Mosca (in russo: Москва́, Moskva /mʌsk'va/), è una città con una popolazione in rapida crescita di 10,4 milioni di abitanti (nel 2005, ciò la rende residenza di quasi 1/10 dei cittadini russi e più popolosa città d'Europa), nonché la capitale della Russia. Sorge sulle sponde del fiume Moscova, ed occupa una superficie di 878,7 chilometri quadrati alle coordinate 55°45′ N 37°37′ E. Si trova nel distretto federale chiamato Russia Centrale (che si trova in realtà nella Russia Occidentale). Fu la capitale dell'ex Unione Sovietica e della Moscovia, la Russia pre-imperiale. Al suo centro si trova il famoso Cremlino, che funge da centro del governo nazionale. Mosca ospita anche la famosa Cattedrale di San Basilio, con le sue eleganti cupole. Il Patriarca di Mosca, funge da capo della chiesa ortodossa russa. La città è stata fondata nell'anno 1147 da Jurij Dolgorukij. Estesa quindi nel 1960 fino ad includere i paesi limitrofi di Babuškin, Kuncevo, Ljublino, Perovo, Tušino e, nel 1986 di Solncevo.
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È un nodo centrale delle reti autostradali e ferroviarie; annovera inoltre due
porti fluviali, tre aeroporti civili ed un sistema di metropolitana inaugurato
nel 1935. Da Mosca parte la direttrice Transiberiana che porta a Vladivostok. È
un importante centro industriale tra le cui attività si annoverano la meccanica,
l'elettronica, l'ingegneria navale e la meccanica di precisione. Tra gli
impianti industriali vi sono la metallurgia leggera e pesante (produzione di
leghe d'alluminio), la chimica e la produzione poligrafica. A Mosca si trovano
l'Accademia russa delle scienze, numerosi istituti di ricerca scientifica, musei
e loro filiali, teatri, biblioteche. Durante la seconda guerra mondiale la città
ha subìto l'assedio delle truppe nazi-fasciste, che riuscirono a spingersi fino
al vicino comune di Khimki, a circa 20 Km a nord-ovest del centro di Mosca. Un
monumento che raffigura tre enormi cavalli di Frisia è stato posto sul punto più
vicino al centro raggiunto dall'avanguardia delle truppe nemiche. Il primo riferimento
storico a Mosca è datato 1147 quando era un'oscura città di una piccola
provincia con una popolazione ugro-finnica, i Merja.Nel 1156, il principe Jurij
Dolgorukij fortificò la citta, cingendola di mura. Dopo il saccheggio del
1237-1238, quando i Mongoli la rasero al suolo uccidendone tutti gli abitanti,
Mosca fu ricostruita e divenne la capitale di un principato indipendente. Nel
1300 Mosca fu conquistata da Daniil Aleksandrovič, il figlio di Aleksandr
Nevskij e membro della dinastia Rurik. La sua posizione favorevole sulle rive
del fiume Moscova contribuì ad una rapida espansione. Mosca fu anche stabile e
prospera per diversi anni successivi attraendo di conseguenza un gran numero di
immigrati dall'intera Russia.
Intorno al 1304 Jurij di Mosca entrò in competizione con Mikhail di Tver per il
trono del principato di Vladimir. Con Ivan I Mosca ebbe finalmente la meglio su
Tver assumendo il ruolo di capitale del principato, e di unico centro di
raccolta delle tasse destinate ai governanti Mongoli. Attraverso il pagamento di
un cospicuo tributo, Ivan ottenne un'importante concessione dal Khan. Al
contrario di altri principati, Mosca non fu divisa fra i figli del principe, ma
passò interamente al maggiore di essi.
Se inizialmente il Khan dell'Orda d'Oro tentò di limitare l'influenza di Mosca,
in seguito, quando l'ascesa del Granducato di Lituania cominciò a minacciare
l'intera Russia, il Khan stesso, per controbilanciare la Lituania, rinforzò
Mosca, consentendole di diventare una delle città più potenti in Russia. Nel
1380, il principe Dimitri Donskoj di Mosca condusse un'armata panrussa ad
un'importante vittoria sui Mongoli nella Battaglia di Kulikovo. Da quel momento
Mosca assunse un ruolo di primo piano nella liberazione della Russia dalla
dominazione Mongola.Nel 1480, Ivan III sottrasse definitivamente i Russi al
controllo Tataro (i due eserciti si confrontarono sul fiume Ugra) e Mosca
divenne la capitale di un impero destinato a racchiudere, oltre all'intera
Russia e alla Siberia, molte altre terre.
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Ivan III sposò poi Sophia Paleologo, nipote dell'ultimo imperatore di
Costantinopoli, andando così a rafforzare l'importanza della città. Il cuore
della Chiesa ortodossa si spostò a questo punto dall'antica Bisanzio a Mosca.
La nuova posizione politica e religiosa che nel frattempo è stata raggiunta, sul
piano internazionale, da Mosca portò alla nascita dell'idea che la città fosse
la terza Roma (dove Roma e Costantinopoli sono state le prime due).
La tirannia dei successivi zar, come Ivan il Terribile, portò alla decadenza
dello stato, benché allo stesso tempo l'impero andasse espandendosi. Nel 1571 i
Tartari del Canato di Crimea s'impadronirono di Mosca, dandola alle fiamme. Dal
1610 al 1612 Mosca fu occupata da truppe del Regno polacco-lituano, il cui
sovrano Sigismondo III tentò di usurpare il trono russo.
Nel 1612, gli abitanti di Nižnyj Novgorod e di altre città russe si sollevarono
contro gli occupanti polacchi, assediarono il Cremlino e li uccisero. Nel 1613,
un'assemblea dell'Impero elesse lo zar Michele Romanov, instaurando la Dinastia
Romanov. Mosca cessò d'essere la capitale della
Russia nel 1703, quando Pietro il Grande costruì San Pietroburgo sulla costa del
mar Baltico. Quando Napoleone invase il paese nel 1812, i moscoviti evacuarono e
incendiarono la città il 14 settembre, mentre le forze di Napoleone si
avvicinavano. L'esercito di Napoleone, stremato dalla fame, dal freddo, e dalla
mancanza di approvvigionamenti, si ritirò.
Nel gennaio del 1905, l'istituzione del governatore della Città, o sindaco, fu
introdotta ufficialmente a Mosca, e Aleksandr Adrianov divenne il primo sindaco
ufficiale di Mosca (il sindaco attuale è Jurij Lužkov). Dopo il successo della
Rivoluzione Russa nel 1917, Lenin, nel timore di possibili invasioni straniere,
spostò la capitale da San Pietroburgo di nuovo a Mosca, il 5 marzo 1918. Snodo
vitale delle ferrovie e delle linee di rifornimento dell'URSS, Mosca, insieme a
Leningrado e a Kiev, venne individuata come uno dei tre obiettivi strategici
dell'offensiva della Wehrmacht germanica del 1941. Nel Novembre di quell'anno, i
soldati tedeschi dell'Heeresgruppe Mitte vengono fermati nei sobborghi della
città e successivamente respinti nel corso della Battaglia di Mosca.