Rio Negro

Più del 50% del territorio argentino viene utilizzato per il pascolo di ovini e bovini, circa il 10% è coltivato, mentre boschi e foreste occupano il 12,7% del territorio. L'Argentina è uno dei principali produttori mondiali di grano (12,4 milioni di tonnellate nel 2003). Altre colture di rilievo sono il mais, l'avena e l'orzo. L'area da cui proviene quasi tutto il frumento prodotto dal paese è la Pampa. Lungo le rive del Rio Negro, in aree ben irrigate, sono presenti colture intensive di alberi da frutta, di canna da zucchero e di viti.

La maggiore industria argentina è quella legata alla macellazione del bestiame, alla conservazione delle carni e alla lavorazione del latte. Un altro settore importante è quello della produzione di lana (56.000 tonnellate nel 2003). Quasi il 40% degli ovini viene allevato in Patagonia. Un'importante voce dell'allevamento è quella equina: i cavalli argentini sono molto apprezzati a livello internazionale per le corse e per il gioco del polo. Nonostante le flessioni del mercato negli anni Ottanta, l'esportazione di carni riveste ancora un ruolo primario negli scambi con l'estero.

 

RISORSE FORESTALI E PESCA

Quebracho bianco

Le foreste coprono il 12,7% del territorio argentino; la maggior parte di esse non viene tuttavia sfruttata. I tipi di legname più utilizzati per la produzione della cellulosa sono l'olmo e il salice; il quebracho bianco viene invece usato come legna da ardere, quello rosso per la conciatura del cuoio e il cedro per la produzione di mobili. Altri legnami importanti per l'economia argentina sono il pino, il cipresso, la quercia e l'araucaria.

La pesca, che offre grandi potenzialità, non è ancora pienamente sfruttata, nonostante la crescita costante che ha avuto negli ultimi decenni del XX secolo. La produzione, nel 2001, è stata di 608.003 tonnellate. Tra le specie più pescate ci sono le acciughe e il nasello.

 

RISORSE ENERGETICHE E MINERARIE

Gran parte del fabbisogno energetico del paese è coperto dalla produzione di energia idroelettrica e dall'estrazione di combustibile fossile. Nonostante la varietà di giacimenti di petrolio, di carbone e di diversi altri minerali, l'attività mineraria del paese non occupa un posto rilevante nell'economia argentina. Recentemente, tuttavia, la produzione di petrolio e di carbone, in particolare, ha registrato un notevole incremento. Il principale prodotto minerario è il petrolio (304 milioni di barili nel 2001), la cui produzione è in crescita per lo sfruttamento dei giacimenti off-shore. Il paese produce anche quantitativi significativi di gas naturale. Le miniere di oro, argento, rame, piombo e zinco, ferro, stagno e tungsteno e mica presenti nel territorio vengono sfruttate in maniera minore.

Benché la maggior parte dei fiumi con potenziale energetico sia situata lontano dai centri industriali, lo sfruttamento delle risorse idroelettriche è in continua espansione. Alcuni grandi progetti idroelettrici sono stati realizzati negli anni Settanta e Ottanta nella Patagonia settentrionale, con la costruzione di numerose dighe sui fiumi Paraná e Uruguay (queste ultime realizzate in cooperazione con l'Uruguay). La quantità di elettricità prodotta fu, nel 2001, di 97,2 miliardi di kWh, dei quali il 40,8% prodotto da centrali idroelettriche.

 

 

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