San Pietroburgo (in russo Санкт-Петербург, Sankt Peterburg) è una città situata nella Russia nord-occidentale, sul Mar Baltico ed è l'ex capitale della nazione. Fondata dallo Zar Pietro il Grande, è uno dei principali centri culturali dell'Europa. Con oltre 4,7 milioni di abitanti (2002), è attualmente la seconda città della Russia per dimensioni, nonché il porto più importante. Lo Zar Pietro il Grande fondò la città il 27 maggio (16 maggio) 1703 dopo aver conquistato alla Svezia i territori attraversati dalla Neva. Diede alla città il nome del suo santo patrono, l'apostolo San Pietro. Il nome originale di Sankt Piter burkh era in realtà olandese; Pietro il Grande aveva vissuto e studiato in quel paese per un periodo di tempo ed era un ammiratore della corte e dell'architettura olandese.
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Le fortezze svedesi di Nyen e successivamente di Nöteborg avevano in precedenza
occupato l'area, nelle paludi dove la Neva sfocia nel Golfo di Finlandia.
I servi fornirono gran parte della manodopera per il progetto, che comprese il
prosciugamento delle paludi e la costruzione degli edifici. Secondo una delle
stime morirono 30.000 persone.
San Pietroburgo venne fondata per divenire la nuova capitale della Russia. In
virtù della sua posizione sul Mar Baltico era una finestra sull'occidente, che
permetteva gli scambi commerciali e culturali. La Russia sarebbe stata uno dei
principali partner commerciali della Gran Bretagna negli anni a venire. Era
anche la base della marina di Pietro il Grande, protetta dall'isola-fortezza di
Kronstadt.Uno dei molti canali di San Pietroburgo. Nel tardo XIX secolo, la città
era diventata il centro culturale della nazione, con compositori (come I cinque
grandi), artisti, e socialisti. Il gruppo anarchico "Narodnaja Volja" (Народная
Воля), "Volontà del Popolo" fu responsabile dell'assassinio di Alessandro II nel
1881. La Rivoluzione Russa del 1905 iniziò qui e si diffuse rapidamente nelle
province. Durante la prima guerra mondiale, il nome Sankt Peterburg era visto
come troppo germanico e la città venne ribattezzata Petrograd su iniziativa
dello zar Nicola II. Il 1917 vide l'inizio della Rivoluzione Russa. Il primo
passo, in febbraio, fu la rimozione del governo zarista e l'istituzione di un
sistema multi-partitico. Il nuovo governo non durò e venne seguito dalla
Rivoluzione d'ottobre, con i Bolscevichi in carico del governo, e dalla guerra
civile. La vicinanza della città alle armate anti-bolsceviche costrinse il capo
rivoluzionario Vladimir Lenin a fuggire verso l'allora ex-capitale di Mosca il 5
marzo 1918. La mossa era intesa come temporanea (sicuramente venne dipinta come
tale), ma Mosca è rimasta da allora la capitale. Con la morte di Lenin nel 1924,
la città venne ribattezzata Leningrad in suo onore. Un ricordo di quest'epoca è
anche l'Incrociatore Aurora, che diede il segnale dell'inizio della rivoluzione
e che, dopo essere affondato durante la seconda guerra mondiale, è
stato riportato alla superficie, facendo ancor oggi bella mostra di sé alla
fonda nella Neva. Se l'emancipazione dei servi da parte di Alessandro II aveva
causato un massiccio afflusso di persone e la costruzione di edifici in
periferia, la rimozione del governo in favore di Mosca causò un'emigrazione di
massa. I benefici di città capitale erano passati a Mosca. La popolazione di
Pietrogrado nel 1920 era un terzo di quella che era stata nel 1915 (vedi tabella
più sotto). Durante la seconda guerra mondiale, la città venne circondata ed
assediata dall'esercito tedesco dall'8 settembre 1941 fino al 27 gennaio 1944,
per un totale di 29 mesi (vedi Assedio di Leningrado). Un corridoio per i
rifornimenti e l'evacuazione, che correva attraverso la linea del fronte, venne
approntato il 18 gennaio 1943, ma era aperto agli attacchi aerei tedeschi. Si
stima che qualcosa come 800.000 dei tre milioni di abitanti della città siano
morti durante l'assedio: un enorme monumento è stato eretto in loro ricordo in
Ploschad Pobedy, piazza della Vittoria. (Secondo alcuni storici, il leader
sovietico Josif Stalin ritardò la rottura dell'assedio e ostacolò l'evacuazione
della città per il suo desiderio di frenarne le tendenze al libero pensiero e
alla sofisticatezza intellettuale). Il nome originale, San Pietroburgo, venne
ripristinato il 6 settembre 1991. Comunque, il nome dell' Oblast (la provincia
amministrativa) di cui la città è capitale rimane Oblast di Leningrado.