IN GENERALE
L'arcipelago delle Marshall comprende oltre un migliaio di isole coralline con spiagge di sabbia bianca e lagune turchesi.,paradiso delle immesioni.. La gente pratica tuttora mestieri e tradizioni precoloniali. Gran parte della popolazione locale sta tuttora lottando con gli effetti della più devastante tecnologia del ventesimo secolo, come ad esempio i test nucleari americani e l'avvento delle automobili. Molte delle isole, in particolare l'atollo di Bikini, furono usate come sedi di esperimenti atomici per tutto il corso degli anni '60 e gran parte dei loro abitanti hanno sofferto per l'avvelenamento da radiazioni e sono stati allontanati dalle loro terre, ancora troppo contaminate per potervi vivere. Nonostante ciò la popolazione delle Marshall ha conservato intatta la propria identità e cultura.
AMBIENTE
Gli atolli delle Marshall e le 1200 isole occupano una superficie all'incirca delle dimensioni di Washington. Le isole sono raggruppate in due catene principali, Ralik ('tramonto') a ovest e Ratak ('alba') est; entrambe corrono da nord a sud e insieme si estendono per circa 1.942.500 kmq nel centro dell'Oceano Pacifico.
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Il gruppo si trova circa 4100 km a sud-est del Giappone, 4100 km a sud-ovest delle Hawaii e 3000 km a nord-est della Papua Nuova Guinea. Le Isole Marshall sono costituite da Atolli calcarei e corallini, gran parte delle quali formano atolli lontani tra loro. Le Marshall sono isole particolarmente strette, infatti la più ampia, Wotje, misura meno di 2 km di larghezza. Il terreno coltivabile è scarso e non ci sono fiumi ed i punti più bassi sono le spiagge, mentre quello più alto, una collinetta senza nome sull'isola di Likiep, misura soltanto 10 m e si nota appena all'orizzonte. Il paese ha un'altitudine media di 2 m sul livello del mare. A Majuro, la temperatura diurna media è di 27°C. Le temperature più basse si registrano durante la stagione delle piogge, che va da settembre alla fine di novembre. Il periodo più secco va da gennaio alla fine di marzo. I mesi più caldi sono giugno, luglio e agosto. La temperatura dell'acqua si mantiene intorno ai 26°C tutto l'anno. I miti alisei e gli acquazzoni tropicali sono la norma, mentre sono rari i tifoni e le violente tempeste tropicali. Negli atolli delle Marshall si trovano centinaia di specie di corallo, oltre a 250 specie di pesci delle barriere e tutte e cinque le specie di tartaruga esistenti al mondo. Si sono inoltre avvistate più di 70 specie di uccelli, tra i quali oltre 30 specie di uccelli marini. La palma da cocco è la più importante specie arborea della Micronesia. La copra, la polpa essiccata della noce di cocco dalla quale si ricava l'olio di cocco, è uno dei principali prodotti d'esportazione del paese. La flora delle Marshall comprende inoltre alberi del pane, pandani, taro, marante, ignami, zucche, manioche e banani.
La società delle Marshall è sempre stata stratificata e, nonostante la crescente occidentalizzazione e l'introduzione di un'economia capitalistica, la posizione sociale è ancora determinata più dal lignaggio che non dai risultati personali. I capi tradizionali continuano pertanto a esercitare una notevole autorità sulle terre e a decidere del loro impiego. Il pesce e i frutti di mare costituiscono la fonte proteica principale. Il tonno, in particolare, è uno degli alimenti base. Altri alimenti fondamentali sono i frutti dell'albero del pane, le noci di cocco, la fecola di maranta, la patata dolce, il taro e la zucca. Viaggiando tra le isole, i primi abitanti impararono a interpretare i moti ondosi, a riconoscere le posizioni delle stelle, e costruirono così le mappe nautiche per annotare e tramandare le loro osservazioni ai navigatori meno esperti. Legando insieme strisce piatte di legno per riprodurre le onde e attaccandovi conchiglie di ciprea per rappresentare isole e atolli, questi consumati marinai riuscivano a memorizzare le rotte. Le 'mappe', infatti, non venivano portate durante il viaggio. Oggi, pochi isolani sono in grado di leggere queste peculiari carte nautiche, che tuttavia vengono ancora realizzate essendo divenute apprezzati souvenir. Altri oggetti tipici delle isole sono le canoe: walap (grosse canoe per il trasporto di cibo e d persone), tipnol ( piccole e veloci) e korkor (adatte alla pesca). La lingua indigena e l'inglese sono entrambe lingue ufficiali sulle isole e sono parlate in tutto il paese.
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I primi navigatori micronesiani sbarcarono alle Isole Marshall in un periodo tra il 2000 e il 500 a.C. e la loro origine o cultura è pressoché sconosciuta. Le Marshall non furono mai unite sotto un unico regno, anche se spesso vi era un capo che controllava vari atolli. Prima dell'arrivo degli europei, i vari capi detenevano l'autorità assoluta sulle loro terre, ma vivendo in aree così ristrette, c'erano spesso rivendicazioni per territorio da parte degli altri capi violentemente contestate. Con il trattato di Tordesillas del 1494, il controllo dell'intera Micronesia passò nelle mani della Spagna. Le Marshall, tuttavia, si trovavano lontano dalle principali rotte commerciali e di conseguenza non attrassero mai molto l'attenzione dei primi esploratori europei. Nel 1525, lo spagnolo Alonso de Salazar fu il primo europeo a giungere in vista dell'arcipelago, ma la Spagna non si dimostrò interessata all'acquisizione dell'sola. Per circa altri 200 anni gli europei trascurarono le isole, fino a quando nel 1788 arrivò il capitano inglese John Marshall, dal quale in seguito presero il nome. Nel 1857, arrivarono i primi missionari protestanti, che costruirono chiese e scuole con varie opere pubbliche, deteriorando gradualmente l'autorità storica dei capi locali. La Germania si impossessò delle Marshall nel 1885, ma non vi collocò funzionari statali fino al 1906, lasciando che le isole fossero gestite da un gruppo di potenti compagnie commerciali tedesche. Nel 1914, alla Germania subentrò il Giappone, che iniziò un'opera di colonizzazione su vasta scala, costruendo grandi basi fortificate su molte delle isole. Le prime isole della Micronesia conquistate dagli americani durante la seconda guerra mondiale furono quelle dell'atollo di Kwajalein, nel 1944. Subito dopo fu occupato l'atollo di Majuro, presto trasformato in una base per le navi portaerei. Nel giro di alcune settimane, altre 30 isole circa finirono sotto il controllo degli Stati Uniti. Dopo la guerra, gli americani iniziarono immediatamente a compiere esperimenti atomici negli atolli di Bikini ed Enewetok (Kwajalein divenne in seguito una base per i test missilistici). Pochi mesi dopo, gli Stati Uniti fecero esplodere sulla laguna dell'atollo il primo dei 23 dispositivi atomici da testare da un'altezza di 150 metri.
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Gli abitanti di Bikini quasi morirono di fame per la scarsità
di cibo di Rongerik e due anni dopo furono trasferiti sull'atollo di Kwajalein e
poi sull'isola di Kili. Negli anni '70, fu loro detto che potevano tornare senza
rischi a Bikini, dove trovarono due intere isole completamente distrutte dalle
esplosioni e la maggior parte delle altre ormai prive di alberi. Nonostante ciò,
decisero di restare, ma nell'arco di pochi anni ci si rese conto che il livello
delle radiazioni presente nel loro organismo era pericoloso e furono nuovamente
allontanati. Oggi, gli scienziati del Lawrence Livermore Laboratory della
California usano Bikini per studiare un metodo per eliminare le radiazioni.
Finora, sono riusciti a ottenere qualche risultato utilizzando un fertilizzante
al potassio per bloccare l'assorbimento di cesio nelle piante, ma tutto ciò che
cresce sull'isola è ancora contaminato. Ironicamente, mentre continua l'opera di
ripulitura di Bikini, il governo delle Marshall sta prendendo in considerazione
l'idea di utilizzare l'atollo come discarica per le scorie radioattive delle
centrali elettriche dell'Asia e del Nord America. Nel 1973, le Isole Marshall
coraggiosamente si ritirarono dal Congresso della Micronesia per ottenere
l'indipendenza politica. La strategia ebbe successo e, nel 1979, la costituzione
delle Marshall entrò in vigore. Arrivando al presente, nel 1997 e nel 1998, le
Marshall sono state interessate da El Niño che ha provocato l'interruzione quasi
totale delle precipitazioni. Nel 2000 per la prima volta è stato eletto
presidente un membro del parlamento, Kessai Hessa Note, e non il capo
dell'isola. I punti chiave del suo programma sono l'autosufficienza della sua
piccola nazione e la lotta alla corruzione.