Il Teatro degli Arcimboldi visto dall'esterno

Lo spazio scenico allarga le prospettive e si proietta verso il futuro. Con questa consapevolezza il Comune di Milano, in collaborazione con Pirelli e sotto progetto dello Studio Gregotti Associati International, realizza il Teatro degli Arcimboldi. Uno spazio ultramoderno dove si incrociano elementi costruttivi, acustici e visuali. Il Teatro degli Arcimboldi per tre Stagioni, a partire dal 19 gennaio 2002, è stato sede delle attività del Teatro alla Scala durante i lavori di ristrutturazione e restauro del Piermarini. Il Teatro degli Arcimboldi è stato il primo in Italia ad essere dotato di un sistema di libretto-display individuale multilingue che riporta la lingua originale della singola opera e le traduzioni italiana, inglese e francese. La sua capienza è pari a circa 2.400 posti, distribuiti tra una platea a due livelli e due ordini di gallerie. La struttura del Teatro è articolata in tre volumi: foyer, sala e torre scenica. ll foyer è caratterizzato da un'ampia vetrata di copertura e dalle balconate che vi si affacciano.


Interno del teatro

La sala, "a ventaglio", misura 49 metri di larghezza massima per 35 metri di profondità; la sua altezza media è di 22 metri e si articola in quattro sezioni: platea, platea alta e due gallerie. La torre scenica, alta 40 metri, tecnologicamente avanzata, consente di garantire la massima funzionalità degli spazi del palcoscenico e della graticcia. L'apertura del boccascena architettonico (16 metri per 12) è assolutamente identica a quella del Piermarini.  Ogni aspetto dell’attività teatrale e delle attività collaterali ed i relativi spazi e dettagli appaiono curati nei minimi particolari Possiamo dire che in questo progetto esiste una volontà unitaria che ha strutturato l’interno della sala così come l’esterno secondo un’idea ed un impianto scenografici, definiti nei minimi dettagli, e secondo una concezione geometrica degli spazi realizzata con elementi geometrici semplici. La volumetria esterna è altrettanto risolta con un gioco di interazione di volumi semplici, che denunciano la chiarezza formale della distribuzione degli spazi interni: ingresso e foyer, platea e gallerie, palcoscenico e graticciata.
 

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