La liturgia in Israele dal tempo
dell'insediamento in Palestina... sino alla fine del regno e alla
distruzione del tempio, si distingue essenzialmente da quanto noi intendiamo
con questo termine, per il fatto che essa fu il centro naturale e necessario
della comunità di tutto il popolo, il centro di tutto il suo ambito di vita,
anche politica, economica e culturale. Quando nella liturgia veniva
impartita la benedizione, allora veniva benedetta la vita di chi la riceveva
in ogni forma e attività, al di fuori della liturgia stessa; non vi era
alcuna sfera della vita che non venisse investita... Israele non poteva
esistere senza la liturgia, né quest'ultima senza Israele. La funzione della
liturgia è infatti comprensibile e significativa solo se la paragoniamo al
sistema circolatorio che collega il cuore con tutto il corpo, o alla
corrente della vita, quella che dalla liturgia si espande nell'esistenza
quotidiana del popolo e da questa rifluisce nuovamente alla liturgia stessa
(L. Alonso Schökel-C. Carniti, I Salmi, I, Borla, Roma 1992, 11).