distacco dal Berchet delle classi a indirizzo moderno.  Esse formarono il primo Liceo Scientifico di Milano, il Vittorio Veneto, che ebbe la sua prima sede in via Commenda 26, al posto della soppressa Scuola Normale maschile Gherardini

Infine nel 1940 la legge 10 luglio n 899 soppresse le tre classi del ginnasio inferiore e istituì la "Scuola Media".

Il Berchet assunse allora, con il distacco delle sezioni di ginnasio inferiore. il suo attuale assetto.

Nei suoi 89 anni di vita il Berchet ha visto passare migliaia di studenti, moltissimi dei quali hanno costituito, nel bene e nel male, il tessuto della storia della nostra città, della sua economia. della sua cultura. Per citare solo i più recenti (e più noti ai giovani che lo frequentano oggi) ricordiamo Luchino Visconti, Don Lorenzo Milani, Andrea De Carlo, Paola Capriolo, Enrico Ruggeri ma non possiamo certo dimenticare maestri di cultura e di vita come il Prof. Poldo Gasparotto, il Prof. Pio Foà, martire nei lager nazisti, e il Prof. Mario Untersteiner.

Oggi al Berchet funzionano 52 classi così distribuite

  •           14 quarte ginnasio

  •           14 quinte ginnasio

  •           8 prime liceo 

  •           8 seconde liceo

  •           8  terze liceo

Frequentano la scuola  1214  studenti


1.3 IL LICEO BERCHET: CONNOTATI E RICHIESTE DELL 'UTENZA

Il Liceo Berchet raccoglie un'utenza proveniente soprattutto dalla zona circostante e dall'hinterland sudorientale, anche se, essendo un liceo di antica tradizione, riceve l'iscrizione di chi lo sceglie indipendentemente dalla vicinanza. Questo è certamente un incentivo per la direzione e per il corpo insegnante dell'istituto che si rende conto di avere ereditato un'importante responsabilità. La popolazione studentesca risulta eterogenea per preparazione e provenienza sociale, con una prevalenza di alunni le cui famiglie sono costituite da professionisti e operatori del terziario, non di rado formati nel lIceo-classico e soprattutto nel Berchet stesso. Vivace è la presenza, sia propositiva che critica, della componente genitori che trasmette ai propri figli aspettative elevate nei confronti di questo tipo di scuola.


1.4 IL LICEO BERCHET NEL CONTESTO ATTUALE

Il Liceo Berchet propone un insegnamento rigoroso, finalizzato ad interagire in forma dialettica con la realtà, aggiornato nelle metodologie, quindi capace di percorsi anche pluri/interdisciplinari, con l'obiettivo di sviluppare negli studenti senso critico, rigore metodologico, rispetto di un processo educativo basato sulla propria ed altrui libertà, armonizzato, concordato e progettato nei Consigli di Classe e in tutti gli organismi d'istituto competenti

Nell'attuale fase di cambiamento e di riforma della scuola media superiore ogni attività didattica viene a trovarsi necessariamente in un processo di evoluzione e trasformazione, per cui non si possono separare nitidamente l'insegnamento "tradizionale" e una progettazione innovativa coerente con le nuove indicazioni legislative.

        Il Berchet è impegnato a ricercare, attraverso cambiamenti che non snaturino la propria identità, una nuova fisionomia aderente alle nuove realtà e richieste.

1.4.a.  Finalità e obiettivi

 Per permettere agli studenti di inserirsi con maggior consapevolezza nel percorso formativo loro proposto, ogni Consiglio di Classe si impegna a fornire, elaborando l’Intesa Formativa,  precise informazioni agli allievi e alle loro famiglie sugli obiettivi educativi e didattici che intende raggiungere, sui criteri di valutazione ai quali si atterrà durante l'anno, sugli strumenti e tempi della programmazione del lavoro nelle materie impartite, sulle attività comuni.

 Questi obiettivi e criteri di valutazione sono:

  •           discussi e concordati nelle riunioni di materia

  •           definiti dal Collegio de Docenti.

Le finalità educative sono indicate nel P.O.F. e pertanto elaborate e approvate dal Collegio dei Docenti e dagli altri Organi Istituzionali della scuola. Ciascun Consiglio di Classe ne concorderà i modi e le forme dell'attuazione tenendo conto dei caratteri specifici della classe. Dette finalità educative saranno illustrate alle altre componenti nel primo Consiglio dl Classe aperto.

Qualunque informazione sulle finalità educative sarà, comunque, a disposizione di chiunque volesse prenderne visione con le modalità indicate nella carta dei servizi.

1.4.b.  Quadro orario

QUADRO ORARIO

 

IV

V

I

II

III

ITALIANO

5

5

4

4

4

LATINO

5

5

4

4

4

GRECO

4

4

3

3

3

STORIA

2

2

3

3

3

GEOGRAFIA

2

2

=

=

=

FILOSOFIA

=

=

3

3

3

MATEMATICA

2

2

3

2

2

FISICA

=

=

=

2

3

SCIENZE

=

=

4

3

2

STORIA DELL’ARTE

=

=

1

1

2

EDUCAZIONE FISICA

2

2

2

2

2

LINGUA STRANIERA

3

3

3

3

3

RELIGIONE

1

1

1

1

1

TOTALI

26

26

31

31

32

QUADRO ORARIO NELLA SEZIONE SPERIMENTALE DI ARTE (SEZ. E)

 

IV

V

I

II

III

STORIA DELL’ARTE (SEZIONE E)

2

2

2

2

2

TOTALI

28

28

32

32

32

 

1.4.c.  Accoglienza, orientamento, riorientamento

 Particolare attenzione sarà data all'accoglienza del ragazzi delle classi quarte ginnasiali.

·         Accoglienza

Il progetto Accoglienza pianifica le iniziative da mettere in atto per gli studenti che si iscriveranno presso la nostra scuola.

La Commissione Orientamento prevede:

  • accoglienza di aprile-maggio:

Vengono organizzati per gli studenti neo-iscritti alcuni pomeriggi di accoglienza con la presenza di insegnanti e allievi del ginnasio,  per consigli e indicazioni varie.

·         accoglienza a settembre:

Il coordinamento ORIENTAMENTO offre:

  • una presentazione delle strutture del liceo
  • la partecipazione alla premiazione dei vincitori dei concorsi riservati ai neoiscritti
  • l'organizzazione di un concerto musicale riservato ai neoiscritti, nell’ambito dell’accoglienza delle nuove classi il primo giorno di scuola.

 

Nel primo periodo di scuola ogni Consiglio di Classe, secondo modalità autonomamente deliberate, agevolerà l'inserimento di ogni studente nella nuova realtà scolastIca attraverso la conoscenza degli spazi (laboratori. palestre, biblioteca, ecc.), dei servizi offerti dall'istituto (gruppi teatrali, giornale, gruppi sportivi. orientamento, spazio C.I.C. tutoring, riorientamento e altre attività culturali tese a valorizzare il protagonismo giovanile) e del funzionamento dell'istituto (illustrazione della Carta dei Servizi e del P.O.F.).

I Consigli di Classe accerteranno i livelli di partenza sulla base dei quali sì dovrà con maggior efficacia impostare il lavoro scolastico.

A tal fine verranno collegialmente individuati gli strumenti più efficaci: colloqui orali, test d'ingresso, ecc. Anche per le altre classi, nella prima parte dell'anno scolastico, sarà attuata una forma d'accoglienza con un duplice obiettivo:

  •           verificare il lavoro e gli approfondimenti assegnati durante il periodo estivo:

  •           porre le basi, attraverso la necessaria attività didattica, per la successiva verifica della colmatura del debito formativo assegnato l’anno precedente (per gli studenti interessati)

  •           mettere a fuoco le linee della programmazione, presentare e discutere gli obiettivi cognitivi ed educativi di ogni materia

 

·         Orientamento in uscita

Il progetto che si occupa dell’orientamento in uscita e si propone di prevedere i percorsi universitari o comunque post-diploma degli alunni del Berchet in uscita. Si tratta dell'attività volta ad orientare gli studenti in uscita, per offrire loro consigli e suggerimenti perché scelgano con la maggiore consapevolezza possibile.

E' un servizio obbligatorio che la normativa prevede in orario curricolare, da mettere in atto  per le classi seconde e terze liceo.

Il progetto prevede:

  •  di diffondere il materiale che arriva per le classi terze e seconde;

  •  di favorire la partecipazione alle giornate di orientamento proposte dalle università e da altri enti  (Assolombarda, Campus Orienta Giovani, Campus Job, etc.)

  •  di favorire l'accesso alle postazioni multimediali del liceo per visitare i siti universitari e anche il sito: http://universo.murst.it dal quale si possono effettuare le preiscirizioni entro i termini previsti per ciascun anno scolastico

  •  di rilevare tramite un questionario le intenzioni degli studenti  (2 opzioni) per organizzare incontri di orientamento mirato.

  •  di organizzare, in raccordo con eventuali iniziative dei Consigli di Classe in orario mattutino o pomeridiano, incontri/sportello orientamento con esperti qualificati sulle tematiche relative alla scelta delle facoltà prescelte e/o sulle professioni (quarta/quinta ora se nella mattinata).

 

·         Progetto per il successo formativo

Sintesi: in tale progetto confluiscono diverse attività finalizzate al successo formativo e, in generale, all'incremento del benessere a scuola. Si tratta sia di tre tipi di iniziative rivolte:

  •  agli allievi   (counseling psicologico e progetti di educazione sanitaria)

  •  agli allievi e alle famiglie (riorientamento e sostegno allo studio)

  •  ai genitori (incontri serali sui problemi dell'adolescenza, legati alle dinamiche educative e ai problemi scolastici).

 

1.4.d.  Recupero, affinamento, approfondimenti

Il recupero deve essere posto all'interno della programmazione didattica di ciascun docente e di ciascun Consiglio di Classe. Fin dall'inizio dell'anno scolastico trova spazio adeguato nel plani dl lavoro disciplinari e interdisciplinari di tutte le classi nella loro interezza.

Ogni Consiglio di Classe ha la facoltà dl sospendere per brevi periodi il normale svolgimento dei programmi al fine di attuare in tutta la classe un lavoro di recupero/rinforzo delle abilità, studiato appositamente. Tale attività risulta ufficialmente negli atti amministrativi della scuola.

Tenendo in conto la limitata copertura finanziaria, per il recupero, affinamento, approfondimento:

  •           si prevedono interventi particolari per il recupero delle abilità di singoli studenti che mostrino difficoltà obiettive in alcune discipline ( esclusi pertanto gli studenti che non raggiungono gli standard minimi di sufficienza per carenza di impegno soggettivo)

  •           viene assegnato un monte ore per ogni Consiglio di Classe che il Consiglio d'Istituto stabilisce all'inizio di ciascun anno scolastico. Tale monte ore viene distribuito nel corso dell'anno scolastico secondo modalità decise dai singoli Consigli di Classe ( cadenza settimanale, quindicinale, ecc.). In tal modo i consigli di classe assumono consapevolmente la responsabilità didattica che compete loro e l'autonomia di programmare, nella cornice indicata dal Collegio dei Docenti. secondo le esigenze e le specificità di ciascuno.

  •           le classi terze liceo attuano, nell’ambito delle risorse assegnate, gli opportuni affinamenti, la definizione di percorsi pluri/interdisciplinari, e tutto quanto necessario in vista dell’Esame di Stato conclusivo

1.4.e.  Valutazione e criteri di promozione 

Il Liceo Berchet considera la valutazione come il risultato di un processo dialettico fra l'autonomia e la specificità del Consiglio di Classe e il Collegio, che con l'elaborazione di propri criteri generali deve assolvere al compito di offrire un orientamento chiaro e unitario ai diversi Consigli di Classe C'è da considerare, inoltre, come la valutazione richiami una serie di problematiche didattiche ed educative. in particolare, essa comporta come fondamentale la centralità dello studente in un percorso didattico ed educativo che deve tendere allo sviluppo armonico e completo della sua persona nell'acquisizione delle competenze specifiche del corso di studi intrapreso, che, nel caso del liceo classico. deve essere propedeutico a tutti gli indirizzi universitari.

Perciò, si può affermare che l'atto della valutazione non è un evento una tantum, nè tantomeno può coincidere con la sommatoria delle conoscenze disciplinari traducibili nei voti numerici tradizionali.

La valutazione deve essere intesa come un atto più articolato. come la risultante della programmazione. della precisazione degli obiettivi collettivi e individuali verificati durante l'intero anno scolastico, il che implica anche una funzione diagnostica e propositiva.

Pertanto vengono fissati come parametri fondamentali della valutazione da indicare ai Consigli di classe per la determinazione della promozione degli studenti alla classe successiva, i seguenti criteri:

    
 

CRITERI DI PROMOZIONE

  1. Rilevamento della misurazione oggettiva del livello di profitto ottenuto nelle singole discipline.

  2. Individuazione del tipo e della gravità delle carenze.

  3. Valutazione del percorso compiuto dall'alunno e relativa rilevazione e valutazione della differenza tra il livello individuale di partenza e quello finale nell'ambito delle competenze. Per rilevazione e valutazione nell'ambito delle competenze si rimanda a quanto stabilito nelle riunioni per materia del 28/11/00 sui "saperi minimi".

  4. Valutazione della capacità di studiare in modo autonomo.

  5. Valutazione della capacità di conseguire una preparazione che abbia caratteristiche pluridisciplinari e interdisciplinari da affinare gradualmente.

  6. Valutazione delle possibilità di recupero nell'ambito delle carenze individuate.

  7. Valutazione del recupero effettuato .

  8. Valutazione del curriculum scolastico.

  9. Valutazione del comportamento nei confronti dello studio che evidenzi l'impegno, la partecipazione, la disponibilità al dialogo didattico-educativo, la determinazione.

 

Attribuzione del credito scolastico e formativo

            A.  Credito scolastico

  1. Ad ogni studente saranno assegnati i voti in tutte le materie e verrà stabilito un primo punteggio sulla base della media dei voti stessi. 

  2. L’aumento fino fino al massimo della banda di oscillazione del punteggio della media dei voti terrà conto, per quanto riguarda il credito scolastico, di questi elementi :

    1. profitto

    2. frequenza

    3. interesse, impegno e rapporto costruttivo all’interno della comunità scolastica

    4. attività complementari e integrative

  3. Per il credito scolastico [con riferimento ai punti a), b), c) del punto 2] si terrà conto anche dell’andamento degli anni precedenti.

  4. Sono elementi utili per l’attribuzione di 1 o 2 punti per le attività complementari e/o integrative tutte le attività interne organizzate dalla scuola, di cui i docenti abbiano verificato la ricaduta sul piano curriculare. In particolare:

  5. partecipazione a conferenze o cicli di conferenze

  6. partecipazione motivata e responsabile alle attività extracurriculari organizzate dalla scuola ogni anno nell'ambito del POF

  7. conseguimento di borse di studio per titoli e/o concorsi interni

  8. conseguimento di premi sportivi.

            B.  Credito formativo

            I Consigli di Classe devono decidere caso per caso sulla base del D.M. n.34 del 10/2/1999, art.2, che sottolinea la necessità di una “rilevanza qualitativa” delle esperienze, anche con riguardo alla formazione personale, civile e sociale dei candidati. Queste esperienze non devono essere state occasionali e devono, pertanto, avere avuto anche una significativa durata.

            Anche per il credito formativo si potrà arrivare ad un aumento che copra l’intera banda di oscillazione.

            Le esperienze devono:

  • essere esterne alla scuola

  • riguardare iniziative culturali (compresa lingua straniera e musica), artistiche, ricreative, legate alla tutela dell’ambiente, di volontariato, di solidarietà, di cooperazione, sportive

  • essere documentate