Mens sana in corpore sano

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Preside (Prof. D. Guglielmo)

Dirigente Scolastico

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Che nell’uomo il corpo abbia meno rilevanza rispetto alla mente è un concetto ormai superato, almeno a livello scientifico. I nuovi studi sul movimento sono giunti alla conclusione che nell’unità biologica della persona vi sia l’inscindibilità della mente dal corpo. Esattamente come provvediamo ad educare la nostra mente con lo studio, affinchè si sviluppi un pensiero critico necessario per avere una percezione giusta del mondo che si genera solo attraverso un’analisi profonda, così è necessario educare l’uomo al movimento con il preciso fine di migliorare qualitativamente la sua postura, prevenire l’invecchiamento e contribuire alla formazione della personalità. L’uomo attraverso il movimento, che è una funzione organica indispensabile, si mette in relazione con l’ambiente e sviluppa e forma la sua personalità. I programmi ministeriali sono validissimi, ma spesso l’educazione motoria nelle scuole viene sottovalutata. Lo sport fu introdotto dall’inglese Thomas Arold (1795-1842), rettore del collegio di Rugby. Egli, per recuperare una situazione studentesca critica ed ingestibile, decise di introdurre a livello scolastico la pratica di esercizi fisici, giochi e competizioni. Questo innovativo sistema di self-government scolastico fece capire agli studenti la necessità delle regole, il rispetto dell’altro e dei valori morali. Da allora lo sport divenne un importante metodo pedagogico che, se da una parte faceva acquisire al corpo alte qualità fisiche, dall’altro contibuiva allo sviluppo della moralità. Praticando le attività motorie, l’individuo deve aprirsi obbligatoriamente agli altri e questo lo costringe a superare il proprio egocentrismo per capire e rispettare l’altrui punto di vista. Lo sport educativo diventa un mezzo per aiutare l’allievo a strutturare forme di comportamento globalico che determinano il comportamento sociale. Purtroppo questa opinione non è così diffusa e l’ora di ginnastica nelle scuole è spesso considerata al pari dell’ora d’aria nelle carceri. Ne deriva che gli studenti la affrontano con superficialità. In altre nazioni l’educazione fisica nelle scuole, ha svolto un ruolo molto importante. Nelle università americane è parte fondamentale del percorso scolastico e gode di una considerazione al pari delle altre materie. Nei college vengono previste cospicue borse di studio per meriti sportivi. Il Bronx, difficile quartiere di New York, noto per i suoi gravi problemi legati alla droga ed alla delinquenza, ha trovato il suo riscatto grazie a questa opportunità. Molti ragazzi, che fin da bambini hanno tentato di sfuggire dal loro triste destino dedicandosi al gioco del basket, sono riusciti ad avere accesso alle università e a costruirsi un futuro diverso. Oggi buona parte del Bronx è stata bonificata e non può considerarsi peggiore di altri quartieri americani. La più elevata manifestazione sportiva sono le Olimpiadi.

Nate in Grecia nel 776 a.C. come evento sociale e culturale, sono state ripristinate nel 1896 dal francese De Cubertine il quale affermò:” In una società che va verso la degenerazione, le Olimpiadi sono il miglior rimedio contro la sedentarietà, la pigrizia mentale e fisica dei giovani”. Nella nostra società dove la tecnologia ha preso il sopravvento e ci impone lunghi periodi di inattività motoria, lo sport gioca un ruolo fondamentale. La scuola è il luogo migliore per la sua pratica.

 

Beatrice Bosatra, Caterina Di Felice, Denisa Paval, Vittoria Rossi, Valentina Zanotto