Oltre alle guerre civili in corso in Perù e Colombia, il Sud America è teatro di altre guerre di frontiera e tensioni internazionali. Conflitti di questo tipo sono infatti in corso tra Perù ed Ecuador, Colombia e Venezuela, Venezuela e Guyana, Guyana e Suriname.

I conflitti tra Colombia e Venezuela ebbero inizio quando i due stati ottennero l'indipendenza dalla corona spagnola, ch eprò si occupò superficialmente della spartizione dei territori. Vari negoziati per la delimitazione dei confini furono quindi portati avanti dai due governi con con alternante moderazione, poiché le tensioni aumentavano e diminuivano a seconda delle situazioni. Nel 1939 il governo venezuelano impose un confine marittimo che partiva dal villaggio di Castilletes nella penisola de la Guajira fino alla penisola Paraguanà che assegnava quindi tutto il golfo compreso tra le due penisole al Venezuela. La Colombia rispose nel 1940 chiedendo un ridimensionamento dello stesso confine in base alla Convenzione delle Nazioni unite sul diritto del mare. In questo periodo le tensioni riguardarono soprattutto il confine marittimo. Il 5 Aprile del 1941 le due nazioni firmarono il  Tratado de delimitación terrestre y de navegación de ríos comunes (Trattato comune di delimitazione terrestre e dalla navigazione dei fiumi). L’undici Agosto 1987 una nave colombiana entrò nelle acque venezuelane. La nave ricevette l’ordine di rientrare nelle proprie acque, ma quella proseguì il suo tragitto. Il governo colombiano mando allora due F-16 pronti ad attaccare la nave che a quel punto torno nelle acque colombiane.Il 25 Febbraio 1995, quando la situazione sembrava migliorare, visti i recenti trattati stipulati dalle due nazioni, il gruppo di guerriglia colombiano ELN attaccò un avamposto fluviale militare del Venezuela uccidendo 8 soldati e ferendo 12 Marines. Sempre un gruppo dell’ELN il 31 Aprile 1998 attaccò la città colombiana di Ragonvalia, e successivamente oltrepassò il confine da esso delimitato entrando in Venezuela. L’allora presidente Venezuelano Rafael Caldera autorizzò i militari colombiani ad oltrepassare il confine per combattere la guerriglia. Nel Febbraio del 2001 un comandate dell’ ELN fu catturato in Venezuela poiché accusato di aver dirottato un aereo, ma fu in seguito rilasciato per motivi diplomatici. Questi fu poi nuovamente arrestato nel Dicembre a estradato dalla Colombia al Venezuela. IL 21 Marzo 2000 quattro elicotteri e due aerei militari invasero lo spazio aereo Colombiano bombardando la giungla di Catatumbo.

Il conflitto continua ancora oggi, scandito da diversi episodi che alimentano la tensione e dagli altalenanti rapporti tra Chavez e Uribe.

Dopo l'indipendenza conseguita nel 1822, la nuova repubblica rivendicò la sovranità di terre verso sud fino al Rìo Marañon e verso est fino all'attuale confine Perù-Brasile Isolata e difficile da controllare, la zona venne lentamente occupata da un numero crescente di peruviani, e da gruppi meno numerosi di colombiani e brasiliani. Lentamente i tre paesi si impossessarono di queste terre. Nel 1941 la situazione si fece insostenibile e scoppio una guerra tra l'Ecuador e il Perù. I due contendenti si accusarono a vicenda di aver iniziato le ostilità per una diversi motivi. Il Perù aveva invaso il paese, i confini stabiliti erano privi di valore dal punto di vista geografico e i territori in ogni caso appartenevano all'Ecuador. La disputa sfociò in piccole battaglie armate che si ripetevano ogni due o tre anni. Gli ultimi scontri si ebbero all'inizio del 1981. Alla fine, i capi di stato dei due Paesi hanno raggiunto un accordo, i base al quale l'Ecuador ha ottenuto un chilometro quadrato di terra dal Perù. Nel 1998 il presidente dell'Ecuador Mahuad e il presidente del Perù Fujimori hanno sottoscritto un trattato di pace grazie al quale i due paesi hanno migliorato non solo le proprie relazioni diplomatiche, ma anche quelle commerciali incrementando gli scambi. La questione del confine tra Perù ed ECuadro è però ancora tesa.

 Il territorio della Guayana Esequiba e conteso dal 1800 tra Venezuela e Guyana con anche qualche attivo conflitto e continue ripartizioni dei territori.  Nel febbraio del 1897 Venezuela e Regno Unito, che controllava il territorio della Guyana, firmarono il Trattato di Washington in cui si proponevano di risolvere il problema mediante un arbitraggio internazionale. Fu così che si stabilì, l'arbitraggio neutrale di Parigi del 1899, che dettò il suo parere a favore della Gran Bretagna. Durante questo arbitraggio la Guyana preferì farsi rappresentare dagli USA, e nonostante tutto accettò, almeno in un primo momento la sentenza. Il dittatore venezuelano Juan Vicente Gómez firma nel 1932 il punto di tripla confluenza del Monte Roraima come frontiera tra Brasile, la Guyana Britannica e il Venezuela. Nel 1963 il Venezuela presentò all’ONU la rivendicazione del territorio ad est del fiume Esequibo. Quando la Gran Bretagna decise di concedere l'indipendenza alla Guayana Britannica, questa ratificò lo stesso giorno della sua indipendenza, riconoscendo così il reclamo venezuelano circa il territorio al margine occidentale del fiume Esequibo. Nel 1983 il Venezuela propose un negoziato che la Guyana rifiutò. Il Venezula diede allora inizio a una guerra contro la Guyana. Nel 1987 Guyana e Venezuela decidono di accettare il metodo dei "Buenos Oficios" che comincia a funzionare dal 1989 fino ai giorni nostri.


Da sinistra: La penisola de la Guajira (contesa tra Venezuela e Colombia), l'area del territorio peruviano rivendicata dall'Ecuador, la Guayana Esequiba (tra Venezuela e Guayana).

 

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