Novgorod, contrariamente al suo nome che in italiano vuol dire città nuova, è una delle più antiche città russe, le cui prime cronache risalgono all'859. Fu il maggior centro della Russia nord-occidentale cui unione con Kiev diede origine al grande Stato antico russo.
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Lo spirito di libertà e di indipendenza degli abitanti
locali, una notevole lontananza di Novgorod dalle città capitali - prima da Kiev
e poi da Vladimir - le consentirono di mantenere il suo isolamento e la sua
originalità, di sviluppare specifiche forme di governo. Proprio Novgorod diede
vita ad un fenomeno dell'assetto politico come repubblica democratica. Nel corso
di oltre 300 anni, a partire dalla metà del XII secolo, i cittadini di Novgorod
indipendentemente dal gruppo sociale di appartenenza, dalle condizioni
economiche, mediante il libero esercizio del voto eleggevano gerarchi politici,
militari, giudiziari e religiosi mentre i principi venivano invitati a lavorare
a contratto.
Le scoperte archeologiche degli ultimi decenni, e soprattutto centinaia di atti
su corteccia di betulla estratti dalla notte dei tempi rivelano un quadro
singolare per quei tempi, di una grande città ben ordinata con le strade
pavimentate con lastroni di pietra, con gli abitanti alfabetizzati che ebbero
una corrispondenza d'affari ed anche intima. Le Chiese maestose, gli affreschi e
le Icone - opere di maestri geniali giunte fino a i nostri tempi - dimostrano in
modo convincente che Novgorod fu uno dei maggiori centri culturali ed artistici.
Ebbe anche la fortuna di evitare la distruzione dei tartaro - mongoli. Dalle
pagine degli annali la Signora Novgorod la Grande che fu tra le prime poche
città russe ad essersi meritata questo titolo d'onore, si presenta da una
fortezza potente con decine di cattedrali in pietra cinte dalle mura potenti con
torri di vedetta, - mura all'interno e fuori delle quali ferve in accese
discussioni al consiglio cittadino la vita politica, battono i martelli degli
artigiani e le asce dei costruttori, c'è un grande mercato con una babele di
lingue, mentre dai pontili salpano in lunghe navigazioni barche variopinte tra
cui il mercante Sadko , un protagonista dei poemi epici di Novgorod.