Nel 1516 il navigatore spagnolo Juan Díaz de Solís, impegnato nella ricerca di un passaggio a sud-ovest per le Indie

Caboto

 

Orientali, giunse presso il Rio de la Plata, rivendicandone il territorio circostante alla corona di Spagna. Il navigatore italiano Sebastiano Caboto, anch'egli al servizio della Spagna, esplorò l'estuario nel 1526 e quindi le regioni interne, dove si spinse fino al fiume Paraná. Presso l'attuale città di Rosario costruì un forte, poi raggiunse il Paraguay. Caboto esplorò il bacino del fiume per quasi quattro anni, ottenendo dalle popolazioni autoctone grossi quantitativi d'argento (plata, in spagnolo), da cui prese il nome la regione.

La colonizzazione della regione iniziò nel 1535, a opera del soldato spagnolo Pedro de Mendoza, che venne nominato governatore militare delle aree che si estendevano a sud del Rio de la Plata. Dopo aver fondato la città di Buenos Aires, vi stabilì una colonia permanente, ma l'ostilità delle popolazioni indigene lo costrinse, cinque anni più tardi, ad abbandonare momentaneamente il progetto.

Nel 1538 il suo luogotenente Domingo Martínez de Irala fondò Asunción (l'attuale capitale del Paraguay), primo insediamento permanente nella regione della Plata, che fu la base da cui gli spagnoli partirono per la graduale conquista dei territori posti tra i fiumi Paraná e Paraguay. Le mandrie di bestiame portate dalla madrepatria riuscirono a moltiplicarsi nella Pampa, creando le condizioni per un'economia agricola stabile.

Santiago del Estero, primo insediamento permanente nell'odierno territorio argentino, venne fondato nel 1553 da alcuni coloni spagnoli provenienti dal Perù; la costruzione di Santa Fe nel 1573 e il ripopolamento di Buenos Aires nel 1580 segnarono altri due importanti passi nel processo di colonizzazione. Nel 1620 l'intera regione della Plata fu incorporata al vicereame del Perù. Le politiche commerciali restrittive del governo spagnolo rallentarono lo sviluppo della regione, ma Buenos Aires crebbe invece in modo costante come mercato delle merci di contrabbando e degli schiavi: verso la metà del secolo XVIII la popolazione della città era di oltre 20.000 abitanti. Nel 1776 gli attuali territori di Argentina, Bolivia, Paraguay e Uruguay si separarono dal Perù per costituire il vicereame autonomo della Plata.

 

 

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