Il considerevole numero di scale predisposte sin dai primi tempi unitamente al tetto risolto a degradanti terrazzi inclinati ma agevolmente pedonabili, dimostrano che giā gli antichi architetti avevano concepito il coperto del Duomo come una promenade sospesa tra cielo e cittā. La totalitā delle guglie risale ai secoli XVIII e XIX, tranne la guglia Carelli (primo decennio del XV secolo) e la simmetrica verso l'Arcivescovado (primi anni XVI secolo) e a esclusione del gugliotto dell'Amadeo, situato attorno alla guglia maggiore. Questa mirabile architettura gotica che, specie nella transenna che la unisce al tiburio, presenta una statuaria e un ornato elaboratissimi e giā permeati di gusto rinascimentale, č del grande architetto e scultore pavese, cui si deve anche la cupola del tiburio, eretta tra il 1505 e il 1517. Gli altri tre gugliotti risalgono alle seconda metā del XIX secolo.

Suggestiva veduta del coperto del Duomo a terrazze inclinate