Giovedì 1 febbraio 2024
Ciò che più abbiamo avuto modo di constatare durante la serata di venerdì 26 gennaio, nel corso della nostra esperienza di PCTO, è stata la grandiosità di una macchina operativa tanto utile quanto spesso inosservata che si attiva in una calda sala di anime, come la Sala Puccini del Conservatorio Verdi di Milano, in cui ha avuto luogo la premiazione, svoltasi in un’atmosfera calorosa, in un connubio di intimità, suscitata da un pubblico affettuoso e vivo e dagli aneddoti condivisi dall’ospite, nonché premiato, Paolo Bosisio, e di formalità.
Sono proprio le forme su cui noi abbiamo dovuto lavorare, meditando a lungo a riguardo durante la fase di preparazione e curandole apparentemente fino al momento in cui i riflettori sono stati puntati sul palco e i veri protagonisti della serata hanno preso la parola.
Questo, però, vale solo in apparenza: infatti, anche durante la premiazione e gli affondi musicali, sia in sala sia sul palco, le orecchie di noi alunni erano attente e tese verso una musica che qualcuno avrebbe potuto disprezzare a priori, finendo per perdersi, se non si fosse trovato in questa situazione, una tale meraviglia.
C’era anche chi, fra noi, si occupava di scattare fotografie e cristallizzare momenti altrimenti meno nitidi, saltellando qua e là per la sala alla ricerca dello scatto perfetto, ma nel più rigoroso silenzio e rispetto del pubblico, degli ospiti in scena, della musica e della serata stessa.
Insomma, quel che veramente abbiamo imparato, curando gli inviti, redigendo il programma di sala, occupandoci della pubblicità via social, accogliendo il pubblico all’entrata, trovando le domande da sottoporre a Paolo Bosisio, immortalando la serata attraverso riprese e immagini, godendoci la musica e anche qualche momento di divertimento e di tensione in prossimità della premiazione, ciò che veramente abbiamo imparato è che un teatro è un organismo che vive e respira, a patto non solo che sul palco vi siano personalità adatte, ma anche che ai piedi di esso vi sia una collaborazione decisamente attiva e laboriosa.
Non si sarebbe potuto verificare nulla se nessuno avesse curato questi aspetti preparatori alla serata; ebbene, ciò non significa che siamo stati protagonisti indiscussi della premiazione, anzi, forse un’altra lezione da annoverare è che a volte sia opportuno farsi da parte, agire senza pretendere di splendere, bensì significa che dobbiamo riconoscere anche un nostro merito, ma ancor di più un merito di chi ci ha impartito queste lezioni e che ha collaborato a questo progetto.
A questo proposito, non possiamo che menzionare e ringraziare i Signori Paolo Bosisio, Alessandro Cannavò e il Dirigente Scolastico Professor Domenico Guglielmo, oltre che i cantanti che hanno partecipato alla serata (Yeajin Jeon, Young Ju Kim, Hao Tian, Ivanna Speranza) e il pianista (Sebastiano Benzing), senza cui non vi sarebbe stata alcuna premiazione né musica; tuttavia, è doveroso ringraziare in maniera ancor più speciale la Signora Enrica Ciccarelli, direttore artistico della Società dei Concerti di Milano, la quale si è occupata dell’intera organizzazione della serata, lavorando a stretto contatto con noi studenti, e la nostra Professoressa di Lingue e culture latina e greca, Prof.ssa Chiara Pisoni, a cui va il merito di aver concepito l’idea e averla messa in atto, rendendo partecipi di questo progetto noi studenti e tutte le altre personalità ed enti precedentemente menzionati.
Grati di questa iniziativa di cui ciascuno custodirà sicuramente un bel ricordo,
La 1H del Liceo Classico Berchet di Milano (a.s. 2023/2024)
Di seguito i link a vari artioli sull’evento
Preside (Prof. D. Guglielmo)
Dirigente Scolastico