Birmania, «Aung San Suu Kyi libera a maggio»
La leader del movimento democratico di opposizione potrà partecipare alla
redazione della nuova costituzione.
RANGOON - La giunta militare di Myanmar (ex Birmania) rilascerà la leader
dell’opposizione, il premio Nobel per la Pace Aung San Suu Kyi entro il prossimo
17 maggio. Lo ha annunciato il ministro degli Esteri del regime, Win Aug,
parlando nel corso di una intervista alla televisione giapponese NHK e al canale
tailandese iTV. Il ministro è giunto a Bangkok per colloqui con l’omologo
tailandese Surakiart Sathirathai. Il ministro della ex Birmania ha annunciato
inoltre che la giunta ha invitato Aung San Suu Kyi e il suo partito - la Lega
nazionale per la democrazia - a partecipare alla Convenzione nazionale per la
redazione di una nuova costituzione.
Aung San Suu Kyi |
MOVIMENTO DEMOCRATICO - Aung San Suu Kyi, premio Nobel per la pace nel 1991, è
la donna leader del movimento democratico che nel Myanmar (così la giunta
militare che ha preso il potere nel 1988 ha ribattezzato la Birmania) persegue
la cosiddetta «seconda lotta per l'indipendenza». Il movimento ha vinto le
elezioni del 1990, ma la giunta ha respinto il verdetto popolare e ha reagito
con una dura repressione. Il premio Nobel le è stato riconosciuto «per la sua
lotta non violenta in favore della democrazia e dei diritti umani». Rinchiusa
agli arresti domiciliari dal governo birmano, Aung San Suu Kyi non è potuta
essere presente alla cerimonia di premiazione: a Stoccolma c'erano al suo posto
il marito e i due figli che hanno consegnato ai membri della Fondazione una sua
fotografia. Loro stessi, d'altronde, non avevano contatti con lei dal 1990,
l'anno in cui è cominciata la sua detenzione. Liberata nel 1995, la «pasionaria»
orientale era stata di nuovo costretta agli arresti.
03 aprile 2004