Fin dal 1986, il Laos ha intrapreso un'importante riforma economica (new Economic Mechanism) con la quale ha dato l'avvio a una politica di riconversione del sistema economico da uno di tipo centralizzato e pianificato a uno prevalentemente orientato al mercato.

Inoltre a partire dal 1993, il governo si è posto l'obbiettivo di massimizzare l'uso delle risorse naturali; di promuovere l'investimento estero sia nella produzione di energia idroelettrica sia nel campo dell'agricoltura e delle foreste; di ridurre le importazioni mediante un'intensificazione della produzione di beni di consumo (abiti e beni per famiglie); infine, di promuovere un'agricoltura che tenga conto della domanda interna e, sopratutto, straniera (con la conseguente creazione di una sovrapproduzione agricola che consenta l'esportazione).

Le politiche degli anni Novanta hanno condotto nel lasso di alcuni anni verso una maggiore stabilità economica, verso una crescita della produzione e verso una


La pesca è un'attività  molto praticata

 

 crescita degli investimenti privati nelle piccole imprese; anche gli investimenti esteri e il commercio hanno subito un rialzo sensibile. La graduale crescita del PIL, che nel 2003 era del 5,5% fa ben sperare il governo di poter allontanarsi, entro il 2020, dalla pesante condizione di paese sottosviluppato.


Umile dimora in un villaggio del Laos

In effetti, ancora oggi, il Laos rimane uno dei paesi più poveri del mondo e si posiziona in uno degli ultimi posti relativamente all'Indice di sviluppo umano (135°), l'indice delle Nazioni Unite costruito in base al livello del PIL (a parità di potere di acquisto), alla qualità della vita e all'istruzione. Inoltre un quarto della popolazione è al di sotto del livello di povertà alimentare (cioè il livello del reddito sufficiente per comprare 2100 calorie pro capite al giorno) e il 50% è al di sotto del più alto livello di povertà (cioè non è in grado di acquistare beni di consumo diversi da quelli alimentare).

Il livello di povertà è maggiore nelle province meridionali e, in misura minore, settentrionali e si fa sentire soprattutto nelle aree rurali. Pur non potendo associare con certezza i maggiori livelli di povertà a particolari etnie, è però possibile affermare che vi è una maggiore incidenza della povertà nella aree a maggiore presenza di minoranza etnica. Nel Laos il PIL annuo pro capite è inferiore ai 400 dollari e nell'ultimo periodo degli anni '90 ha pure subito un calo: infatti a partire dal 1997 si è avuta un'inversione di tendenza nella crescita economica di cui si è detto, che ha annullato in gran parte la crescita del quinquennio precedente. Tal inversione di tendenza è causata probabilmente dalla crisi economica che ha attraversato la Tailandia alla quale il Laos è legato da numerosi accordi commerciali. Le conseguenze di tale crisi sono state un alto livello di inflazione (150% su base annuale), e un elevato deprezzamento della divisa locale (il KIP), che nel 2000 aveva un valore di circa un terzo del 1997. Nei primi anni del 2000 un discreto afflusso di investimenti internazionali ha favorito la ripresa (il tasso di inflazione è calato dell'11,3% nel 2003), ma il paese ha un debito estero crescente e la bilancia commerciale è in  passivo.

 

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