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Si era messo contro l'uomo forte del Paese: il generale Than Shwe
Golpe in Myanmar: arrestato il primo ministro
L'accusa è di corruzione. Manovra all'interno della giunta militare che governa
il Paese da oltre 40 anni
YANGOON (MYANMAR) - E' l'ennesimo colpo di stato. In un Paese, il Myanmar (ex
Birmania), controllato di fatto da oltre 40 anni da una giunta militare. Questa
volta è toccato all'attuale primo ministro Khin Nyunt, anche lui un militare,
posto agli arresti domiciliari con l'accusa di corruzione.
Khin Nyunt |
Il primo ministro del Myanmar Khin Nyunt, posto agli arresti
RIMOZIONE - Il golpe sarebbe avvenuto nella giornata odierna sostiene un
portavoce del governo thailandese. «Il governo thai ha ottenuto... informazioni
secondo cui il generale Khin Nyunt è stato rimosso dal posto di primo ministro e
piazzato agli arresti domiciliari», ha detto ai giornalisti il portavoce del
governo thailandese Jakrapob Penkair. «La persona che ha firmato l'atto ha detto
che Khin Nyunt è stato coinvolto in un caso di corruzione e che non era
auspicabile che mantenesse il suo incarico», ha detto Penkair.
CONTRASTI - Diplomatici di Yangoon, dicono che secondo le voci che girano nella
capitale di Myanmar Khin Nyunt sarebbe stato arrestato da ufficiali fedeli al
comandante Maung Aye, numero due della giunta militare. Da mesi si parla di una
presunta spaccatura tra Khin Nyunt, che dalla sua nomina, l'anno scorso, era
impegnato ad applicare la sua "roadmap verso la democrazia" e l'uomo forte della
giunta militare, Than Shwe. I militari governano il Myanmar praticamente dal
1962, e hanno rifiutato di lasciare il potere alla leader democratica Aung San
Suu Kyi, dopo che il suo partito vinse le elezioni nel 1990. Fonti militari
thailandesi avevano indicato già nelle prime ore della mattina che le tensioni
interne sembravano arrivate al culmine, mentre del possibile arresto di khin
Nyunt si parlava già da ieri, quando il premier non era comparso in tv nel corso
di un viaggio a Mandalay. Secondo un'altra fonte militare thailandese, a
convincere Khin Nyung alle dimissioni sarebbe stato lo stesso Maung Aye, nel
corso della notte. Khin Nyuung aveva annunciato una Convenzione nazionale per
elaborare una nuova costituzione, la prima delle sette fasi della cosiddetta "roadmap".
Gli analisti ritengono che Than Shwe abbia però boicottato il suo piano,
rifiutandosi di liberare Suu Kyi dagli arresti domiciliari prima della
Convenzione, provocando così il ritiro della Lega Nazionale per la Democrazia.
Per alcuni osservatori, però, lo scontro riguarderebbe piuttosto interessi
economici, in un paese in cui l'esercito controlla le leve dell'economia.
19 ottobre 2004, CORRIERE della SERA