Nel 2002 il prodotto interno lordo del Perù ammontava a 56.517 milioni di dollari USA, pari a un PIL pro capite di 2.110 dollari. Nel 2002, il tasso di disoccupazione era dell’8,7%. Nonostante i settori minerario e ittico abbiano registrato un forte incremento, l’agricoltura rappresenta la principale risorsa economica del paese.
AGRICOLTURA E ALLEVAMENTO
Solo il 3,3% della superficie territoriale
viene coltivato e la percentuale della popolazione attiva impiegata nel
settore agricolo è pari al 9% (2001). Il raccolto prodotto nelle aree
costiere è prevalentemente destinato all'esportazione, mentre nell'interno
si pratica sostanzialmente un'agricoltura di sussistenza. Le coltivazioni
principali includono canna da zucchero, mais, patate, riso, cotone, caffè,
orzo, agrumi e frutta tropicale. Il Perù è inoltre produttore di
coca. Molto importante è l'allevamento, soprattutto bovino, ovino e
caprino. Lama, pecore e alpaca forniscono, oltre alla lana, cuoio e pellami.
Agricoltura e allevamento forniscono il 7,9% del PIL (2002).
RISORSE FORESTALI E PESCA
Le foreste, che coprono il 51% (2000) della superficie del paese, sono suscettibili di maggior sfruttamento. I principali prodotti forestali, oltre al cedro, al mogano, al palissandro e al caucciù, annoverano una notevole varietà di piante
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Albero della China |
medicinali, tra le quali la più nota è sicuramente la china (Chinchona officinalis), da cui si ricava il chinino. Il settore ittico rappresenta una delle maggiori ricchezze del paese e costituisce una delle voci più significative dell'esportazione peruviana.
RISORSE ENERGETICHE E MINERARIE
Le risorse estrattive hanno un grande rilievo nel quadro economico peruviano e in particolar modo il settore minerario è uno dei pilastri dell’economia nazionale. Il primo posto spetta al rame, seguito dall'argento, dal piombo e dal ferro. Di rilievo anche i giacimenti d'oro, mentre in progressivo aumento sono la produzione di petrolio e gas naturale. Tutt’altro che trascurabile l’estrazione dal sottosuolo di molibdeno, bismuto, mercurio, antimonio e stagno. L'elevato potenziale energetico è generato soprattutto da impianti idroelettrici.
INDUSTRIA
Le attività principali sono rappresentate dalle industrie metallurgica, tessile (soprattutto cotoniera) e alimentare. Di rilievo le attività di raffinazione e lavorazione dei minerali, l’industria chimica e petrolchimica, mentre la meccanica è limitata all'assemblaggio degli autoveicoli d'importazione. Gran parte del settore manifatturiero è costituito da piccole imprese, tuttavia a partire dagli anni Cinquanta del XX secolo sulla fascia costiera sono sorti moderni e attrezzati impianti industriali. Gran parte delle industrie è concentrata attorno alla capitale e alla vicina Callao. Il 18% della popolazione attiva è impiegato nel comparto industriale, che fornisce il 27,8% del PIL (2002).
COMMERCIO E FINANZA
Le esportazioni, assai
diversificate rispetto alla maggior parte di quelle degli
altri paesi dell’America del Sud, includono caffè, cotone,
farina di pesce, zucchero, petrolio grezzo, rame, zinco,
argento e minerali ferrosi. Tra le importazioni prevalgono
apparecchiature elettriche ed elettroniche, componenti
meccanici, nonché prodotti chimici e alimentari. Nel 2002 il
valore totale delle esportazioni fu di 7,49 miliardi di
dollari USA, a fronte di importazioni per 7,49 miliardi di
dollari. I principali partner commerciali sono Stati Uniti,
Giappone, Germania, Belgio, Argentina e Brasile. L'unità
monetaria del paese è il nuevo sol, suddiviso in 100
céntimos, emesso e controllato dal Banco Central de
Reserva del Perù.