TEATRO ALLA SCALA
LA STORIA
"La Scala è il primo
teatro del mondo, perchè è quello che da il massimo godimento musicale" Stendhal, 1816. La sua nascita è stata per molti aspetti casuale, una storia di
teatri bruciati e nuove ricostruzioni.
Il teatro lirico di Milano era, dal 1598, il Salone Margherita, nel cortile del palazzo
Reale, definitivamente distrutto da uno dei tanti incendi il 5 gennaio 1708.
Subito iniziarono i lavori di costruzione per un nuovo teatro, che iniziò la sua
attività il 26 dicembre 1717, e che fu chiamato Regio Ducal Teatro in onore del
duca Ferdinando, che governa la Lombardia per conto della madre Maria Teresa
d'Austria.
Anch'esso, come i precedenti, era costruito in legno e illuminato da candele,
pertanto particolarmente esposto ai rischi d'incendio; inoltre la platea, che
non aveva posti fissi a sedere, era tradizionalmente usata per le grandi feste
di carnevale. Proprio durante il ballo del Sabato santo del 1776 infatti, a
seguito di uno sconosciuto incidente, fu
distrutto dalle fiamme.
Era necessario costruirne un'altro, questa volta in muratura, in modo da
scongiurare il pericolo di ulteriori incendi. La nobiltà milanese, quindi, col
benestare di Maria Teresa, si offrì di sostenerne le spese in cambio della
proprietà dei palchi del nuovo teatro, che sarebbe sorto sul progetto dell'architetto
neoclassico Giuseppe Piermarini sul luogo della chiesa diroccata di Santa Maria
alla Scala.
Questo teatro, che dapprima fu chiamato Nuovo Regio Ducal Teatro,
prese poi da qui il nome che porta tutt'ora (ovvero "Teatro alla Scala"), e la sua inaugurazione avvenne il 3
agosto 1778 con l'opera "L'Europa riconosciuta" di Antonio Salieri.
IL TEATRO
La facciata
inizialmente
non si apriva su una piazza, come oggi, ma sulla via che è
l'odierna via Manzoni, e questo giustificava la presenza del portico centrale
sporgente, che sembrava quasi invitare le carrozze a fermarvisi. Il suo sobrio
stile neoclassico, ornato solo nel timpano dal bassorilievo della quadriga di
Apollo, contrasta con la ricchezza degli interni, composti da quattro ordini di
palchi ( con quello regio centrale) e due di loggioni e la platea, inizialmente
riservata ai ceti meno abbienti e senza posti fissi a sedere. L'orchestra, prima
dell'introduzione del golfo mistico, trovava luogo su un piano leggermente
inclinato e proteso,oltre il proscenio, verso la platea.
I palchi, privati, venivano arredati dai proprietari secondo il loro libero
gusto personale, ed erano usati come luogo
di pettegolezzi, svaghi o ristorante più che per assistere alle opere
rappresentate; alcuni di essi infatti furono riservati fino al 1814 al gioco d'azzardo, che fin dal
1788 era proibito in città ma permesso durante le rappresentazioni teatrali, e
che assicurava un consistente provento per la loro gestione.
Nel 1883 le candele le lampade a olio furono sostituite dall'illuminazione
elettrica; il suo famoso lampadario, che si
trova al centro della platea, è molto grande, e una volta all'anno una persona
specializzata controlla le sue 383 lampadine e ne pulisce le gocce di cristallo.
Nel 1921 la proprietà dei palchi passò al Comune di Milano a causa della crisi
economica aggravata dalla prima guerra mondiale, perdendo poi la sua autonomia
nei confronti dello stato fascista. Nell' agosto del 1943 fu inoltre gravemente
danneggiata dai bombardamenti, ma riaprì nel maggio dell'anno seguente.
Nel 1997 divenne una Fondazione, in cui agli enti pubblici si affiancano le
imprese private per fare di questo teatro un'azienda moderna.
Nel 2002, per permettere i lavori di restauro conservativo del teatro che hanno
portato all' aggiunta di una nuova struttura per ospitare camerini e uffici
amministrativi e all'introduzione di nuovi macchinari scenici, è stato costruito
e inaugurato il Teatro degli Arcimboldi, nella zona industriale
Pirelli-Bicocca.
Il 7 dicembre 2004 il Teatro alla Scala riapre nuovamente con "L'Europa
riconosciuta", diretta da Riccardo Muti.
IL MUSEO
La sua storia inizia
nel 1911, quando il duca Umberto Visconti di Modrone e le più eminenti
personalità milanesi si posero l' urgente problema di riacquistare la collezione
artistica del teatro appartenete al collezionista Giulio Sambon, che stava per
essere messa all'asta a Parigi, e che fu straordinariamente risolto con una
raccolta di fondi nel tempo record di una settimana, cui parteciparono il
governo e cinquanta cittadini. Esso fu
ufficialmente inaugurato l'8 marzo 1913 con una solenne cerimonia nel attiguo
Casino Ricordi. Nel corso degli anni numerose donazioni e acquisti si sono
aggiunti al nucleo originario, che oggi è una delle più ricche e importanti
collezioni nel mondo, e che comprende anche una ricca e aggiornata biblioteca
donata da Renato Simoni in onore della moglie.
BIBLIOGRAFIA:
www.wikipedia.it
www.teatroallascala.org