Confina al nord con la Tanzania, Malawi,
Zambia, a est con il Canale di
Mozambico (che lo divide dal Madagascar)
a sud con il Sudafrica e a ovest con
lo Zimbabwe e lo Swaziland.
Il Mozambico è un paese in via di sviluppo e
circa la metà della popolazione vive in povertà
assoluta.
La storia e il clima non sono stati clementi con il Mozambico: una lunga e
terribile guerra civile ha sconvolto il paese, distrutto le sue infrastrutture e
lasciato milioni di mine antiuomo disperse sul territorio. Molta della fauna
selvatica è stata decimata dalla guerra, inclusi animali di grossa taglia come
elefanti e rinoceronti, e gran parte delle sue coste sono state spazzate dai
cicloni. Siccità e mareggiate si alternano nel gettare sale sulle ferite del
Mozambico.
Tuttavia molti degli abitanti del Mozambico hanno già incominciato a buttarsi
alle spalle il passato, iniziando a ricostruire il paese, dove ora è possibile
viaggiare con relativa sicurezza, benché sia necessario tenere gli occhi ben
aperti. Il Mozambico offre numerose attrattive, incluse le spiagge rinomate in
tutto il mondo, siti dichiarati Patrimonio dell'Umanità e la particolare
architettura coloniale.
La guerra civile in Mozambico insanguinò il paese dal 1977 al 1992. La guerra
venne combattuta da due movimenti contrapposti: il FRELIMO (Frente
de Libertaçao de Moçambique) di ispirazione marxista-leninista e la RENAMO
(Resistencia
National Moçambicana) di matrice anticomunista. Il
FRELIMO venne fondato nel 1962, con l’obiettivo di contrapporsi
all’amministrazione coloniale portoghese ed ottenere l’indipendenza, poi
ottenuta nel 1975. La RENAMO venne invece istituita dai servizi segreti
rhodesiani che, insieme al Governo rhodesiano di Ian Smith, sostennero il
movimento durante il conflitto sia finanziariamente che militarmente:
l’obiettivo era eliminare il FRELIMO ed evitare che le sue teorie antiapartheid
causassero una rivoluzione in Rhodesia. Per lo stesso motivo sarebbe intervenuto
più tardi anche il Governo di Pretoria a favore della RENAMO; in seguito,
durante il conflitto, molti altri paesi inviarono i loro aiuti a favore dell’uno
o dell’altro movimento, in base alla vicinanza politica o per interessi
particolari.
Nel 1990 venne
aperto a Roma un tavolo di trattative
di pace con la mediazione del governo
italiano, il cui primo era allora Giulio Andreotti. Nel 1992 FRELIMO
e RENAMO firmarono gli accordi di pace a
Roma, definendo congiuntamente una nuova costituzione di stampo democratiche.
Nelle elezioni libere tenute negli anni successivi, il FRELIMO si confermò
sempre primo partito dal Mozambico.
Il
Mozambico odierno si trova ancora in una situazione economica estremamente
critica, segnata dalla fuga di capitali esteri durante il periodo comunista e
dai danni portati dalla guerra civile. Ulteriori danni sono stati portati dal ciclone che
nel 2000 ha investito il paese,
causando centinaia di morti. Gli aiuti economici provenienti dall'Europa,
secondo alcuni osservatori, hanno contribuito a creare una situazione di
dipendenza più che favorire l'imprenditoria locale. Inoltre, ci sono state in
passato polemiche riguardanti il presunto dirottamento dei fondi internazionali
da parte di funzionari corrotti del FRELIMO (un giornalista che indagava su
questi temi, Carlos Cardoso, fu assassinato in circostanze misteriose). Gli
unici settori dell'economia del Mozambico che a oggi appaiono stabilmente in
crescita sono quelli legati al turismo;
gli investimenti in questo settore provengono soprattutto dal Sudafrica e in
parte dall'Asia.
Tuttavia, gli introiti provenienti dalle attività turistiche non contribuiscono
in modo significativo all'innalzamento del tenore di vita della popolazione.
Paradigmatica in questo senso è la condizione di città come Beira,
in cui strutture turistiche relativamente lussuose si trovano a pochi chilometri
di distanza dalle enormi baraccopoli dove
vive la maggior parte della popolazione locale.
Shangaan, Chokwe, Manyika, Makua e i San sono le etnie.
Shangaan: http://cesa.imb.org/TheRegion/mozambique/Shangaan.htm
Chokwe: http://www.uiowa.edu/~africart/toc/people/Chokwe.html
Manyika: http://en.wikipedia.org/wiki/Manyika_tribe (solo wikipedia -.-)
Makua: