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Epiciclo/ Deferente

L’epiciclo ( epì-kyklos, "che sta su un cerchio") è un cerchio di piccole dimensioni sulla cui circonferenza è collocato il pianeta P. L’epiciclo ruota uniformemente attorno a un punto A della circonferenza di un altro cerchio di raggio maggiore (il deferente) a sua volta pensato come uniformemente ruotante intorno a un centro coincidente con la Terra T. Il movimento risultante dalla somma dei movimenti di epiciclo e deferente osservato dal centro del sistema T, corrisponde al movimento del pianeta così come appare a un osservatore terrestre. L’epiciclo e il deferente ruotano entrambi nella stessa direzione antioraria, che corrisponde per l’osservatore terrestre alla direzione Est. Quando il pianeta, per la rotazione dell’epiciclo, si trova all’esterno del deferente, alla massima distanza dal centro T, il moto dell’epiciclo si somma a quello del deferente, in modo che il pianeta viene trasportato nella direzione del deferente; quando il pianeta si trova all’interno del deferente, alla minima distanza da T, il moto dell’epiciclo si sottrae a quello del deferente, e il pianeta inverte la sua direzione di marcia: il modello giustifica il fenomeno osservato, si ha cioè un movimento di retrocessione in coincidenza con il periodo di massima vicinanza del pianeta alla Terra, che è anche il momento in cui massima è la luminosità.

 

Eccentrico

L’eccentrico è un'ellissi  il cui centro non coincide col centro della Terra. In rapporto alla maggiore o minore distanza del centro dell’eccentrico dal centro della Terra e alle maggiori o minori lunghezze del suo raggio, il modello eccentrico è in grado di giustificare le diverse irregolarità dei moti planetari. Il fenomeno planetario più rilevante spiegabile con modello eccentrico è quello della differente velocità apparente del Sole: d’inverno in afelio e d' estate in perielio.

 

Ellissi

Luogo dei punti di un piano la cui somma delle distanze da due punti fissi, detti fuochi è costante.

 

Equante

  Il punctum aequans (A nella figura)  è un punto spostato rispetto al centro della Terra T. Il Sole S, a differenza che nel modello eccentrico, ruota intorno al punto T corrispondente alla Terra. La differenza di durata tra estate e inverno è giustificata postulando come costante non la velocità angolare del pianeta rispetto al centro di rotazione, ma quella rispetto al punto equante.Così, nella figura, varia uniformemente non un angolo al centro, ma l'angolo avente come vertice A. Per raggiungere EA, S che si trova in EP dovrà percorrere un semicerchio intorno a T, corrispondente a un angolo di più di 180°, ciò che spiega la maggior durata del periodo estivo (EP-EA). vedi disegno    

 

Metodo di esaustione

Esso è sostanzialmente, il metodo delle classi contigue ancora oggi utilizzato in molti testi per determinare aree e volumi. Il punto centrale di questa teoria consiste nel dimostrare che due grandezze (lunghezze, aree o volumi) sono uguali perché è assurdo che la loro differenza sia diversa da zero.  

Si ottiene questo risultato non in seguito a un confronto diretto delle due grandezze in questione ma dal confronto tra due classi di grandezze (dette contigue) con le seguenti caratteristiche:

a:   le classi sono separate, cioè ogni figura appartenente alla prima classe è minore di ogni figura appartenente alla seconda

b:   è sempre possibile trovare due figure, rispettivamente una in ciascuna classe, che abbiano una differenza minore di qualsiasi grandezza scelta piccola a piacere .

 

Moto retrogrado

I pianeti a differenza del Sole e della Luna, sembrano animati da un movimento del tutto anomalo e difficilmente riconducibile a un  moto circolare avente come centro la Terra. Questa anomalia del loro movimento determinò la loro denominazione, il termine "pianeta" deriva dalla parola greca che significa errante. Essi infatti, pur mostrando lo spostamento verso est, come il sole e la luna, in certi periodi dell'anno invertono il loro moto rispetto alle stelle, retrocedendo verso ovest, per poi tornare a muoversi verso est. Nel complesso eseguono un moto ad anello detto "moto retrogrado".

 

Parallasse

Dal greco p a l l a s s w = scambiare, trasporre; composto di p a r a accanto, via e a l l a s s w mutare cambiare.

Indica lo spostamento angolare apparente di un oggetto quando viene osservato da due punti di vista diversi o quando è causato da un cambiamento di posizione dell’osservatore come nel caso della parallasse annua delle stelle: se vogliamo osservare una stella con un telescopio, non dobbiamo puntare lo strumento nella direzione vera della stella ma in una direzione leggermente inclinata nello stesso verso del moto di rivoluzione della Terra. Questo fenomeno è dovuto al fatto che mentre la luce della stella percorre l’asse ottico del telescopio noi ci spostiamo nello spazio assieme alla Terra. La direzione secondo cui un osservatore riceve la luce di una stella è quella della diagonale del parallelogramma costruito sulla velocità della luce e sulla velocità con cui l’osservatore si muove insieme alla Terra.