Il “Preside del Collegio”, Paolo Bosisio, torna nella sua scuola

L'attore e regista è stato allievo del Berchet

foto del preside Guglielmo

Preside (Prof. D. Guglielmo)

Dirigente Scolastico

L’incontro con Paolo Bosisio nella nostra Aula Magna, sabato 18 maggio 2024,  è stato un prezioso momento di confronto generazionale: il celebre regista e attore ha raccontato gli anni della formazione (partendo dall’esperienza che ha vissuto tra i nostri banchi, che ha rivisto con piacere prima del momento, il suo corridoio D) che l’hanno portato a diventare l’uomo che è ora: la vita universitaria, le compagnie teatrali di cui è stato parte e talvolta fondatore, il ruolo di giornalista che ha svolto per coltivare la sua passione più autentica, il teatro…

Un intento principale era la base del suo discorso: interpellare i ragazzi e mostrare come sia possibile conciliare la vita fuori da scuola con i propri desideri. Il tema della passione è stato centrale per lo sviluppo dell’incontro, e Bosisio lo ha affrontato partendo da una semplice domanda: “C’è qualcuno di voi che ha una passione?”. Dopo un istante di esitazione da parte dei ragazzi, spiazzati dall’urgente semplicità della richiesta, è venuto a crearsi un dialogo a più voci: Augusto e Sara, studenti dell’ultimo anno della sezione E, hanno rotto il ghiaccio, parlando del loro amore per il violino e la pittura, e dopo loro altri hanno raccontato di sé, descrivendo le proprie passioni, chi per la medicina, chi per la scrittura.

Da questa polifonia di personalità che davano voce alla propria natura è emerso uno spunto di riflessione fondamentale: è possibile unificare ciò che si ama fare e la vita lavorativa in modo fecondo e foriero di bellezza. Bosisio ci ha infatti raccontato le sue esperienze principali nel mondo della regia, ripercorrendo persino la storia della sua arte per sommi capi, attraverso la proiezione di alcune foto di uno spettacolo da lui curato nel 2018, la Turandot di Puccini. Partendo da nitidi e semplici scatti fotografici è riuscito a trasmettere tutta l’impegno e la fatica che l’hanno portato a creare lo splendido set scenico dell’opera pucciniana, spiegando il perché delle scelte di costumi, luci, oggetti di scena e mostrandoci che dietro uno spettacolo teatrale esiste un mondo immenso che viene curato dettaglio per dettaglio perché lo spettatore possa godere a pieno dell’opera d’arte contemplata.

In un secondo momento, Bosisio ha illustrato le scelte da lui operate nella regia di Rigoletto, rilevando in particolare l’importanza delle luci.

Emanuela di 1H, appassionata di canto lirico, gli ha domandato quanto tempo e quali difficoltà comporti la messinscena di un’opera; altri gli hanno invece chiesto informazioni sulla sua attività televisiva nella serie “Il Collegio”: qual è stata la serie migliore? Quanta improvvisazione c’è e quanto copione? Ci sarà una nuova serie?

La nostra viva gratitudine va al Maestro per averci trasmesso, oltre che un po’ della sua competenza, la sua enorme passione.

Giovanni Lumini