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Splendido tramonto nella tundra siberiana

-FLORA-
La Tundra si estende a nord del paese, la sua vegetazione è composta dai licheni, muschi e bassi arbusti. La Tundra ha il suolo gelato quasi per tutto il periodo dell’anno e solo d’estate gli strati superficiali presentano un leggero scioglimento.

A sud della regione artica si estende la Taiga, che occupa due quinti della Russia europea, Russia Orientale e la maggior parte della Siberia. In questa regione prevalgono le conifere, le betulle e i pioppi con un’abbondanza di larici nella Siberia Centrale. Da San Pietroburgo fino al confine con l’Ucraina si estende una foresta mista, nella quale crescono molte specie di querce, betulle, aceri e il carpino bianco. Anche nell'estremo oriente della Russia possiamo trovare foreste simili; qui il terreno è più produttivo rispetto alla Taiga e può anche essere coltivato.
I suoli più fertili sono i suoli della steppa, che si estende dalla parte centrale della pianura Russa, fino alla valle del Volga. Il terreno qui è nero e molto ricco di humus e minerali ed è adatto alla coltivazione dei cereali.

 


Le Tigri siberiane

-FAUNA-
Nella tundra artica, sulla costa pacifica settentrionale sulle isole, si possono incontrare l’orso polare, il tricheco, la volpe artica, la renna, la foca; uccelli come la pernice bianca, il gufo, la strolaga e il gabbiano. Inoltre, d’estate, possiamo trovare molti cigni e anitre che migrano in questa regione per l’abbondanza del cibo.
La foresta della taiga ospita oltre all’alce, l’orso bruno, la lince e una grande varietà di uccelli come gufi e usignoli; nelle paludi invece vivono scoiattoli e topi muschiati. I cervi, visoni, volpi, lupi, vari uccelli, lucertole, serpenti e tartarughe vivono nelle foreste di latifoglie.
Le foreste meridionali della Russia costituiscono l’ambiente dei ghepardi, delle tigri, di orsi e di alci. Nella steppa possiamo trovare soprattutto i roditori e gli ungulati, tra i quali l’antilope della steppa, la puzzola e la volpe, come animali da preda, e molti uccelli tra i quali quelli più diffusi sono il gheppio, la gru e l’aquila. Il Caucaso è abitato dai numerosi rettili, anfibi, cervi, camosci, cinghiali, leopardi, sciacalli e iene.

 


 Vista del fiume Volga

-IDROGRAFIA-

Il maggior bacino fluviale della Russia è quello costituito dal fiume Ob e dal suo affluente Irkush che scorrono per 5410 km . La sorgente dell’Ob si trova sulle montagne della Cina nord-occidentale; il fiume scorre per tutto il bacino siberiano per sfociare nel Mar Glaciale Artico. Anche lo Jenisej sfocia nel Mar Glaciale Artico ed il suo corso è di poco inferiore a quello dell’Ob. L’Amur , che nasce nella Mongolia settentrionale , con i suoi due affluenti: Sheka e Onan, ha un bacino di 4416 km. ed è il più importante fiume russo che sfocia nell’Oceano Pacifico; gran parte del suo percorso segna il confine tra Cina e Siberia. Nella Russia europea, il Volga è, con i suoi affluenti, il fiume di maggiore importanza; esso, oltre ad essere un fattore ambientale determinante nelle condizioni climatiche della Russia europea, costituisce, ancora oggi una via d’acqua di primaria importanza, che permette il collegamento delle zone interne ai porti del Mar Caspio e da esso, attraverso un sistema di canali navigabili, a quelli del Mar Nero. Il Don sfocia nel Mar d’Azov, attraversando la parte meridionale della pianura russa. La Neva e la Daugava  sfociano nel Nero, Mar Baltico; la Drina settentrionale, il Petchora, il Mezen e l’Onega sfociano nel Mar Glaciale Artico e nel Mar Bianco. Sul monte Ebrus si trovano le sorgenti del fiume Kuban che sfocia nel Mar d’Azov, mentre il fiume Terek si getta nel Mar Caspio; anch’essi sono fiumi navigabili e costituiscono importanti vie di comunicazione fluviale per vaste zone del territorio russo. Durante il periodo sovietico sono state costruite grandi dighe per la produzione di energia elettrica e per l’irrigazione. Talvolta tali realizzazioni sono state effettuate senza tenere conto dell’impatto ambientale e, se da un lato hanno prodotto benefici, dall’altro hanno determinato delle modifiche sostanziali nell’ambiente circostante causando veri e propri disastri ecologici . Le più importanti dighe sono quelle del Volga – Kama e del Don, dello Jenisej – Angara e dell’Ob-Irkutsk in Siberia. I collegamenti tra il canale di Mosca ed il Volga , verso il Mar Bianco, ed il collegamento tra Volga e Don costituiscono importantissime vie di comunicazione fluviale. Il lago più esteso è il Mar Caspio con una superficie di 371.000 km2; il maggiore bacino idrico di acqua dolce è il lago Bajkal con una superficie di 31.408 km2. Nella Russia europea i laghi di maggiore importanza sono il Ladoga e l’Onega situati nella regione dei Grandi Laghi.

 

-CLIMA-

Il clima della Russia è tipicamente continentale con inverni freddi, estati calde e brevi stagioni intermedie. Data l'ampiezza del Paese, le temperature variano notevolmente da una località all'altra. Sulle coste del mar Nero invece il clima è di tipo mediterraneo. In prossimità del Caucaso l’estate è piuttosto calda e si può fare il bagno fino a settembre. La regione compresa fra il mar Caspio e il mar d’Azov gode per tutto l'anno di un clima piuttosto mite, differentemente dal resto del Paese. Nella capitale, come in quasi tutta la Russia europea, il clima è continentale, con inverni freddi e secchi ed estati miti, e un’escursione termica fra il giorno e la notte assai forte. La primavera, breve e tardiva, è caratterizzata dal disgelo, mentre l’autunno è precoce e limitato al mese di settembre. A San Pietroburgo, nonostante la latitudine, grazie agli influssi provenienti dal mar Baltico il clima è continentale, ma in modo meno aspro che nella vasta regione siberiana che si estende a est. L’inverno è quindi molto freddo, con temperature notturne bassissime, mentre l’estate è abbastanza mite; le mezze stagioni sono brevi e fredde durante la notte.