Il grande Spike Lee
Esiste un cinema americano, francese, tedesco e poi esiste
anche il cinema nero, ed il suo più grande rappresentante è di certo Spike Lee,
un regista e attore nero per film dedicati ai neri. Prima di lui nessun nero
firmò pellicole che raccontano storie di afro-americani, poiché erano firmate
solo ed esclusivamente da autori bianchi.
Spike Lee |
Spike Lee è il primo cineasta nero che
filma la cultura e soprattutto le problematiche degli uomini di colore; a
riguardo sostiene che i suoi protagonisti sono più poveri che mai e le poche
eccezioni che hanno fatto fortuna (Michael Jordan per esempio), peggiorano
soltanto la situazione istigando nei pensieri dei mass-media una parità di
opportunità sociali che non esiste e non è mai esistita negli USA. E' stato
consacrato come uno degli attori-registi più influenti e grandi del cinema americano per
il suo messaggio di dubbio politico e , naturalmente, per le sue spiccate doti
registiche. Il modello principale di Spike è Martin Scorsese, che, essendo
italo-americano, ha tanto fatto parlare di sé mostrando nei suoi film faccende
di italo-americani a New York. Si può dire che Spike è lo Scorsese dei neri,
analizzando con sincerità, spietatezza ed ironia i "suoi" afro-americani, la
società emarginata e povera della società statunitense che vive di continui
scontri razziali che, nel caso classico di New York è tra neri, italiani e anche
ebrei. Ma ciò che gli sta più a cuore è la convivenza etnica e per realizzare
questo suo grande sogno si serve di attori e cineprese, riscuotendo così un
grande successo in tutto il mondo.
La vita di Spike
La sua prima pellicola: "Joe's Bed-Stuy Barbershop: We Cut
Heads" realizzata nel 1978, come saggio della scuola di cinematografia della New
York Film Academy, ricevette lo Student Academy Award (il premio oscar per
laureandi registi) e fu girato solo con mezzi, di pochi soldi, a disposizione
della scuola. L'opera di Spike Lee si contraddistinse per un completo ed
esasperato controllo personale di tutte le fasi della realizzazione, creando
così il suo più grande film. Nei primi cinque film ha avuto diritto al montaggio
finale, ma è anche stato soggettista, sceneggiatore e naturalmente regista ed è
perfino presente in alcune parti, molto importanti per la tematica principale,
di tutti i suoi film firmando così ogni sua pellicola in un modo originale e
innovativo. Il suo secondo grande film fu "Lola darling", girato
straordinariamente in pochi giorni e con pochissimi fondi, vincitore del premio
della Giovinezza a Cannes. Ma con il suo successivo film "Aule turbolenti"
mette, per così dire, il dito nella nella piaga inventando un cinema neorealista
nero molto distante da quello di Steven Spielberg. Spike fu anche accusato di
incitare la rivolta dei neri realizzando la pellicola "Fa' la cosa giusta",
premiato d'altro canto dai critici di Los Angeles, nel quale esibisce
l'esasperata condizione dei neri in America. Ma solo nel 1992 Lee realizza il
suo film più impegnativo: "Malcolm-X". Il protagonista fu interpretato da un
altro grande attore afroamericano Danzel Washington. "Malcolm-X", il film basato sull'autobiografia di Malcom Little,
la storia è quella di un noto attivista americano a favore dei diritti degli afroamericani e dei
diritti umani, nato a Omaha nel 1925 e assassinato a New York il 21 Febbraio del
1965: il primo giorno della Settimana Nazionale della Fratellanza. Malcolm
sosteneva che le religioni erano capaci di abbattere ogni barriera razziale e
ogni forma di discriminazione. Questo fu il primo film occidentale a presentere
alcune sequenze girate a La Mecca, con il permesso di un tribunale islamico.
Will Smith
Will Smith con il figlio Jaden alla presentazione
de "La ricerca della felicità" |
Fresh Prince , come si fa chiamare, o Will Smith? Non
lasciatevi ingannare dalla facile dicotomia. Si può dire che sono esattamente la
stessa persona. The Fresh Prince, soprannominato così per la sua attitudine savoir fair e fashion, nacque nel west side di Philadelphia da un
famiglia di medio borghesia, studiò all'Overbrook High School a Winfield, in
Pennsylvania, guadagnandosi il soprannome di "Prince" dai suoi insegnanti, per
una certa trivialità che lo rendeva molto attraente. A questo soprannome Will ci
affiancò la parola "Fresh", molto in voga nello slang della black America della
metà anni Ottanta. La sua strada sente che è tutta verso la musica, ed in
particolare verso il rap. Dopo l'incontro con Jeff Thomas, durante un party, i
due formano un duo DJ Jazz Jeff e The Fresh Prince, nel quale risalta molto lo
stile umoristico di Will, quando aveva solo 12 anni. I due
nell'arco degli anni, riusciranno a vincere perfino due Grammy Award per la
migliore performance rap con la canzone "Parents Just Don't Understand" (1989),
seguito poi da "Summertime". The Fresh Prince acquista popolarità: si compra
case, auto e gioielli, ma finisce in bancarotta nel 1989. Fortunatamente,
l'incontro con il produttore Benny Medina gli salva la carriera e la storia di
The Fresh Prince a Beverly Hills diventa una sitcom per la NBC e così nacque
"Willy, il principe di Bel Air", il telefilm che gli porterà una fama mondiale.
Nello stesso periodo, sposa Sheree Smith, dalla quale avrà il suo primogenito,
Willard Smith III. La sua grande prova d'attore però, la dimostrerà fuori dal
circuito del piccolo schermo con "Sei gradi di separazione". Ebbe il suo primo
ruolo cinematograficamente importante con il film d'azione "Bad boys".
Dal quel momento in poi ogni suo film diventerà un successo. "Men in Black"
(1997) di Barry Sonnenfeld (con il suo sequel "Man in Black 2") , dove è in coppia con Tommy Lee
Jones e "Nemico Pubblico" (1998) di Tony Scott con Gene Hackman, sono solo
alcuni dei suoi trionfi. E dopo la fine del matrimonio con la prima moglie, nel
1997, sposa l'attrice Jada Pinkett Smith (che aveva già incontrato durante i
provini che avrebbero decretato a chi sarebbe andato il ruolo della sua ragazza
in "Willy, il Principe di Bel Air", che andò a Nia Long), dalla quale avrà altri
due figli: Jaden Christopher Smith e Willow Camille Smith. Rifiutò il ruolo di
Neo nel film "Matrix" (Che andò a Keanu Reeves), per interpretare "Wild
Wild West", ma non ebbe molto
successo. Matrix, al contrario, ebbe un successo spropositato ed entrò nella storia del cinema,
mentre Wild Wild West entrò nella storia della carriera di Will Smith, come uno
dei suoi primi fallimenti, cui seguirà "La leggenda di Bagger Vance" di Robert
Redford. Ma Willy si riscattò nel ruolo del famosissimo campione di pugilato
mondiale "Muhammad Alì" nel film medesimo, ricevendo la nomination all'oscar
come miglior attore protagonista. Nel 2004 si lanciò verso la lotta all'AIDS e
in concomitanza doppiò la voce del pesce protagonista del film d'animazione "Shark
Tale". Considerato e poi scartato per il ruolo di Mr. Smith nel film "Mr.
and Mrs.
Smith", recitò nel film "Hitch – Lui sì che capisce le donne" di Andy Tennant e
poi interpretò, diretto da Gabriele Muccino "La ricerca della felicità", la
storia di un quarantenne che si ritrova improvvisamente disoccupato e con
un figlio (il suo vero figlio, Jaden, che recitò con lui) a cui badare. Ruolo
che gli farà ottenere la sua seconda nomination all'Oscar come miglior attore
protagonista. Nel 2007 recitò come protagonista in uno dei suoi più grandi
capolavori "Io sono leggenda", che vinse l'MTV Movie Awards come miglior
performance maschile. Sempre con Muccino tornerà poi a lavorare anche nel 2008 nel
drammatico "Sette anime", non ottenendo però lo stesso successo né di critica,
né di pubblico.
Morgan Freeman
Morgan Freeman nacque a Memphis, già conosciuta come la città
di Elvis, ma non trascorse in quel luogo la sua infanzia. Infatti era il terzo
figlio di un barbiere e di una donna delle pulizie, dato che i suoi genitori
facevano fatica a pagare l'affitto ed erano alla continua ricerca di un lavoro,
trascorse un infanzia all'insegna dei traslochi e crebbe con i suoi fratelli
maggiori. Morgan si stufò di cambiare continuamente scuola così decise di
trasferirsi definitivamente dai nonni che abitavano Charleston. La
passione per la recitazione scaturì in lui già a 8 anni, quando interpretò il
protagonista in uno spettacolo scolastico, mentre a 12 vinse una competizione
statale di recitazione che gli diede l'occasione di recitare in un programma
radiofonico di Nashville. Iscrittosi alla Jackson State University, abbandonò
gli studi e, nel 1955, venne assunto come meccanico dalla U.S. Air Force, con
la speranza, un giorno, di diventare pilota aeronautico. Negli Anni Sessanta,
insoddisfatto, cambiò ancora una volta lavoro e città: si trasferì a Los Angeles
e diventò un impiegato della trascrizione al Los Angeles Community College, non
abbandonando minimamente il suo sogno di diventare un attore per professione,
infatti cominciò a prendere lezioni private di recitazione. Nel 1964 andò a
vivere a New York, dove si guadagnò il pane come ballerino all'Esposizione
Universale. In quell'anno debuttò per la prima volta sul grande schermo, come
comparsa nel film "L'uomo del banco dei pegni". Deciso a soddisfare più che mai
i suoi sogni recitò nello spettacolo "The Royal hunt of the sun" e
successivamente a Brodway nel musical "Hello Dolly", una versione che vedeva nel
cast solo ed esclusivamente attori di colore fra cui Pearl Bailey e Cab Calloway.
Ma il teatro non gli bastò e tentò nuovamente la strada del cinema, ma
disgraziatamente arrivò solamente ad interpretare due sole comparse come nel film: "Che cosa hai fatto quando siamo rimasti nel buio?".
Nel frattempo si sposò con Jeanette Adair Bradshow sarà la sua prima moglie e
madre dei suoi due figli: Alphonse, che seguì le orme del padre, e Saifoulaye
Freeman. Con l'arrivò degli anni '60 si aprì per Freeman un bagliore di nuova
speranza: infatti fu chiamato dalla casa di produzione "The Children's
Television Workshop" per entrare a far parte del popolare show educativo "The
Electric Company" con il personaggio di "Easy Reader".
Morgan Freeman in una scena de "Wanted" |
Per il suo impegno e il
suo talento dimostrati in questa trasmissione, nel 1978 fu chiamato per recitare nello
spettacolo teatrale "the Mighty Gents" nel quale ebbe il Tony Awards
come miglior attore protagonista. I produttori di Hollywood cominciano a notarlo
e lo imposero nelle loro pellicole sempre in ruoli secondari, ma non meno
significativi, o affiancato da altri attori come Denzel Washington nel film "Coriolanus"
del 1979 o Robert Redford nel film "Brubaker" del 1980. A 50 anni si sposa una
seconda volta, dopo aver divorziato da Bradshow, con Myrna Colley-Lee dalla
quale ebbe due figlie Deena e Morgana Freeman. Morgan continuò ad apparire sul
grande schermo. Passò da "Harry and Son" nel 1984 e con Paul Newman, a "Teachers"
nel 1984 con Nick Nolte. E dopo una piccola apparizione nel telefilm "Ai confini
della realtà" del 1985, recitò con Jerry Lewis nel film "Lotta per la vita",
arrivando a sfiorare l'Oscar come miglior attore non protagonista. Non passò
neanche un anno che replicò la candidatura, ma questa volta nella categoria
miglior attore protagonista, grazie alla commedia di Bruce Beresford "A spasso
con Daisy" del 1989. Al momento Freeman è finalmente riconosciuto come un attore
dalla fama ineguagliabile. Si affianca ancora una volta con Washington nel film
" Uomini di gloria" del 1989, interpreta il crociato arabo in "Robin Hood - il
principe dei ladri". Stringe anche una meravigliosa amicizia con Clint
Eastwood il quale, passato dietro la macchina da presa lo dirige in uno dei
capolavori della storia del cinema: "Gli spietati" del 1992. Dal '92 in poi per
Freeman si apre un periodo di continui successi come: "Le ali della libertà",
"Amistad", "Deep inpact" e nel thriller "Under suspiction". Nel 2003 Freeman si
ritrova ad interpretare Dio nello spassosissimo film con Jim Carrey: "Una
settimana da Dio". Infine Morgan Freeman, dopo innumerevoli anni di recitazione,
riceve l'oscar come miglior attore non protagonista nel film: "Million dollar
baby". E non finisce qui. Nonostante la sua avanzata età continua a ricevere
parti in innumerevoli film, come: "Il vento del perdono", "Batman begins", il
suo sequel "The dark knight", "Slevin: patto criminale", "Non è mai troppo
tardi" ed infine "Wanted - scegli il tuo destino" nel 2008.
Denzel Washington
Denzel Washington |
Denzel Washington nasce nel 1954 nel Bronx, da una famiglia
della media borghesia afroamericana. I suoi genitori si separano mentre lui ha
ancora quindici'anni e lo mandano in un collegio, dove viene educato in modo
ferreo. Uscito a pieni voti dal collegio si laurea in giornalismo alla Fordham
University di New York, e proprio in questa università si appassiona al teatro
durante una recita scolastica. Una passione che lo porta ad inscriversi
all'American Conservatory Theater di San Francisco. La sua prima apparizione sul
piccolo schermo risale 1979 con il film "Wilma", ma è con l'interpretazione del
Dottor Philip Chandler nella serie televisiva del 1982 "A cuore aperto" che
ottiene un primo successo. Ma il suo debutto nel mondo del cinema avviene con il
film "il pollo si mangia con le mani" del 1981. Ma solo qualche anno dopo con il
film "Grido di libertà" avrà la sua prima nomination all'oscar e riuscirà ad
ottenerlo solo due anni dopo con il film "Glory - uomini di gloria". Nel '90
inizia a lavorare con Spike Lee nel film "Mo' better blues" e riscuoterà un
grandissimo successo con il già citato film "Malcolm X" che lo porterà al
festival del cinema di Berlino e sfiorerà il premio oscar come miglior attore
protagonista. Da qui in poi Denzel è un attore affermato, passa da un ruolo
all'altro con estrema facilità. Nel '99 interpreta il pugile Rubin Carter nel
film "Hurricane - il grido dell'innocenza", ritenuta una delle interpretazioni
migliori dell'attore, ma non fu ritenuta tale dai giudici che non gli concessero
ancora l'oscar come attore protagonista. Nel 2002 finalmente con il film
"Training day" riesce ad ottenere la famosa statuetta d'oro. D'ora in poi Denzel
interpreterà film famosissimi come: "John Q", "Out of time", "Inside man", "Déjà
vu" ed infine il rinomato "American Gangster".
Whoopi Goldberg
Whoopi Goldberg (Caryn Elaine Johnson) nasce a Manhattan il 13
novembre del '55. Lo pseudonimo "Whoopi" è stato tratto dall'espressione: "whoopee
cushion" (una frequente battuta che sta ad indicare la flatulenza della voce),
invece riguardo a "Goldberg" fu lei stessa a volerlo, poichè alcuni suoi
antenati portavano questo cognome. Inizia la sua carriera a Brodway, lavorando
part-time in un'azienda di pompe funebri. Si trasferisce negli anni '70 in
California lavorando insieme ad alcuni gruppi teatrali come Combustione
Instantanea. Il suo talento viene scoperto in questi anni e inizia a prendere
parte in piccoli spettacoli televisivi come: "HBO special" e "One-woman show".
Ma è solo nell'85 che Whoopi interpreta il suo primo film: "Il colore viola".
Grazie a questa pellicola riceve la sua prima nomination all'oscar e si rimette
in carreggiata con molti film, molti dei quali di tipo commediografo, come: "Burglar",
"Il telefono", "Ghost", "Sister act" ed il suo sequel.